martedì 28 febbraio 2012

Idee a confronto.


 Partito Sardo D’AzionePartidu Sardu
  
           Sezione di Borore

Gentile Efisio,
Efisio Planetta 
mi permetto di fare alcune osservazioni, in base alla tua interpellanza N.295/C-5/C-6 datata 06 dicembre 2011,che ci dovrebbero aiutare a meglio comprendere il problema della gestione dei rifiuti nella nostra isola.
Ti informo che lavoro nel settore dello smaltimento e recupero dei rifiuti da quasi 20 anni, attualmente ricopro l’incarico di ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione ) del Termovalorizzatore di Tossilo a Macomer. Impianto del quale avrai sicuramente sentito parlare e del quale tutti ultimamente si stanno riempiendo la bocca, senza peraltro sapere niente dei reali processi di smaltimento, adesso più che mai siamo nell’occhio del ciclone, visto l’approssimarsi delle varie elezioni territoriali e a maggior ragione questo impianto diventa terreno fertile per le svariate dispute elettorali/populiste. Ecco siccome sei un mio degno rappresentante del partito in regione, non vorrei che anche tu venissi coinvolto in quest’onda di estremo ambientalismo, che prevede il no a priori per qualsiasi iniziativa che si propone per la Sardegna, sia per i rifiuti come per il gasdotto piuttosto che per le centrali a carbone. La realtà purtroppo spesso non è come noi ce la immaginiamo e vorremmo, ma altrettanto spesso, ha dei risvolti che dovremmo meglio considerare e comprendere, con un visuale critica, ma imparziale a 360°. Sabato scorso nell’ultimo consiglio nazionale a Bosa, ho ascoltato il tuo intervento con molta attenzione nel quale facevi riferimento a tutte le iniziative che il partito ha posto in essere, nel rispetto degli accordi programmatici della nostra alleanza con il centrodestra, che assolutamente condivido, conscio del fatto che avremmo potuto avere più risposte, ma come hai ben spiegato ai convenuti, non abbiamo ottenuto quanto richiesto, questa non è sicuramente colpa vostra, il vostro impegno come gruppo regionale è a dir poco encomiabile. Altrettanto, vorrei poter dire per quanto riguarda le proposte nel merito dello smaltimento dei rifiuti, conoscerai benissimo il grosso problema che si va delineando proprio nel nord Sardegna, territorio dal quale tu provieni, le discariche sono ormai strapiene e non si sa più dove portare gli RSU (vedi Olbia e il suo interland), ne converrai che il tutto non lo si potrà risolvere con la sola raccolta differenziata spinta, tenendo conto che comunque una percentuale ancora abbastanza alta di rifiuto non riciclabile pari al 30/35% dovrà pur essere smaltita in qualche modo. Sono d’accordo con te quando proponi la costruzione dei vari centri di riciclo,  sono indispensabili, ma allo stato attuale delle percentuali di differenziata nella nostra regione, credo che sia ancora necessario avvalersi della termovalorizzazione, che negli anni a venire potrà essere dismessa definitivamente, solo dopo che la cultura del “purchè non nel mio orticello” o meglio conosciuta come NIMBY, venga messa da parte e si crei a livello scolastico regionale, una materia che spinga le nuove generazioni verso una cultura ambientale che al momento da noi purtroppo latita. Basta guardarsi intorno, le nostre campagne, le nostre strade disseminate di discariche abusive che ogni giorno fioriscono dal nulla (vedi il recente articolo pubblicato dalla Nuova Sardegna in data 27/02/12 ) che mette in risalto le ben 3200 tonnellate di rifiuti sparse nelle strade adiacenti la città di Nuoro, questo dato riguarda solo il comune di Nuoro, sarei proprio curioso di conoscere la reale "virtuosità" degli altri comuni della nostra provincia. Mentre infatti si allibisce e si commenta con disprezzo l'atteggiamento dei napoletani in merito allo smaltimento dei rifiuti, non ci si accorge delle piccole 'Napoli' che ci circondano e che tra non molto ci sommergeranno! E’ di questi fatti che dobbiamo parlare, mostrandoci più realisti e meno sognatori,  prendo spunto da una Regione che in fatto di materia ambientale non è sicuramente l’ultima arrivata, ebbene, l’Emilia Romagna, chiude completamente il ciclo dei rifiuti con una raccolta differenziata che supera l’indifferenziata (dal rapporto regionale dei rifiuti 2011), pur insistendo nella stessa la presenza di ben 8 impianti di termovalorizzazione, smentendo inconfutabilmente i detrattori degli impianti di smaltimento, che vorrebbero far passare l’idea che questi sarebbero in netta contrapposizione con la possibilità di migliorare la raccolta differenziata. Credo che l’ideologia ambientalista debba soprattutto fare i conti con la realtà e non disseminare puro terrorismo ambientale per far leva su coloro che emotivamente si lasciano coinvolgere speculando su malattie e quant’altro. E’ troppo comodo, cavalcare l'onda che mira a suggestionare emotivamente l'elettorato, sapendo benissimo che l'argomento Inceneritore, è molto populista. Così come spesso ricordato dal nostro segretario nazionale Giovanni Colli, sarei d’accordo per la costituzione di diverse commissioni per settori specifici all’interno del Psd’az, per meglio approfondire le varie tematiche con le figure che sono direttamente coinvolte e con coloro che ne vogliano far parte, per evitare di creare delle discrepanze all’interno del partito stesso. Il ciclo dei rifiuti non si può basare esclusivamente sulla filiera della raccolta differenziata e del riciclo, perché come già ditto, non tutto è riciclabile. Portando ad esempio il così tanto osannato impianto di riciclo di Vedelago, vorrei informarti che loro ricevono solo ed esclusivamente il rifiuto di plastica come da accordi con i conferitori della provincia di Treviso, accettando solo 200t/a di rifiuti solidi  urbani (quantità che noi nel nostro impianto quando funziona, smaltiamo giornalmente) lascio a te le deduzioni. Voglio altresì precisare che la nostra attività è regolamentata da un CCNL di Igiene Ambientale, che prevede una spesa dell’azienda per ogni lavoratore di 3° livello( la cifra di ben 30.000,00 euro annui), mi dovrebbero spiegare come questo sarebbe applicabile a ulteriori assunzioni, visto e considerato che in quel di Vedelago , non è neppure permessa l’iscrizione a nessuna sigla sindacale, previo accorato consiglio dell’azienda stessa nel caso si fosse già iscritti, a cancellarne l’iscrizione.  
Ti chiedo cortesemente di volermi dare delle indicazioni nel merito, spiegandomi come intendi risolvere adesso e non domani il problema dei rifiuti in Sardegna, al di là dei tentativi e delle buone intenzioni, con l’attuazione di misure concrete, efficaci e soprattutto immediate. Perché così come fatto finora, stiamo sempre gridando “al lupo al lupo” ma quando i rifiuti ce li troveremo davanti alle nostre case….. allora forse sarà troppo tardi.

Con rinnovata stima.
                                                                                                                                                                       
Franco Cappai     
Sezione Sardista di Borore


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