Partito Sardo D’AzionePartidu Sardu
Sezione di Borore
Gentile Efisio,
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Efisio Planetta |
mi permetto di fare alcune
osservazioni, in base alla tua interpellanza N.295/C-5/C-6 datata 06 dicembre
2011,che ci dovrebbero aiutare a meglio comprendere il problema della gestione
dei rifiuti nella nostra isola.
Ti informo che lavoro nel settore dello
smaltimento e recupero dei rifiuti da quasi 20 anni, attualmente ricopro
l’incarico di ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione ) del
Termovalorizzatore di Tossilo a Macomer. Impianto del quale avrai sicuramente
sentito parlare e del quale tutti ultimamente si stanno riempiendo la bocca,
senza peraltro sapere niente dei reali processi di smaltimento, adesso più che
mai siamo nell’occhio del ciclone, visto l’approssimarsi delle varie elezioni
territoriali e a maggior ragione questo impianto diventa terreno fertile per le
svariate dispute elettorali/populiste. Ecco siccome sei un mio degno
rappresentante del partito in regione, non vorrei che anche tu venissi
coinvolto in quest’onda di estremo ambientalismo, che prevede il
no a priori per qualsiasi iniziativa che si propone per la
Sardegna, sia per i rifiuti come per il gasdotto piuttosto che per le centrali
a carbone. La realtà purtroppo spesso non è come noi ce la immaginiamo e
vorremmo, ma altrettanto spesso, ha dei risvolti che dovremmo meglio
considerare e comprendere, con un visuale critica, ma imparziale a 360°. Sabato
scorso nell’ultimo consiglio nazionale a Bosa, ho ascoltato il tuo intervento
con molta attenzione nel quale facevi riferimento a tutte le iniziative che il
partito ha posto in essere, nel rispetto degli accordi programmatici della
nostra alleanza con il centrodestra, che assolutamente condivido, conscio del
fatto che avremmo potuto avere più risposte, ma come hai ben spiegato ai
convenuti, non abbiamo ottenuto quanto richiesto, questa non è sicuramente
colpa vostra, il vostro impegno come gruppo regionale è a dir poco encomiabile.
Altrettanto,
vorrei poter dire per quanto riguarda le proposte nel merito dello smaltimento
dei rifiuti, conoscerai benissimo il grosso problema che si va delineando
proprio nel nord Sardegna, territorio dal quale tu provieni, le discariche sono
ormai strapiene e non si sa più dove portare gli RSU (vedi Olbia e il suo
interland), ne converrai che il tutto non lo si potrà risolvere con la sola
raccolta differenziata spinta, tenendo conto che comunque una percentuale
ancora abbastanza alta di rifiuto non riciclabile pari al 30/35% dovrà pur
essere smaltita in qualche modo. Sono d’accordo con te quando proponi la
costruzione dei vari centri di riciclo,
sono indispensabili, ma allo stato attuale delle percentuali di
differenziata nella nostra regione, credo che sia ancora necessario avvalersi
della termovalorizzazione, che negli anni a venire potrà essere dismessa
definitivamente, solo dopo che la cultura del “purchè non nel mio orticello” o meglio conosciuta come NIMBY, venga messa da parte e si
crei a livello scolastico regionale, una materia che spinga le nuove
generazioni verso una cultura ambientale che al momento da noi purtroppo
latita. Basta guardarsi intorno, le nostre campagne, le nostre strade
disseminate di discariche abusive che ogni giorno fioriscono dal nulla (vedi il
recente articolo pubblicato dalla Nuova Sardegna in data 27/02/12 ) che mette
in risalto le ben 3200 tonnellate di
rifiuti sparse nelle strade adiacenti la città di Nuoro, questo dato riguarda solo il comune di
Nuoro, sarei proprio curioso di conoscere la reale "virtuosità" degli
altri comuni della nostra provincia. Mentre
infatti si allibisce e si commenta con disprezzo l'atteggiamento dei napoletani
in merito allo smaltimento dei rifiuti, non ci si accorge delle piccole
'Napoli' che ci circondano e che tra non molto ci sommergeranno! E’ di questi
fatti che dobbiamo parlare, mostrandoci più realisti e meno sognatori, prendo spunto da una Regione che in fatto di
materia ambientale non è sicuramente l’ultima arrivata, ebbene, l’Emilia
Romagna, chiude completamente il ciclo dei rifiuti con una raccolta
differenziata che supera l’indifferenziata (dal rapporto regionale dei rifiuti
2011), pur insistendo nella stessa la presenza di ben 8 impianti di termovalorizzazione, smentendo inconfutabilmente
i detrattori degli impianti di smaltimento, che vorrebbero far passare l’idea
che questi sarebbero in netta contrapposizione con la possibilità di migliorare
la raccolta differenziata. Credo che l’ideologia ambientalista debba soprattutto fare i
conti con la realtà e non disseminare puro terrorismo ambientale per far leva
su coloro che emotivamente si lasciano coinvolgere speculando su malattie e
quant’altro. E’ troppo comodo,
cavalcare l'onda che mira a suggestionare emotivamente l'elettorato, sapendo
benissimo che l'argomento Inceneritore, è molto populista. Così come spesso ricordato dal nostro segretario
nazionale Giovanni Colli, sarei d’accordo per la costituzione di diverse
commissioni per settori specifici all’interno del Psd’az, per meglio
approfondire le varie tematiche con le figure che sono direttamente coinvolte e
con coloro che ne vogliano far parte, per evitare di creare delle discrepanze
all’interno del partito stesso. Il ciclo dei rifiuti non si può basare
esclusivamente sulla filiera della raccolta differenziata e del riciclo, perché
come già ditto, non tutto è riciclabile. Portando ad esempio il così tanto
osannato impianto di riciclo di Vedelago, vorrei informarti che loro ricevono
solo ed esclusivamente il rifiuto di plastica come da accordi con i conferitori
della provincia di Treviso, accettando solo 200t/a di rifiuti solidi
urbani (quantità che noi nel nostro impianto quando funziona,
smaltiamo giornalmente) lascio a te le deduzioni. Voglio altresì precisare che
la nostra attività è regolamentata da un CCNL di Igiene Ambientale, che prevede
una spesa dell’azienda per ogni lavoratore di 3° livello( la cifra di ben
30.000,00 euro annui), mi dovrebbero spiegare come questo sarebbe applicabile a
ulteriori assunzioni, visto e considerato che in quel di Vedelago , non è
neppure permessa l’iscrizione a nessuna sigla sindacale, previo accorato
consiglio dell’azienda stessa nel caso si fosse già iscritti, a cancellarne
l’iscrizione.
Ti chiedo cortesemente di volermi dare
delle indicazioni nel merito, spiegandomi come intendi risolvere adesso e non
domani il problema dei rifiuti in Sardegna, al di là dei tentativi e delle
buone intenzioni, con l’attuazione di misure concrete, efficaci e soprattutto
immediate. Perché
così come fatto finora, stiamo sempre gridando “al lupo al lupo” ma quando i
rifiuti ce li troveremo davanti alle nostre case….. allora forse sarà troppo
tardi.
Con rinnovata stima.
Franco
Cappai
Sezione Sardista di Borore
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