venerdì 21 settembre 2012

Esempi italiani virtuosi, perchè a Tossilo no ?


L'autosufficienza impiantistica senese fa scuola.

da Greenreport.it

Ecco come si può realizzare il sistema integrato dello smaltimento dei rifiuti, proviamo a prendere come esempio questa tipologia impiantistica che non esclude la termovalorizzazione ma che ne fa un tassello fondamentale per il completamento del sistema.      
Ancora una volta, dunque il ciclo integrato dei rifiuti, che ha consentito l’autosufficienza impiantistica a questo territorio, sarà portato ad esempio di gestione virtuosa e sostenibile.














Riconoscimento internazionale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e l'autosufficienza impiantistica in provincia di Siena nell'ambito del congresso mondiale dei rifiuti promosso da ISWA. Il congresso si è concluso infatti con la visita tecnica ad alcuni impianti di trattamento dei rifiuti, due dei quali in provincia di Siena.
Gli impianti di selezione, compostaggio e valorizzazione di Pian delle Cortine (Asciano), e il termovalorizzatore di Foci (Poggibonsi), entrambi gestiti da Sienambiente, sono stati visitati da una nutrita delegazione di tecnici e studiosi, rappresentanti del mondo accademico e istituzionale provenienti da varie parti del mondo tra cui Brasile, Canada, Stati Uniti, Malesia, Giappone, Camerun, Polonia, Lettonia.
La pioggia battente non ha impedito ai visitatori di approfondire i temi legati ad una gestione sostenibile dei rifiuti a livello territoriale ed in particolare gli aspetti legati alla produzione di compost di qualità, al recupero di materia e di energia. Il tour tecnico, durato circa quattro ore, si è concluso con i vivi apprezzamenti da parte degli ospiti, ai quali la realtà senese ha consentito di portare con sé, ciascuno nel proprio contesto di provenienza, utili e diversi spunti per il confronto.
«Il modello senese- afferma Fabrizio Vigni, presidente di Siena Ambiente spa- si ispira alla cosiddetta "gerarchia dei rifiuti" indicata dalla direttiva europea, che oltre alla riduzione della produzione dei rifiuti prevede un progressivo aumento del riciclo di materiali provenienti dalla raccolta differenziata, poi il recupero energetico per la frazione non riciclabile ed infine il ricorso alla discarica solo per il residuo non recuperabile. Questo sistema integrato ha consentito nel 2011 di avviare alle industrie toscane del riciclo oltre 30.000 tonnellate tra carta, cartone, plastica, vetro, ferro, alluminio, dando un importante contributo allo sviluppo della green economy, e di produrre attraverso la raccolta differenziata dell'organico 5245 tonnellate di compost di prima qualità. Ha inoltre permesso di recuperare dai rifiuti 56.625 MWh di energia (grazie al termovalorizzatore di Foci ed al recupero di biogas nelle discariche), pari al consumo di energia elettrica di circa 60mila abitanti, contribuendo in tal modo anche alla salvaguardia del clima grazie alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra».
La buona gestione senese è avvalorata anche dai più recenti indicatori: nel 2011, Sienambiente ha raccolto oltre 160.000 tonnellate di rifiuti: di questi il 46,41%  viene avviato a riciclo attraverso la raccolta differenziata, mentre circa il 30 per cento va a recupero energetico. I rifiuti vengono trattati nel proprio sistema impiantistico - oltre ai due meta della visita, anche un altro impianto di compostaggio e due discariche per rifiuti non recuperabili, presso le quali sono attivi impianti di recupero del biogas per la produzione di energia) così da assicurare al territorio senese la piena autosufficienza di gestione.
Ad accompagnare i cinquanta ospiti, insieme al presidente di Siena Ambiente Spa Fabrizio Vigni, l'assessore provinciale all'ambiente Gabriele Berni: «E' importante sottolineare questo evento, testimonianza di come la nostra realtà rappresenti un esempio virtuoso nel panorama regionale e non solo. Dunque, per noi è motivo di orgoglio e stimolo per continuare a migliorarsi: nel sistema di gestione dei rifiuti ma anche nei progetti di recupero delle aree compromesse come le ex discariche, oggi utilizzate per la produzione  di energia da fonti rinnovabili». 
Per ulteriori informazioni visitare il sito   http://www.iswa2012.org/

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