COMUNE DI MACOMER
C.so Umberto, I – Tel. 0785-790800 Fax 0785-790845 –
Cod. Fiscale 83000270914 P. IVA 00209400910
PROPOSTA DI DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE
N.86 DEL
27-03-2015
RESPONSABILE DI
PROCEDIMENTO:
|
SERVIZIO
INTERESSATO
AFFARI GENERALI
|
Oggetto:
Tutela dell'ambiente, delle produzioni agroalimentari e dell'immagine del
territorio: affidamento di incarico giuridico/legale
|
Ai sensi dell’art. 49 del D.
Lgs. n° 267 del 18 Agosto 2000, sulla presente proposta di deliberazione vengono
espressi i seguenti pareri:
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO
|
Per quanto concerne la
regolarità tecnica esprime parere:
;
Per i seguenti motivi:
Il Responsabile del
Servizio
Alciator Alessandro
|
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO
|
Per quanto concerne la
regolarità contabile esprime parere:
;
Per i seguenti motivi:
Il Responsabile del
Servizio
Alciator Alessandro
|
IL SINDACO
PREMESSO
CHE:
-
Il
territorio del Comune di Macomer e l’intero Marghine detengono una grande
tradizione nel settore agroalimentare per la storica vocazione agropastorale che si accompagna a produzioni agricole e
zootecniche riconosciute per la loro indiscussa qualità ed eccellenza;
-
da
decenni la Città di Macomer ed il nostro territorio sono sede di importanti
imprese lattiero-casearie qui insediatesi per le ottime caratteristiche del
latte, per la biodiversità e salubrità
dei pascoli, per la presenza di maestranze esperte nelle lavorazioni dei
formaggi;
-
altrettanto
può dirsi per la qualità delle carni animali, ovine, bovine e suine che hanno
fatto si che nel nostro territorio vi sia la più alta concentrazione regionale
di stabilimenti industriali per la macellazione e la trasformazione;
- tutto
ciò è confermato dal numero e dalle dimensioni delle aziende agricole presenti
nel territorio, in particolare allevamenti
di capi ovicaprini e bovini sia
con linea carni che con linea latte formaggi bovini e ovini;
- tali
prodotti, riconosciuti dai mercati regionali e nazionali per le loro
caratteristiche nutritive e gustative,
hanno ottenuto nel tempo molteplici attestati e riconoscimenti sia a
livello regionale che nazionale;
- la
vocazione della Città di Macomer e del suo territorio sono alla base di un importante
economia del settore caseario, che per decenni ha garantito occupazione e
sviluppo oltreché rafforzamento del tessuto sociale e agro-pastorale e che oggi, con la grave crisi del tessile, è
destinato a riacquistare importanza;
- Macomer
ha, fin dall’800, ospitato ed ospita tra le più importanti e riconosciute
rassegne e mostre zootecniche del
panorama regionale e nazionale, in particolare nel comparto ovicaprino, settore da sempre distintosi per l’elevata
qualità produttiva dei capi,
frutto di una attenta selezione genetica;
- anche
quest'anno Macomer si accinge ad accogliere, nelle giornate del 24-25-26 aprile, la IX Mostra Nazionale degli
Ovini di Razza Sarda e la VI Mostra dell’Agroalimentare,
-
il
territorio annovera la presenza della più antica Cooperativa Lattiero Caseraria
della Sardegna, importanti
caseifici e Macomer è stato scelto come luogo simbolo per la
dislocazione della sede del Consorzio di
tutela della DOP Pecorino Romano;
- E’
altresì rilevante la presenza di aziende
olivicole, attive nella produzione di olio extravergine apprezzato e riconosciuto dal mercato isolano
e nazionale; si registra la
presenza di diverse aziende apicole, attività naturalmente incompatibile
o non dislocabile in ambienti contaminati, così come analogamente si registra
una buona diffusione nell’agro di diverse realtà agrituristiche;
-
l’ambiente
rurale è, sotto il profilo della valenza paesaggistica e naturalistica, uno dei
più suggestivi dell’intera isola: la
catena del Marghine comprende uno dei complessi forestali più estesi della Sardegna
composto da boschi di Quercus ilex, Quercus pubescens e Quercus
suber ; si annovera la presenza di Ilex aquifolium (agrifoglio), Acer monspessulanum (acero minore) e Sorbus torminalis (sorbo) nelle aree
montane più elevate; si nota la presenza
di geniste endemiche mediterranee (Genista
corsica, Genista desoleana).
Si
nota nel territorio la presenza di aree umide importanti temporaneamente
sommerse e corsi d'acqua a regime debole, in tali condizioni abbiamo dei prati
e pascoli umidi ove si nota la presenza di numerose specie igrofile endemiche
(es. Cerastium campanulatum, Oenanthe lisae), e alla classe della Montio-Cardaminetea
ed in particolare all'Isoetion.
Tutto ciò contribuisce a conferire ai
pascoli territoriali una valenza, in termini di biodiversità, unica e
irripetibile così come unico e irripetibile il corredo aromatico e gustativo
dei prodotti derivati.
- Insistono,
inoltre, differenti aree di pregio ambientale, tra cui Siti di
interesse comunitario (Sic), Zone di protezione speciale (Zps) e altre aree di
interesse naturalistico previste dalla L.R. 31/89 e non ancora istituite; sono
presenti anche due zone di protezione speciale identificate dal Codice Natura
2000 ITB023050 e ITB023051 e denominate rispettivamente “Piana di Semestene,
Bonorva, Macomer e Bortigali” e “Altopiano di Campeda”; la prima ha
un’estensione di circa 19.587 ettari i cui comuni del versante del Marghine
interessati sono oltre a Macomer, Bortigali e Sindia; la seconda ha
un’estensione di circa 20.102 ha e il comune di Bolotana rientra fra i comuni
di questo versante.
CONSIDERATO
1.
che
nei primi anni 90 è stato realizzato nella Zona Industriale di Tossilo del
Comune di Macomer, un sistema composto da un impianto di Termovalorizzazione
della frazione secco indifferenziato;
2. che
nel mese di giugno 2014 il Consorzio per la zona industriale di Macomer ha chiesto
alla Regione Sardegna l’avvio della
procedura di Valutazione di Impatto Ambientale
relativa al progetto denominato “Realizzazione di una nuova linea di
termovalorizzazione da 30MWt presso il sistema di trattamento rifiuti di
Macomer/Tossilo”;
3.
che
nel corso degli ultimi anni l’impianto di Termovalorizzazione dei rifiuti di
Tossilo è stato interessato da diversi interventi
migliorativi ovvero sono state adottate pratiche gestionali che hanno
migliorato il ciclo termico e le qualità e quantità di emissioni :
-
riduzione dimensionale del rifiuto in
ingresso;
-
realizzazione
di un impianto di compostaggio per il
recupero della frazione organica e per evitarne l’avvio a smaltimento;
-
realizzazione di una piattaforma di prima
valorizzazione in fase di avvio;
- installazione
di una centralina all’interno dell’abitato di Macomer, nel rione di Santa
Maria, quartiere prospiciente in linea d’aria la zona industriale di Tossilo,
della tipologia “CENMA1” facente
parte di una rete regionale per il monitoraggio ambientale ed in particolare
della qualità dell’aria, di rilevazione dell’inquinamento atmosferico, che
misura inquinanti quali biossido di Zolfo o Anidride Solforosa, Biossido di
Azoto, Monossido di Carbonio, Ozono, PM10- PM2,5 , Idrogeno Solforato, Benzene,
i cui dati, autenticati, sono pubblicati con cadenza mensile e contestualmente
riportati nelle relazioni annuali sulla qualità dell’aria a cura dell’ARPAS e
della Regione Autonoma della Sardegna sul sito istituzionale.
-
per
quanto riguarda i dati della Città di Macomer questi sono ampiamente
confortanti e lontani dai limiti di legge, a differenza di altre città a
livello regionale nelle quali i limiti di ciascuno dei suddetti inquinanti
vengono superati oltre i valori imposti dalla normativa.
4.
che a supporto di quanto su detto riguardo il corretto andamento degli
impianti e del rispetto delle normative
sulle emissioni, prendendo visione delle relazioni annuali sulla qualità dell’aria, risultano da 20 a 60 volte inferiori ai
limiti fissati come obbiettivo dalla
Regione, il benzopirene con valori 5
volte inferiori e le diossine e i furani circa 80 volte inferiori,
5.
Che lo stesso
impianto di termovalorizzazione ha operato nel rispetto dei limiti previsti
dalla vigente normativa, come evidenziato dalle analisi ufficiali, eseguite da una Società
Specializzata, sul suolo dell’area intorno all’inceneritore per un raggio di 2
km per la valutazione di eventuali ricadute di inquinanti sul suolo stesso,
eseguite con criterio rigoroso con modalità dei cerchi concentrici sviluppati a
diverse distanze dal centro (costituito dalla sede di emissione dell’impianto)
i cui risultati evidenziano che su 16 punti esaminati tutti e 16 mostrano
concentrazioni entro i limiti previsti per le aree industriali e che,
addirittura 14 su 16 presentano concentrazioni di sostanze potenzialmente
tossiche inferiori a quelle previste per le aree verdi urbane, notoriamente
esposte all’inquinamento da traffico veicolare : “I dati ottenuti dalla indagine preliminare
svolta confermano quanto riscontrato nelle precedenti verifiche ed evidenziano valori al di sotto dei limiti
previsti dalla Tab. 1 , allegato 5, titolo 5 della P.te IV del D. Lgs. 152/06
per le aree commerciali/industriali. Nella maggior parte dei casi i valori sono
ben al di sotto dei limiti previsti anche per le aree Verde privato,
pubblico e residenziale.” (cit…);
6.
che il termovalorizzatore attualmente in
utilizzo nella zona ind.le di Tossilo ha operato con
valori di emissioni al camino conformi alla normativa di riferimento. I parametri dei
macroinquinanti ( biossido di Zolfo, Biossido di Azoto, Idrogeno
Solforato, Benzene, sostanze presenti in forma gassosa come CO2, CO, gas acidi) risultano, da quanto
estrapolato dalle relazioni annuali della Società di gestione, tutti inferiori
ai limiti di legge, addirittura da quattro a circa ottanta volte. Dalle medesime
relazioni i microinquinanti (metalli
pesanti, i composti clorurati, idrocarburi policiclici aromatici, ed in generale composti
contenenti carbonio organico) risultano tutti
inferiori da circa dieci a oltre cento volte i limiti di legge, ed infine, anche il particolato solido quale particolato di
frazione fine ed ultrafine e tutti
i composti in essi contenuti, risultano inferiori a circa trenta volte il
limite di legge;
7.che con lettera prot. n°18614 del
10/12/2014 questo Comune ha richiesto alla Regione Autonoma della Sardegna di poter realizzare il ciclo integrato,
che consentirebbe una più
flessibile, sostenibile e completa gestione dei rifiuti e nella quale lettera vengono esplicitati i riferimenti
normativi e della corretta gestione inquadrando lo stesso ciclo integrato nella realtà del territorio del Comune e del
territorio;
8.che secondo un’indagine ufficiale
epidemiologica condotta dal CEA (Centro Epidemiologico Aziendale) dell’Azienda Sanitaria di Nuoro competente
per territorio, acquisita quale documento ufficiale dai vari Enti preposti al
controllo e, da ultimo anche dal SAVI (Servizio Sostenibilità ambientale,
Valutazione impatti e sistemi informativi ambientali della Regione Sardegna)
nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (D.Lgs
152/2006), focalizzata sui quadrienni 2000-2003 e 2006-2009 e sul triennio
2011-2013, nella quale non viene evidenziata alcuna correlazione tra presenza
dell’impianto di termovalorizzazione e l’incidenza delle patologie tumorali e
le altre malattie di più alta incidenza:
“…per i tumori, seconda causa di
morte nella popolazione generale ma prima causa di morte nella fascia di età
tra i 45 e 84 anni, la zona di Macomer certamente non è la più
colpita…l’effetto biologico delle sostanze contenute nelle emissioni e nei
residui è noto ed è sospetta una loro relazione causale con effetti patologici
relativi alla salute riproduttiva, alla salute infantile, dell’adulto,
all’accresciuto rischio di neoplasie. Trattandosi di fattori di rischio ubiquitari
e prodotti da differenti attività umane ed industriali, rimane in discussione
se i supposti eventi sanitari possano essere associati alle emissioni degli
impianti di incenerimento di rifiuti il cui impatto ambientale si è
progressivamente ridotto nel corso degli
anni. In conclusione oggi non è consentito, alla luce dei dati scientifici e
delle moderne tecnologie offerte, ascrivere responsabilità certa al processo di
combustione degli RSU che, se condotto con tecniche e professionalità adatte è
certamente in grado di garantire la salute pubblica”.
9. Che
al fine di implementare e aggiornare
costantemente i dati suesposti, appare opportuno intervenire presso la competente Azienda
Sanitaria n. 3 di Nuoro, per chiedere che prosegua e, se del caso, approfondisca la verifica dello stato di
salute della popolazione di Macomer e
del suo territorio attraverso:
-
il potenziamento del CEA;
-
l’inserimento del CEA nella rete epidemiologica
della Sardegna come previsto dalla L. r. n. 21 del 07/11/2012 ;
- la pubblicazione periodica dei dati
del Registro Tumori di Nuoro;
- l’approntamento, nel rispetto delle
rispettive funzioni, delle opportune sinergie tra il Registro Tumori ed il CEA.
VISTO il regolamento comunale dei rifiuti approvato con
deliberazione di Consiglio Comunale n. 78 del 10.10.2013 ed in particolare:
-
Art. 3, nel quale vengono espressi i principi
generali della gestione dei rifiuti in
termini di precauzione, prevenzione, sostenibilità, proporzionalità, responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti
coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di
beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio “chi inquina paga”;
-
Art.
3 bis, nel quale si danno delle metodologie concrete per perseguire i principi
e le finalità indicate nel precedente punto ed in particolare l’approccio verso
“Rifiuti Zero”, la tariffa puntuale e l’incentivazione al riutilizzo e riciclo;
-
Art.
4 dove si rimarca la gerarchia indicata
dalle normative comunitarie e nazionali nella gestione dei rifiuti stessi.
CONSTATATO
CHE
-
da
qualche settimana è in atto, in concomitanza e sovrapposizione con la fase
conclusiva del procedimento amministrativo
di VIA, una
pressante campagna mediatica che dedica
al tema Tossilo attenzione e
spazi inusuali;
-
la perentorietà dei toni e delle tesi
propugnate da quanti intervengono nel
dibattito pubblico, stanno di fatto
favorendo una identificazione
di Macomer (e del suo territorio) come
luogo insalubre, devastato da una politica ambientale e da pratiche di
smaltimento contrastanti e/o non
rispettose delle norme poste a tutela
della salute pubblica;
-
tutto ciò, oltre ad alimentare un senso di
confusione nella collettività,
getta discredito nei confronti della Città, dei propri
abitanti e delle attività insediate, i
cui effetti negativi sono ulteriormente amplificati da una serie di interposizioni o
personalismi di quanti asseriscono di disporre,
ma senza divulgarli, di dati e notizie contrastanti con quelli ufficiali;
-
la rilevanza del tema e le implicazioni sulla
salute pubblica impongono al Sindaco,
quale rappresentante legale di un ente esponenziale degli interessi della
propria comunità di riferimento, un primario dovere di cura degli interessi
collettivi, di promozione e di difesa
delle istanze sociali affinchè, senza
aprioristici e faziosi schieramenti a favore o contro, verifichi la fondatezza delle notizie
propalate, approfondisca la sussistenza di eventuali e ulteriori
fattori di rischio che, in un rapporto
di causa/effetto, potrebbero danneggiare la salute pubblica e minare
la qualità delle produzioni alimentari;
-
al fine di quanto sopra si ritiene opportuno,
preliminarmente, rinnovare le richieste di un immediato aggiornamento dei dati
nella disponibilità di tutti i soggetti istituzionali coinvolti - Provincia,
ARPAS, Corpo Forestale, Servizio
Integrazione Salute e Ambiente, Azienda
Sanitaria Locale e Servizio Veterinario, Tossilo SPA, Consorzio Industriale - chiedendo loro un rafforzamento dei presìdi di
tutela e controllo;
-
la
tutela della comunità locale, intesa quale soggetto giuridico collettivo, si
esplica anche attraverso la riaffermazione della legittima pretesa ad avere e
mantenere il diritto alla integrità
della propria immagine e reputazione, diritto inviolabile dell’uomo nel suo agire
sia come singolo che attraverso le formazioni sociali in cui svolge la sua
personalità (art. 2 Costituzione);
-
per l’approfondimento di tutti i temi
trattati si rende necessario ricorrere
all’ausilio giuridico e legale di un professionista.
Tutto ciò considerato
DELIBERA
1.
di acquisire
dagli Enti o istituzioni preposte, eventuale ulteriore documentazione
concernente l’analisi sullo stato di salute della popolazione di Macomer;
2.
di
conferire incarico all’avv. Pasquale Ramazzotti del Foro di Cagliari affinché:
- valuti se possa configurarsi l’esistenza di un
diritto alla conservazione della
integrità della immagine e reputazione
in capo alla comunità di Macomer, intesa quale formazione sociale in cui
la cittadinanza svolge la sua personalità;
- se i fatti
esposti in premessa integrino o meno una lesione di un eventuale diritto;
- attivi tutti gli
opportuni strumenti legali e giudiziali necessari e conseguenti;
3.
di
dare atto che gli onorari, concordati in base al decreto ministeriale n
55/2014, ammontano a € 3.000,00 oltre accessori;
4.
di
dare atto che l’impegno di spesa presunta di €
3.000,00 verrà assunto con l’apposito stanziamento del bilancio 2015 in
corso di formazione - Cap. .
Macomer ________________
IL
SINDACO