mercoledì 8 aprile 2015

Interpretazioni varie e ipocrisia senza “ confini ” Italiani!


Interpretazioni varie e ipocrisia senza “ confini ” Italiani!

Questa è l’affermazione che il ministro dell’Ambiente Galletti ha fatto durante l’incontro in regione con il Presidente Pigliaru sul tema Tossilo: “Il termovalorizzatore è preferibile al conferimento in discarica – ha detto -, per rispettare gli orientamenti comunitari che prevedono in prospettiva il superamento delle discariche e la Regione Sardegna, nella sua autonomia, farà la sua parte per il raggiungimento di questo obiettivo”.

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E’ davvero assai strano come si vogliano interpretare a proprio piacimento le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Galletti,

lunedì 6 aprile 2015

Delibera del comune di Macomer



         COMUNE DI MACOMER
Provincia di Nuoro
C.so Umberto, I – Tel. 0785-790800 Fax 0785-790845 – Cod. Fiscale 83000270914 P. IVA 00209400910


PROPOSTA DI DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE
N.86  DEL 27-03-2015


RESPONSABILE DI PROCEDIMENTO:

SERVIZIO INTERESSATO
AFFARI GENERALI

Oggetto: Tutela dell'ambiente, delle produzioni agroalimentari e dell'immagine del territorio: affidamento di incarico giuridico/legale


Ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n° 267 del 18 Agosto 2000, sulla presente proposta di deliberazione vengono espressi i seguenti pareri:


IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO

Per quanto concerne la regolarità tecnica esprime parere:
;

Per i seguenti motivi:

Il Responsabile del Servizio
 Alciator Alessandro



IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

Per quanto concerne la regolarità contabile esprime parere:
;

Per i seguenti motivi:

Il Responsabile del Servizio
 Alciator Alessandro






IL SINDACO

PREMESSO CHE:


-       Il territorio del Comune di Macomer e l’intero Marghine detengono una grande tradizione nel settore agroalimentare per la storica vocazione agropastorale che si accompagna a produzioni agricole e zootecniche riconosciute per la loro indiscussa qualità ed eccellenza;

-       da decenni la Città di Macomer ed il nostro territorio sono sede di importanti imprese lattiero-casearie qui insediatesi per le ottime caratteristiche del latte,  per la biodiversità e salubrità dei pascoli, per la presenza di maestranze esperte nelle lavorazioni dei formaggi;

-       altrettanto può dirsi per la qualità delle carni animali, ovine, bovine e suine che hanno fatto si che nel nostro territorio vi sia la più alta concentrazione regionale di stabilimenti industriali per la macellazione e la trasformazione;

-      tutto ciò è confermato dal numero e dalle dimensioni delle aziende agricole presenti nel territorio, in particolare allevamenti  di capi ovicaprini  e bovini sia con linea carni che con linea latte formaggi bovini e ovini;

-    tali prodotti, riconosciuti dai mercati regionali e nazionali per le loro caratteristiche nutritive e gustative,  hanno ottenuto nel tempo molteplici attestati e riconoscimenti sia a livello regionale che nazionale;

-     la vocazione della Città di Macomer e del suo territorio sono alla base di un importante economia del settore caseario, che per decenni ha garantito occupazione e sviluppo oltreché rafforzamento del tessuto sociale e agro-pastorale e che  oggi, con la grave crisi del tessile, è destinato a riacquistare importanza;

-   Macomer ha, fin dall’800, ospitato ed ospita tra le più importanti e riconosciute rassegne e mostre zootecniche  del panorama regionale e nazionale, in particolare nel comparto ovicaprino,  settore da sempre distintosi  per l’elevata  qualità produttiva dei capi,  frutto di una attenta selezione genetica;

-    anche quest'anno Macomer si accinge ad accogliere, nelle giornate del  24-25-26 aprile, la IX Mostra Nazionale degli Ovini di Razza Sarda e la VI Mostra dell’Agroalimentare,


-       il territorio annovera la presenza della più antica Cooperativa Lattiero Caseraria della Sardegna, importanti  caseifici  e Macomer  è stato scelto come luogo simbolo per la dislocazione  della sede del Consorzio di tutela della DOP Pecorino Romano;

-    E’ altresì rilevante  la presenza di aziende olivicole, attive nella produzione di olio extravergine  apprezzato e riconosciuto dal mercato isolano e nazionale;  si registra la presenza  di diverse aziende  apicole, attività naturalmente incompatibile o non dislocabile in ambienti contaminati, così come analogamente si registra una buona diffusione nell’agro di diverse realtà agrituristiche;

-       l’ambiente rurale è, sotto il profilo della valenza paesaggistica e naturalistica, uno dei più suggestivi dell’intera isola:  la catena del Marghine comprende uno dei complessi forestali più estesi della Sardegna composto da  boschi di Quercus ilex, Quercus pubescens e Quercus suber ; si annovera la presenza di  Ilex aquifolium (agrifoglio), Acer monspessulanum (acero minore) e Sorbus torminalis (sorbo) nelle aree montane più elevate;  si nota la presenza di geniste endemiche mediterranee (Genista corsica, Genista desoleana).
Si nota nel territorio la presenza di aree umide importanti temporaneamente sommerse e corsi d'acqua a regime debole, in tali condizioni abbiamo dei prati e pascoli umidi ove si nota la presenza di numerose specie igrofile endemiche (es. Cerastium campanulatum, Oenanthe lisae), e alla classe della Montio-Cardaminetea ed in particolare all'Isoetion.

Tutto ciò contribuisce a conferire ai pascoli territoriali una valenza, in termini di biodiversità, unica e irripetibile così come unico e irripetibile il corredo aromatico e gustativo dei prodotti derivati.

-  Insistono, inoltre, differenti aree di pregio ambientale, tra cui Siti di interesse comunitario (Sic), Zone di protezione speciale (Zps) e altre aree di interesse naturalistico previste dalla L.R. 31/89 e non ancora istituite; sono presenti anche due zone di protezione speciale identificate dal Codice Natura 2000 ITB023050 e ITB023051 e denominate rispettivamente “Piana di Semestene, Bonorva, Macomer e Bortigali” e “Altopiano di Campeda”; la prima ha un’estensione di circa 19.587 ettari i cui comuni del versante del Marghine interessati sono oltre a Macomer, Bortigali e Sindia; la seconda ha un’estensione di circa 20.102 ha e il comune di Bolotana rientra fra i comuni di questo versante.




CONSIDERATO

1.    che nei primi anni 90 è stato realizzato nella Zona Industriale di Tossilo del Comune di Macomer, un sistema composto da un impianto di Termovalorizzazione della frazione secco indifferenziato;
2.  che nel mese di giugno 2014 il Consorzio per la zona industriale di Macomer ha chiesto alla Regione Sardegna l’avvio  della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale  relativa al progetto denominato “Realizzazione di una nuova linea di termovalorizzazione da 30MWt presso il sistema di trattamento rifiuti di Macomer/Tossilo”;
3.    che nel corso degli ultimi anni l’impianto di Termovalorizzazione dei rifiuti di Tossilo  è stato interessato da diversi interventi migliorativi ovvero sono state adottate pratiche gestionali che hanno migliorato il ciclo termico e le qualità e quantità di emissioni :      
-        riduzione dimensionale del rifiuto in ingresso;
-       realizzazione di un impianto di    compostaggio per il recupero della frazione organica e per evitarne l’avvio a smaltimento;
-        realizzazione di una piattaforma di prima valorizzazione in fase di avvio;
-     installazione di una centralina all’interno dell’abitato di Macomer, nel rione di Santa Maria, quartiere prospiciente in linea d’aria la zona industriale di Tossilo, della tipologia “CENMA1” facente parte di una rete regionale per il monitoraggio ambientale ed in particolare della qualità dell’aria, di rilevazione dell’inquinamento atmosferico, che misura inquinanti quali biossido di Zolfo o Anidride Solforosa, Biossido di Azoto, Monossido di Carbonio, Ozono, PM10- PM2,5 , Idrogeno Solforato, Benzene, i cui dati, autenticati, sono pubblicati con cadenza mensile e contestualmente riportati nelle relazioni annuali sulla qualità dell’aria a cura dell’ARPAS e della Regione Autonoma della Sardegna sul sito istituzionale.
-       per quanto riguarda i dati della Città di Macomer questi sono ampiamente confortanti e lontani dai limiti di legge, a differenza di altre città a livello regionale nelle quali i limiti di ciascuno dei suddetti inquinanti vengono superati oltre i valori imposti dalla normativa.

4.  che a supporto di quanto su detto riguardo il corretto andamento degli impianti e del    rispetto delle normative sulle emissioni, prendendo visione delle relazioni annuali   sulla qualità dell’aria, risultano da 20 a 60 volte inferiori ai limiti fissati come obbiettivo dalla Regione,  il benzopirene con valori 5 volte inferiori e  le diossine e i furani circa 80 volte inferiori,

5. Che lo stesso impianto di termovalorizzazione ha operato nel rispetto dei limiti previsti dalla vigente normativa, come evidenziato dalle analisi  ufficiali, eseguite da una Società Specializzata, sul suolo dell’area intorno all’inceneritore per un raggio di 2 km per la valutazione di eventuali ricadute di inquinanti sul suolo stesso, eseguite con criterio rigoroso con modalità dei cerchi concentrici sviluppati a diverse distanze dal centro (costituito dalla sede di emissione dell’impianto) i cui risultati evidenziano che su 16 punti esaminati tutti e 16 mostrano concentrazioni entro i limiti previsti per le aree industriali e che, addirittura 14 su 16 presentano concentrazioni di sostanze potenzialmente tossiche inferiori a quelle previste per le aree verdi urbane, notoriamente esposte all’inquinamento da traffico veicolare : “I dati ottenuti dalla indagine preliminare svolta confermano quanto riscontrato nelle precedenti verifiche ed evidenziano valori al di sotto dei limiti previsti dalla Tab. 1 , allegato 5, titolo 5 della P.te IV del D. Lgs. 152/06 per le aree commerciali/industriali. Nella maggior parte dei casi i valori sono ben al di sotto dei limiti previsti anche per le aree Verde privato, pubblico e residenziale.” (cit…);

6. che il  termovalorizzatore attualmente in utilizzo nella zona ind.le di Tossilo ha operato con valori di emissioni al camino conformi alla normativa di riferimento.  I parametri       dei macroinquinanti ( biossido di Zolfo, Biossido di Azoto, Idrogeno Solforato, Benzene, sostanze presenti in forma gassosa come CO2, CO, gas acidi) risultano, da quanto estrapolato dalle relazioni annuali della Società di gestione, tutti inferiori ai limiti di legge, addirittura da  quattro a circa ottanta volte. Dalle medesime relazioni i microinquinanti (metalli pesanti, i composti clorurati, idrocarburi policiclici aromatici, ed in generale composti contenenti carbonio organico) risultano tutti inferiori da circa dieci a oltre cento volte i limiti di legge, ed infine, anche il particolato solido quale particolato di frazione fine ed ultrafine e tutti i composti in essi contenuti, risultano inferiori a circa trenta volte il limite di legge;


7.che con lettera prot. n°18614 del 10/12/2014 questo Comune ha richiesto alla Regione Autonoma della Sardegna di poter realizzare il ciclo integrato, che consentirebbe  una più flessibile, sostenibile e completa gestione dei rifiuti e nella quale lettera vengono esplicitati i riferimenti normativi e della corretta gestione inquadrando lo stesso ciclo integrato nella realtà del territorio del Comune e del territorio;


8.che secondo un’indagine ufficiale epidemiologica condotta dal CEA (Centro Epidemiologico Aziendale)  dell’Azienda Sanitaria di Nuoro competente per territorio, acquisita quale documento ufficiale dai vari Enti preposti al controllo e, da ultimo anche dal SAVI (Servizio Sostenibilità ambientale, Valutazione impatti e sistemi informativi ambientali della Regione Sardegna) nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (D.Lgs 152/2006), focalizzata sui quadrienni 2000-2003 e 2006-2009 e sul triennio 2011-2013, nella quale non viene evidenziata alcuna correlazione tra presenza dell’impianto di termovalorizzazione e l’incidenza delle patologie tumorali e le altre malattie di più alta incidenza:   “…per i tumori, seconda causa di morte nella popolazione generale ma prima causa di morte nella fascia di età tra i 45 e 84 anni, la zona di Macomer certamente non è la più colpita…l’effetto biologico delle sostanze contenute nelle emissioni e nei residui è noto ed è sospetta una loro relazione causale con effetti patologici relativi alla salute riproduttiva, alla salute infantile, dell’adulto, all’accresciuto rischio di neoplasie. Trattandosi di fattori di rischio ubiquitari e prodotti da differenti attività umane ed industriali, rimane in discussione se i supposti eventi sanitari possano essere associati alle emissioni degli impianti di incenerimento di rifiuti il cui impatto ambientale si è progressivamente ridotto  nel corso degli anni. In conclusione oggi non è consentito, alla luce dei dati scientifici e delle moderne tecnologie offerte, ascrivere responsabilità certa al processo di combustione degli RSU che, se condotto con tecniche e professionalità adatte è certamente in grado di garantire la salute pubblica”.


9.   Che al fine di  implementare e aggiornare costantemente  i  dati suesposti, appare opportuno intervenire presso la competente Azienda Sanitaria n. 3 di Nuoro, per chiedere che prosegua  e, se del caso,   approfondisca la verifica dello stato di salute della popolazione di Macomer  e del suo territorio attraverso:
-  il potenziamento del CEA;
-  l’inserimento del CEA nella rete epidemiologica della Sardegna come previsto dalla L. r. n. 21 del 07/11/2012 ;
- la pubblicazione periodica dei dati del Registro Tumori di Nuoro;
- l’approntamento, nel rispetto delle rispettive funzioni, delle opportune sinergie tra il Registro Tumori ed il CEA.

VISTO il regolamento comunale dei rifiuti approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 78 del 10.10.2013 ed in particolare:
-       Art.  3, nel quale vengono espressi i principi generali della gestione dei rifiuti  in termini di precauzioneprevenzione,  sostenibilità, proporzionalità,  responsabilizzazione e  cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio “chi inquina paga”;
-       Art. 3 bis, nel quale si danno delle metodologie concrete per perseguire i principi e le finalità indicate nel precedente punto ed in particolare l’approccio verso “Rifiuti Zero”, la tariffa puntuale e l’incentivazione al riutilizzo e riciclo;
-       Art. 4  dove si rimarca la gerarchia indicata dalle normative comunitarie e nazionali nella gestione dei rifiuti stessi.


CONSTATATO CHE

-       da qualche settimana è in atto, in concomitanza e sovrapposizione con la fase conclusiva del procedimento amministrativo  di VIA,  una   pressante campagna  mediatica  che dedica  al tema Tossilo attenzione e spazi  inusuali;

-        la perentorietà dei toni e delle tesi propugnate da quanti  intervengono nel dibattito pubblico, stanno di fatto  favorendo  una identificazione di  Macomer (e del suo territorio)  come  luogo insalubre, devastato da una politica ambientale e da pratiche di smaltimento  contrastanti e/o non rispettose  delle norme poste a tutela della salute pubblica;


-        tutto ciò, oltre ad alimentare un senso di confusione nella collettività,  getta  discredito  nei confronti della Città, dei propri abitanti e delle attività insediate,  i cui effetti negativi sono ulteriormente amplificati  da una serie di interposizioni o personalismi  di quanti asseriscono di disporre, ma senza divulgarli, di dati e notizie contrastanti con quelli ufficiali;


-        la rilevanza del tema e le implicazioni sulla salute  pubblica impongono al Sindaco, quale rappresentante legale di un ente esponenziale degli interessi della propria comunità di riferimento, un primario dovere di cura degli interessi collettivi, di promozione e di  difesa delle istanze sociali affinchè, senza  aprioristici e faziosi schieramenti a favore o contro,  verifichi la fondatezza delle notizie propalate, approfondisca  la sussistenza di eventuali e ulteriori fattori di rischio  che, in un rapporto di causa/effetto,  potrebbero  danneggiare la salute pubblica e minare la  qualità delle produzioni alimentari;

-        al fine di quanto sopra si ritiene opportuno, preliminarmente, rinnovare le richieste di un immediato aggiornamento dei dati nella disponibilità di tutti i soggetti istituzionali coinvolti - Provincia, ARPAS, Corpo Forestale,  Servizio Integrazione Salute e Ambiente,  Azienda Sanitaria Locale e Servizio Veterinario, Tossilo SPA, Consorzio Industriale -  chiedendo loro un rafforzamento dei presìdi di tutela e controllo;

-       la tutela della comunità locale, intesa quale soggetto giuridico collettivo, si esplica anche attraverso la riaffermazione della legittima pretesa ad avere e mantenere  il diritto alla integrità della propria immagine e reputazione,  diritto inviolabile dell’uomo nel suo agire sia come singolo che attraverso le formazioni sociali in cui svolge la sua personalità (art. 2 Costituzione);

-        per l’approfondimento di tutti i temi trattati  si rende necessario ricorrere all’ausilio giuridico e legale di un professionista.

Tutto ciò considerato


DELIBERA

1.      di acquisire  dagli Enti o istituzioni preposte, eventuale ulteriore documentazione concernente l’analisi sullo stato di salute della popolazione di Macomer;
2.    di conferire incarico all’avv. Pasquale Ramazzotti del Foro di Cagliari   affinché:
- valuti se possa configurarsi l’esistenza di un diritto  alla conservazione della integrità della immagine e reputazione  in capo alla comunità di Macomer, intesa quale formazione sociale in cui la cittadinanza svolge la sua personalità;
- se  i fatti esposti in premessa integrino o meno una lesione di un eventuale diritto;
- attivi tutti gli opportuni strumenti legali e giudiziali necessari e conseguenti; 

3.    di dare atto che gli onorari, concordati in base al decreto ministeriale n 55/2014, ammontano a € 3.000,00 oltre accessori;

4.    di dare atto che l’impegno di spesa presunta di €  3.000,00 verrà assunto con l’apposito stanziamento del bilancio 2015 in corso di formazione  - Cap.        .


 Macomer ________________                                                                                      
                                                                                  IL SINDACO


Il mio paese Borore in provincia di Nuoro.

Borore nel 1833
Ecco un documento tratto dal dizionario Angius/Casalis “La Sardegna paese per paese”. Vorrei far notare che nel censimento del 1833, si parlava di un’aspettativa di vita dei Bororesi che non superava i sessant’anni (non credo che a quei tempi esistesse il tanto diffamato impianto di termovalorizzazione di Tossilo), oggi il nostro paese vanta la bellezza di diversi centenari, a conferma della salubrità dell’aria e dei migliorati servizi a uso dell’intera comunità.

giovedì 2 aprile 2015

Anche i sindacati unitariamente coinvolti.

Segreteria Territoriale Nuoro

(Delibera di Giunta n°12/39 in data 27 marzo 2015)
Le osservazioni prima della valutazione di impatto ambientale, presentate al SAVI.
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E’ motivo di orgoglio personale,

Dati e fatti.....non calunnie e balle da osteria paesana!


Cliccare sul link quì sotto per leggere la delibera n°12/39 del 27 marzo 2015 in merito alla ristrtturazione dell'impianto di Termovalorizzazione di Tossilo a Macomer:

http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20150330115654.pdf









Nota ASL/Centro Epidemiologico Aziendale del 4 marzo 2015