Crediamo in un nuovo Ambientalismo,
razionale,
scientifico, lontano da ogni estremismo e fondamentalismo.
scientifico, lontano da ogni estremismo e fondamentalismo.
Alfonso Maria Fimiani, Presidente dei Circoli dell’Ambiente,
“perché crediamo in un nuovo
Ambientalismo, razionale, scientifico, lontano da ogni estremismo e
fondamentalismo. Credo che il referendum del giugno 2011 abbia sancito una
netta frattura tra un Ambientalismo vecchio, retrogrado e volgente al tramonto
e l’Ambientalismo sostenibile, capace di andare ‘Oltre ogni NO’, che è il
nostro slogan, e di questa nuova concezione noi dei Circoli dell’Ambiente, gli
unici soggetti referendari pro-astensione legittimati, siamo stati capofila”.
“Nel
nostro Paese si è sviluppata, nel tempo, una forte dicotomia tra chi, da un
lato declina le problematiche ambientali con un approccio catastrofista,
allarmista e privo di reali soluzioni e chi, dall’altro, sostiene la
convinzione che con la tecnologia si possano risolvere tutti i nostri problemi
presenti e futuri, ad esempio, sfamare 12miliardi di persone” –
si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa del Coordinamento – “Esiste, secondo noi, una terza chiave
di lettura che si pone nel mezzo tra questi due estremismi. Una via che l’anima
ambientalista del movimento liberale, liberista e riformatore, dovrebbe
adottare partecipando in modo determinante, al rinnovamento della politica e
basando la sua attività sulla scienza e sulla logica, rifiutando il
sensazionalismo, la disinformazione e la paura, lo statalismo ambientale, la
pianificazione centralistica del territorio, e quel bizantinismo legislativo,
che ha contribuito a produrre l’illegalità ambientale diffusa nel nostro
Paese.”
“In
un momento così complesso per l’economia del nostro Paese e per la
rappresentanza della politica nelle istituzioni è necessario, e non
procrastinabile, che le persone di buona volontà inizino a lavorare, in
sinergia, per sostenere uno sforzo straordinario per la ripresa. Orientare
questo lavoro secondo i principi dello sviluppo sostenibile, può determinare
scelte e strategie per il futuro del Paese di grande effetto e fascino per le
migliaia di cittadine e cittadini, preoccupati e confusi, desiderosi di
soluzioni che aumentino la qualità e le prospettive di una vita soddisfacente e
serena”,
Roma gennaio 2012
1 commento:
Gli spettri del falso ambientalismo.
Un fantasma si aggira da tempo nel nostro territorio, un fantasma che
sparge allarmi ed evoca catastrofi, terrorizza le persone, addita la scienza e la tecnologia in modo astratto intendendole come nemiche dell’uomo e della natura e induce ad atteggiamenti antiscientifici
facendo leva su ingiustificate paure che oscurano le vie della ragione.
Questo fantasma si chiama oscurantismo a priori. Si manifesta in varie forme, tra cui le più pericolose per contenuto regressivo ed irrazionale
sono il fondamentalismo ambientalista e l’opposizione al progresso
tecnico-scientifico. Ambedue faziosamente, influenzano l’opinione pubblica e la politica attraverso una comunicazione subdola: l’invocazione ingiustificata del Principio di Precauzione nell’applicare nuove conoscenze e
tecnologie diviene una copertura per lanciare anatemi contro il progresso, profetizzare catastrofi, demonizzare la scienza.
Non si tratta, quindi, di una giustificabile preoccupazione per le ripercussioni indesiderate di uno sviluppo industriale ed economico
non sempre controllato, ma di un vero e proprio attacco contro il progresso. L’arroganza e la demagogia che lo caratterizzano non solo umiliano la ricerca scientifica ma impediscono ogni forma di progresso che stà alla base della nostra evoluta società.Il negazionismo è frutto della più becera cultura dell'uomo, che non vuole accettare la capacità di altri uomini di elaborare il futuro in maniera migliore per tutti( animali compresi)!
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