lunedì 6 febbraio 2012

NON BRUCIAMOCI IL PRESENTE

NON BRUCIAMOCI IL PRESENTE

MOVIMENTO OPERAI TOSSILO S.p.a.
Respingiamo al mittente le falsità che il comitato  continua a
divulgare.

Il diritto al lavoro;
 Adesso BASTA ! Non possono nella maniera più assoluta affermare che siamo stati sobillati da chi che sia, il nostro è un movimento nato dalla paura di perdere il lavoro, visto che  i finanziamenti erano a rischio, la grande balla la dicono loro quando affermano che siamo dipendenti pubblici, forse confondono volutamente la loro posizione ( professori, politici in cerca di riscatto e personaggi con doppio reddito, questo si è pubblico) e che saremo tutelati comunque, no, nel nostro CCNL non sono previsti gli ammortizzatori sociali e nel caso di dismissione saremmo mandati a casa e basta con buona pace del comitato. Vogliamo anche precisare che il gioco al ribasso del numero degli addetti, è a dir poco penoso, noi siamo 51 dipendenti fissi e con gli interinali più l’indotto raggiungiamo le quasi cento unità lavorative. Gli operai ragionano con la loro testa e non sono certo manovrati dalla politica, che invece vediamo sostenere pubblicamente il comitato, dicendo sempre no a ogni proposta concreta, e supportando ideologismi attualmente irrealizzabili..
                                                          L’ambiente;
E’ molto strano o alquanto sospetto l’atteggiamento che il comitato ha nei confronti delle istituzioni preposte per il controllo dell’aria e del suolo del  nostro territorio, specie se dopo i risultati confermati  dall’ARPAS nel comune di Borore, quello più esposto a causa dei venti alle eventuali emissioni dell’Impianto, (dati che possono essere consultati da tutti i cittadini), non vogliano ammettere che  allo stato attuale  non esistono valori allarmanti riguardo alle emissioni stesse. Continuano a contestare anche i dati relativi alla salute dei lavoratori , che, l’azienda Tossilo fa regolarmente monitorare dai medici del lavoro, asserendo anche in questo caso che i dati non sono attendibili perché anche questi sarebbero manipolati. Invece di continuare a creare paure inesistenti  e terrorismo ambientale (la loro vera specialità) dovrebbero essere più sobri e ragionare con la testa, collaborando al raggiungimento della migliore soluzione attuabile.



Il revamping;

La balla è evidente, la dicono loro, perché affermare che sia stato presentato dai tecnici ( era presente solo la Sig.ra Carla Poli direttore generale del centro di Vedelago) un progetto è del tutto forviante, sappiate che per progetto loro intendono un insieme di fogli fotocopiati  in A4, dove viene descritto con uno schema a blocchi il sistema di Vedelago con riferimenti alla nostra attività, omettendo  volutamente di dire che i conferimenti a quell’impianto sono il risultato di una differenziata totale che non può essere paragonata con la raccolta  dei rifiuti del nostro territorio. Non esiste un piano industriale e  a maggior ragione, i sindacati convenuti a quel famoso “tavolo”, non solo la CGIL e la CISL ma anche la UIL e la UGL, hanno espresso al contrario di quanto affermano loro, moltissime riserve nella reale fattibilità del nuovo sistema. A titolo di informazione è giusto sapere che agli operai di quel sistema (Vedelago) viene tassativamente proibita l’iscrizione a qualsiasi istituzione sindacale ,e nel caso siano già iscritti vengono obbligati alla cancellazione, altro che molti posti di lavoro in più…... Il nostro intento è quello che con il revamping si possano creare le condizioni per permetterci negli anni  di spegnere definitivamente l’incenerimento, per accompagnarci alla reale possibilità di attivare un centro di riciclo che auspichiamo, ben consci che ora un sistema del genere non sia realizzabile.  Al comitato invece chiediamo maggiore collaborazione perché spesso è più semplice parlare bene e razzolare male, a tal proposito si deve sapere che nella raccolta porta a porta,  sono stati trovati dei sacchi di spazzatura aperti , e si scopre che di raccolta differenziata non vi era proprio traccia, provino invece a informare  bene la comunità come ci si deve comportare.

Amministrazioni;

Non riusciamo a capire fino a che punto arrivi la democrazia del comitato, visto che per qualsiasi decisione , che non sia di loro gradimento, viene subito scatenata una campagna denigratoria e offesiva nei confronti di coloro che sono stati eletti, e che spesso anche con molta impopolarità , devono decidere , per il bene complessivo delle popolazioni che amministrano. A salvaguardia dell’ambiente, perché d’altronde ci vivono anche loro e le loro famiglie, e contemporaneamente a tutela delle poche  attività economiche del nostro territorio, in una fase così delicata che vede continuamente fallire il tessuto produttivo e sociale, con le evidenti ripercussioni, gli operai non vanno in piazza a protestare perché vogliono visibilità (come invece fanno altri) ma si muovono per la tutela  sacrosanta dei diritti sanciti dal primo articolo della costituzione italiana :
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

ECCO COSA SPINGE A MUOVERCI, LA PREOCCUPAZIONE CHE NON SI RISPETTI IL LEGITTIMO DIRITTO SANCITO PER LEGGE, E SIAMO VERAMENTE STUFI DI CHIACCHIERE POLITICO/IDEOLOGICHE, CHE IN DECINE DI ANNI  HANNO PORTATO SOLO MISERIA E SPOPOLAMENTO,PER LA MANCANZA DI CORAGGIO NEL FARE LE SCELTE.
                             MOVIMENTO OPERAI TOSSILO S.p.a..

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