NON BRUCIAMOCI IL PRESENTE
MOVIMENTO OPERAI
TOSSILO S.p.a.
Il diritto al lavoro;
Adesso BASTA ! Non possono nella maniera più assoluta affermare
che siamo stati sobillati da chi che sia, il nostro è un movimento nato dalla
paura di perdere il lavoro, visto che i
finanziamenti erano a rischio, la grande balla la dicono loro quando affermano
che siamo dipendenti pubblici, forse confondono volutamente la loro posizione (
professori, politici in cerca di riscatto e personaggi con doppio reddito,
questo si è pubblico) e che saremo tutelati comunque, no, nel nostro CCNL non
sono previsti gli ammortizzatori sociali e nel caso di dismissione saremmo
mandati a casa e basta con buona pace del comitato. Vogliamo anche precisare
che il gioco al ribasso del numero degli addetti, è a dir poco penoso, noi
siamo 51 dipendenti fissi e con gli interinali più l’indotto raggiungiamo le
quasi cento unità lavorative. Gli operai ragionano con
la loro testa e non sono certo manovrati dalla politica, che invece vediamo
sostenere pubblicamente il comitato, dicendo sempre no a ogni proposta
concreta, e supportando ideologismi attualmente irrealizzabili..L’ambiente;
E’ molto strano o alquanto sospetto l’atteggiamento che il
comitato ha nei confronti delle istituzioni preposte per il controllo dell’aria
e del suolo del nostro territorio,
specie se dopo i risultati confermati dall’ARPAS
nel comune di Borore, quello più esposto a causa dei venti alle eventuali emissioni
dell’Impianto, (dati che possono essere consultati
da tutti i cittadini), non vogliano ammettere che allo stato attuale non esistono valori allarmanti riguardo alle
emissioni stesse. Continuano a contestare anche i dati relativi alla salute dei
lavoratori , che, l’azienda Tossilo fa regolarmente monitorare dai medici del
lavoro, asserendo anche in questo caso che i dati non sono attendibili perché
anche questi sarebbero manipolati. Invece di
continuare a creare paure inesistenti e
terrorismo ambientale (la loro vera specialità) dovrebbero essere più sobri e
ragionare con la testa, collaborando al raggiungimento della migliore soluzione
attuabile.
Il revamping;
La balla è evidente, la dicono loro, perché affermare che sia
stato presentato dai tecnici ( era presente solo la Sig.ra Carla Poli direttore
generale del centro di Vedelago) un progetto è del tutto forviante, sappiate
che per progetto loro intendono un insieme di fogli fotocopiati in A4, dove viene descritto con uno schema a
blocchi il sistema di Vedelago con riferimenti alla nostra attività, omettendo volutamente di dire che i conferimenti a
quell’impianto sono il risultato di una differenziata totale che non può essere
paragonata con la raccolta dei rifiuti
del nostro territorio. Non esiste un piano industriale e a maggior ragione, i sindacati convenuti a
quel famoso “tavolo”, non solo la CGIL e la CISL ma anche la UIL e la UGL,
hanno espresso al contrario di quanto affermano loro, moltissime riserve nella
reale fattibilità del nuovo sistema. A titolo di
informazione è giusto sapere che agli operai di quel sistema (Vedelago) viene
tassativamente proibita l’iscrizione a qualsiasi istituzione sindacale ,e nel
caso siano già iscritti vengono obbligati alla cancellazione, altro che molti
posti di lavoro in più…... Il nostro intento è quello che con il
revamping si possano creare le condizioni per permetterci negli anni di spegnere definitivamente l’incenerimento,
per accompagnarci alla reale possibilità di attivare un centro di riciclo che auspichiamo,
ben consci che ora un sistema del genere non sia realizzabile. Al comitato invece
chiediamo maggiore collaborazione perché spesso è più semplice parlare bene e
razzolare male, a tal proposito si deve sapere che nella raccolta porta a
porta, sono stati trovati dei sacchi di
spazzatura aperti , e si scopre che di raccolta differenziata non vi era
proprio traccia, provino invece a informare
bene la comunità come ci si deve comportare.
Amministrazioni;
Non riusciamo a capire fino a che punto arrivi la democrazia
del comitato, visto che per qualsiasi decisione , che non sia di loro
gradimento, viene subito scatenata una campagna denigratoria e offesiva nei
confronti di coloro che sono stati eletti, e che spesso anche con molta
impopolarità , devono decidere , per il bene complessivo delle popolazioni che
amministrano. A salvaguardia dell’ambiente, perché d’altronde ci vivono anche
loro e le loro famiglie, e contemporaneamente a tutela delle poche attività economiche del nostro territorio, in
una fase così delicata che vede continuamente fallire il tessuto produttivo e
sociale, con le evidenti ripercussioni, gli operai non vanno in piazza a
protestare perché vogliono visibilità (come invece fanno altri) ma si muovono
per la tutela sacrosanta dei diritti
sanciti dal primo articolo della costituzione italiana :
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro.
ECCO COSA SPINGE A
MUOVERCI, LA PREOCCUPAZIONE CHE NON SI RISPETTI IL LEGITTIMO DIRITTO SANCITO
PER LEGGE, E SIAMO VERAMENTE STUFI DI CHIACCHIERE POLITICO/IDEOLOGICHE, CHE IN
DECINE DI ANNI HANNO PORTATO SOLO
MISERIA E SPOPOLAMENTO,PER LA MANCANZA DI CORAGGIO NEL FARE LE SCELTE.
MOVIMENTO OPERAI TOSSILO S.p.a..
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