giovedì 22 maggio 2014



L’impianto  Termovalorizzazione di Tossilo Macomer.

Vogliamo continuare a lavorare, non vogliamo essere assistiti da nessuno, la nostra dignità non ha prezzo e combatteremo contro chi vuole la chiusura del nostro impianto fino alla fine. Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità, mandare a casa gli operai ….. senza nessun dato scientifico che avvalli questa teoria…di questi tempi ci vuole davvero coraggio!

La risposta ai rischi industriali non significa per forza l’impedimento a fare, ma la capacità di saperli governare. Il nostro Paese ha conoscenze, tecnologia, esperienza per riuscirvi ed ha una delle più severe legislazioni a tutela dell’ambiente e della sicurezza dei territori. Nel nostro caso ci troviamo invece di fronte a situazioni incomprensibili (create ad hoc dai vari comitati) perché il principio di precauzione viene usato in modo da proibire qualsiasi nuovo progetto anche se legittimo e viene adottato per difendere l’idea che ciascuno abbia il diritto di veto nei confronti di qualsiasi iniziativa, io non ci stò.

Le sfide a mio parere, si devono affrontare e vincere, con competenze e tecnologie avanzate, rispetto per le leggi e i regolamenti sulla tutela dell’ambiente. Il fattore di rischio non può diventare un tabù e troppo spesso un alibi che permette a chiunque di imporre il “No” a progetti utili per la società intera. La sindrome del “NO” a priori, si combatte così: con la serietà e il rispetto della legge.
Come spesso succede, un conto sono gli slogan e le dichiarazioni fatte per raccogliere il malcontento della popolazione e trasformarlo in voti, un conto è la realtà quotidiana dell’amministrazione di un Comune, di una Regione o di una Nazione.
Il problema è che (per alcuni) è facile annunciare ai quattro venti la chiusura di un impianto così importante come il nostro, altra questione è farlo davvero, a Macomer  ha chiuso un’altra azienda la Saget, mi rattrista, abbiamo spesso collaborato con loro. Aumentare la quota del riciclaggio (che peraltro auspico) è un processo lento e laborioso, mentre la quantità di rifiuti prodotti giornalmente resta ingente.
A voi le dovute conclusioni, io da parte mia, anche in qualità Segretario territoriale della Uiltrasporti di Nuoro l’ho già fatto, non lascerò nulla di intentato per salvaguardare il lavoro e l’ambiente.

Vogliamo continuare a lavorare !

 Nuoro

                                                                                                                        

 Il Segretario Territoriale  
        Cappai  Franco