L’impianto
Termovalorizzazione di Tossilo Macomer.
Vogliamo continuare a lavorare, non vogliamo essere assistiti da nessuno, la nostra dignità non ha
prezzo e combatteremo contro chi vuole la chiusura del nostro impianto fino
alla fine. Ognuno dovrà prendersi le
proprie responsabilità, mandare a casa gli operai ….. senza nessun dato
scientifico che avvalli questa teoria…di questi tempi ci vuole davvero
coraggio!
La risposta ai rischi industriali non significa per forza l’impedimento
a fare, ma la capacità di saperli governare. Il nostro Paese ha conoscenze,
tecnologia, esperienza per riuscirvi ed ha una delle più severe legislazioni a
tutela dell’ambiente e della sicurezza dei territori. Nel nostro caso ci
troviamo invece di fronte a situazioni incomprensibili (create ad hoc dai vari
comitati) perché il principio di precauzione viene usato in modo da proibire
qualsiasi nuovo progetto anche se legittimo e viene adottato per difendere
l’idea che ciascuno abbia il diritto di veto nei confronti di qualsiasi
iniziativa, io non ci stò.
Le sfide a mio parere, si devono affrontare e vincere, con competenze e
tecnologie avanzate, rispetto per le leggi e i regolamenti sulla tutela
dell’ambiente. Il fattore di rischio non può diventare un tabù e troppo spesso
un alibi che permette a chiunque di imporre il “No” a progetti utili per la società
intera. La sindrome del “NO” a priori, si combatte così: con la serietà e il
rispetto della legge.
Come spesso succede, un conto sono gli slogan e le dichiarazioni fatte
per raccogliere il malcontento della popolazione e trasformarlo in voti, un
conto è la realtà quotidiana dell’amministrazione di un Comune, di una Regione
o di una Nazione.
Il problema è che (per alcuni) è facile annunciare ai quattro venti la
chiusura di un impianto così importante come il nostro, altra questione è farlo
davvero, a Macomer ha chiuso un’altra
azienda la Saget, mi rattrista, abbiamo spesso collaborato con loro.
Aumentare la quota del riciclaggio (che peraltro auspico) è un processo lento e
laborioso, mentre la quantità di rifiuti prodotti giornalmente resta ingente.
A voi le dovute conclusioni, io da parte mia, anche in qualità Segretario
territoriale della Uiltrasporti di Nuoro l’ho già fatto, non lascerò nulla di
intentato per salvaguardare il lavoro e l’ambiente.
Vogliamo continuare a lavorare !
Il Segretario Territoriale
Cappai Franco