domenica 12 febbraio 2012

Uno Stato in dissoluzione




 Tratto da un articolo del Professor Michele Pinna di Bono





L'unica strada possibile per rifondare lo Stato è che questo Stato si dissolva come si sta dissolvendo; ma noi non possiamo starcene a guardare. Noi dobbiamo lavorare per iniziare a costruire. Dobbiamo porre, con le unghie e con i denti, i presupposti per riscrivere la carta costituzionale della nostra terra. Per farci una scuola seria, un'università seria, una medicina seria, per inventarci un sistema produttivo che non sia liquido, sfuggente, usa e getta; un sistema produttivo dove le cose che si producono si possano toccare vendere e possano darci ricchezza. La gente, nelle strade e nelle piazze aspetta segnali forti.Un colpo di reni, un colpo d'ala, un colpo di palla asciutta, insomma aspetta qualcosa. Se no, davvero, quando i Tartari arriverano noi non ci saremo più.





Classi dirigenti e ceti intellettuali artefici e complici di uno Stato in dissoluzione

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