Vicino a Borore |
Un vero schifo |
Ciao Efisio,
grazie per la puntualità, rimango ancora in attesa di
proposte concrete che possano realmente risolvere il problema.
Sono idealmente
d’accordo con te quando parli della necessità di attivarci nel modo più spinto
possibile con la raccolta differenziata, come ti ho già spiegato, non basta, il
problema è adesso, dobbiamo muoverci per risolverlo, non ci possiamo permettere
di aspettare oltre. Anch’io nel mio piccolo, come Sardo e Sardista, mi batto
per i diritti dei miei conterranei, non mettendo sicuramente mai in secondo piano
la salute, chiedo altresì, ad alta voce la soluzione di questo delicato problema.
Sinceramente sono stufo di andare in piazza a manifestare il disagio dei Sardi,
solo per l’incapacità dei nostri amministratori
di non saper prendere le decisioni che potrebbero nell’immediato
risolvere moltissimi problemi. Anch’io avrei preferito che da noi fosse stato già
operativo un sistema di smaltimento quale quello di S.Francisco, purtroppo dobbiamo convivere con quello che
abbiamo e non vedo a breve una soluzione al problema, visto che ci ostiniamo a
negare l’evidenza e a proporre sistemi da noi ancora irrealizzabili. I rifiuti
sono sparsi dappertutto, e continueranno a esserlo sempre di più, attualmente
la differenziata è ben lungi dall’essere così virtuosa da permetterci di
eliminare sia le discariche che il processo di Termovalorizzazione, per cui
ogni altra soluzione per il momento credo sia solo demagogica e fuorviante,
perché in questo preciso momento ci
troviamo obbligati ad attivarci con
tutte le nostre energie, mettendo in campo le attuali tecnologie in nostro
possesso per riuscire a venirne a capo. Scusami la franchezza, sarebbe molto
più semplice spiegarti la reale situazione, dopo che di persona hai potuto
vedere come sono gli attuali impianti di smaltimento e le discariche nella nostra isola. Non mi
trovi d’accordo nel voler attribuire a priori, le cause dell’inquinamento
ambientale ai Termovalorizzatori, saprai benissimo che questi incidono nella
percentuale minima del 3% rispetto a quelle che invece sono le fonti più
inquinanti del nostro sistema di vita. Spesso si è portati a individuare,
un'unica fonte la più impattante possibile sotto l’aspetto della mediaticità,
ma così non è, basti pensare all’inquinamento del traffico stradale per fare le
giuste valutazioni, allo stesso riscaldamento delle nostre case (caminetti a
legna in primis), industria del cemento, petrolchimica. Potrebbe dal punto di
vista politico, diventare molto scomodo menzionare tutte queste attività che
comunque volenti o nolenti fanno parte della vita di tutti i giorni. Ecco,
ritengo che il compito di chi ci governa sia soprattutto quello di informare correttamente
le popolazioni dalle quali hanno ricevuto il mandato, per scongiurare qualsiasi
approccio fazioso, che tende a rendere l’opinione pubblica più confusa
possibile, fomentando timori e terrorismi inutili, anziché proporre con la
libertà delle idee la più sincera trasparenza informativa. Non me ne vorrai ma
credimi, da anni vivo questa situazione e ancora nessuno politicamente si è
veramente impegnato in modo concreto, capisco che l’argomento è scottante, ma
per la lealtà nei confronti dei propri elettori, dovrebbe passare un messaggio
più comprensibile su ciò che si vuole fare veramente, lasciando perdere gli
ideologismi e le teorie del “rifiuto zero”, cosa alla quale non crede
nemmeno chi la propone, imbrogliando continuamente la maggior parte delle
persone , che non possono essere adeguatamente informate. Non voglio alimentare “le distorsioni del
mercato elettrico” e me ne guardo bene dal farlo, ma non voglio alimentare
altrettanto decisamente, le ideologie pseudo ambientaliste che ci vogliono
propinare un modello di una realtà virtuale che al momento da noi in Sardegna è
inapplicabile. D’altronde la teoria del PIBBY, non è pertinente con il
discorso che riguarda i rifuti, perché in questo caso nessuno Sardo accetterà
mai i rifiuti prodotti all’esterno della nostra Regione ( non vogliamo ci
dicano di fare gli impianti a questo scopo), ma una cosa è certa, sia chiaro, i
rifiuti che noi produciamo….. noi
abbiamo il dovere e l’obbligo di smaltire. Con le mie azioni, cerco
continuamente di informare i miei conterranei, della reale situazione dei
rifiuti in Sardegna e di come stanno veramente la cose, visto dall’attento
occhio di chi giornalmente da quasi vent’anni, questi rifiuti li tratta, garantendo al
territorio, un servizio, che molto spesso viene volutamente trascurato, ma che
a mio parere è di fondamentale importanza in una Regione che fa delle politiche
ambientali un suo punto di forza. Accetto tutte le soluzioni di questo mondo
per il raggiungimento dello scopo, ma non accetterò mai l’ideologia ambientale
che da anni lavora per confondere le idee, impedendo di migliorare gli impianti
esistenti, creando una sorta di terrorismo psicologico che vuole subdolamente
far leva sul popolo ignorante, descrivendo tutti i sistemi , fuorchè il loro,
come il male in terra. La razionalità
non è un optional, il problema è adesso e in modo deciso dobbiamo risolverlo ora!!
Spero comunque di aver modo di discutere con te di persona, il confronto di diverse idee, serve a capire, per arrivare a decidere cosa sia meglio per la nostra terra.
Saluti Franco
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