giovedì 1 marzo 2012

Risolvere il problema adesso e non domani.



Vicino a Borore

Un vero schifo


Ciao Efisio,
grazie per la puntualità, rimango ancora in attesa di proposte concrete che possano realmente risolvere il problema.
Sono idealmente d’accordo con te quando parli della necessità di attivarci nel modo più spinto possibile con la raccolta differenziata, come ti ho già spiegato, non basta, il problema è adesso, dobbiamo muoverci per risolverlo, non ci possiamo permettere di aspettare oltre. Anch’io nel mio piccolo, come Sardo e Sardista, mi batto per i diritti dei miei conterranei, non mettendo sicuramente mai in secondo piano la salute, chiedo altresì, ad alta voce la soluzione di questo delicato problema. Sinceramente sono stufo di andare in piazza a manifestare il disagio dei Sardi, solo per l’incapacità dei nostri amministratori  di non saper prendere le decisioni che potrebbero nell’immediato risolvere moltissimi problemi. Anch’io avrei preferito che da noi fosse stato già operativo un sistema di smaltimento quale quello di S.Francisco,  purtroppo dobbiamo convivere con quello che abbiamo e non vedo a breve una soluzione al problema, visto che ci ostiniamo a negare l’evidenza e a proporre sistemi da noi ancora irrealizzabili. I rifiuti sono sparsi dappertutto, e continueranno a esserlo sempre di più, attualmente la differenziata è ben lungi dall’essere così virtuosa da permetterci di eliminare sia le discariche che il processo di Termovalorizzazione, per cui ogni altra soluzione per il momento credo sia solo demagogica e fuorviante, perché in questo  preciso momento ci troviamo obbligati ad attivarci  con tutte le nostre energie, mettendo in campo le attuali tecnologie in nostro possesso per riuscire a venirne a capo. Scusami la franchezza, sarebbe molto più semplice spiegarti la reale situazione, dopo che di persona hai potuto vedere come sono gli attuali impianti di smaltimento  e le discariche nella nostra isola. Non mi trovi d’accordo nel voler attribuire a priori, le cause dell’inquinamento ambientale ai Termovalorizzatori, saprai benissimo che questi incidono nella percentuale minima del 3% rispetto a quelle che invece sono le fonti più inquinanti del nostro sistema di vita. Spesso si è portati a individuare, un'unica fonte la più impattante possibile sotto l’aspetto della mediaticità, ma così non è, basti pensare all’inquinamento del traffico stradale per fare le giuste valutazioni, allo stesso riscaldamento delle nostre case (caminetti a legna in primis), industria del cemento, petrolchimica. Potrebbe dal punto di vista politico, diventare molto scomodo menzionare tutte queste attività che comunque volenti o nolenti fanno parte della vita di tutti i giorni. Ecco, ritengo che il compito di chi ci governa sia soprattutto quello di informare correttamente le popolazioni dalle quali hanno ricevuto il mandato, per scongiurare qualsiasi approccio fazioso, che tende a rendere l’opinione pubblica più confusa possibile, fomentando timori e terrorismi inutili, anziché proporre con la libertà delle idee la più sincera trasparenza informativa. Non me ne vorrai ma credimi, da anni vivo questa situazione e ancora nessuno politicamente si è veramente impegnato in modo concreto, capisco che l’argomento è scottante, ma per la lealtà nei confronti dei propri elettori, dovrebbe passare un messaggio più comprensibile su ciò che si vuole fare veramente, lasciando perdere gli ideologismi e le teorie del “rifiuto zero”, cosa alla quale non crede nemmeno chi la propone, imbrogliando continuamente la maggior parte delle persone , che non possono essere adeguatamente informate.  Non voglio alimentare “le distorsioni del mercato elettrico” e me ne guardo bene dal farlo, ma non voglio alimentare altrettanto decisamente, le ideologie pseudo ambientaliste che ci vogliono propinare un modello di una realtà virtuale che al momento da noi in Sardegna è inapplicabile. D’altronde la teoria del PIBBY, non è pertinente con il discorso che riguarda i rifuti, perché in questo caso nessuno Sardo accetterà mai i rifiuti prodotti all’esterno della nostra Regione ( non vogliamo ci dicano di fare gli impianti a questo scopo), ma una cosa è certa, sia chiaro, i rifiuti che noi produciamo….. noi  abbiamo il dovere e l’obbligo di smaltire. Con le mie azioni, cerco continuamente di informare i miei conterranei, della reale situazione dei rifiuti in Sardegna e di come stanno veramente la cose, visto dall’attento occhio di chi giornalmente da quasi vent’anni, questi rifiuti li tratta, garantendo al territorio, un servizio, che molto spesso viene volutamente trascurato, ma che a mio parere è di fondamentale importanza in una Regione che fa delle politiche ambientali un suo punto di forza. Accetto tutte le soluzioni di questo mondo per il raggiungimento dello scopo, ma non accetterò mai l’ideologia ambientale che da anni lavora per confondere le idee, impedendo di migliorare gli impianti esistenti, creando una sorta di terrorismo psicologico che vuole subdolamente far leva sul popolo ignorante, descrivendo tutti i sistemi , fuorchè il loro, come il male in terra.  La razionalità non è  un optional, il problema è adesso e in modo deciso dobbiamo risolverlo ora!!
Spero comunque di aver  modo di discutere con te di persona, il confronto di diverse idee, serve a capire, per arrivare a decidere cosa sia meglio per la nostra terra. Saluti Franco 




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