sabato 3 marzo 2012

Una mia risposta a Gavino Guiso Udc Macomer.


Gavino Guiso: il mio NO all'inceneritore, tratto dal sito dell'Associazione Nino Carrus.Collapse







Su una materia così delicata ho sempre cercato di spogliarmi della mia appartenenza, senza mai abbracciare una posizione ideologica e preconcetta. Il mio no all'inceneritore nasce
dal rispetto della storia, della vocazione e dell'ambiente del nostro territorio. Il fatto di risiedere in una parte d'italia con la densità di popolazione tra le più basse d'Italia mi ha inoltre da subito convinto che agitare lo spettro napoletano da parte di alcuni equivale ad una vera mistificazione. C'è comunque un ma, che non è certamente imputabile nè a me nè al comitato non bruciamoci il futuro. La sacrosanta battaglia contro l'inceneritore sta rischiando di travolgere e rimandare sine die le azioni urgenti rivolte alla costruzione del sistema di valorizzazione dei rifiuti che la legge prevede comunque nascano. Tutto il sistema di raccolta differenziata, separazione e recupero dall'indifferenziato, smaltimento dei residui finali, tutto ciò che non è incenerimento, insomma, rischia di passare in secondo piano, costituendo, questo sì, un elemento che mette in serio pericolo molti posti di lavoro, i quali, anche in caso di costruzione del nuovo impianto di incenerimento, avrebbero una prospettiva di vita di pochissimi anni. L'Udc sta mettendo al primo posto della propria azione politica non più l'inceneritore, sulla cui reale possibilità di costruzione nutriamo più di un dubbio, ma i sistemi di trattamento complementari e alternativi, anche nella convinzione che la loro costruzione non farà che rendere ancora più ingiustificato un impianto di incenerimento. Abbiamo inoltre la convinzione che questo argomento debba trovare dignità in tutti i territori della nostra piccola provincia e per questo abbiamo scelto Siniscola quale nostra prossima tappa nella quale parlare di ambiente e rifiuti. 




Gentile Gavino.

Non si può certo dire che Gavino,che saluto cordialmente, non si stia impegnando per cercare di trovare una soluzione a questo annoso problema dei rifiuti, e a onor del vero, bisogna anche dire che lui è uno degli esponenti più rappresentativi dell'iniziativa "Sardegna pulita" che con le varie giornate di Aligaday, cerca di scuotere le coscienze delle persone per far capire quanto sia importante la cultura dell'ambiente. Ebbene gli chiedo quali siano i risultati raggiunti dalla stessa organizzazione sinora, visto e considerato che le nostre campagne continuano a essere la culla di discariche incontrollate delle varie tipologie di rifiuti. L'efficacia di una simile azione dovrebbe sortire effetti positivi, ma tant’è, a mio parere, sembra quasi che in quel modo si stia legittimando purtroppo, " i maleducati" a continuare a buttare di tutto e di più, tanto poi arriverà il gruppo di Aligaday, che con grande senso di civiltà, raccoglierà tutto lo schifo, per riversarlo o nelle discariche autorizzate o negli stessi inceneritori. Per cui sarebbe molto opportuno ragionare meglio nel merito, Gavino mi conosce e sa benissimo che non sono mai stato contrario a nuove alternative all'incenerimento, anzi, sa altrettanto bene che attualmente le condizioni dello stato dei rifiuti in Sardegna e nel nostro territorio in particolare, non sono in grado di permetterci di dismettere immediatamente un processo per sceglierne un'altro, perchè a questo tipo di pratica non siamo ancora pronti. Vedo invece come possibile soluzione, la capacità di mettere in campo tutte le risorse , (recupero ,riciclaggio etc.) per andare in quella direzione, la dismissione totale dell'incenerimento, che diventerà possibile solo quando si verranno a creare  le oggettive condizioni di una raccolta differenziata reale e non presunta quale quella di cui ora si vantano la maggior parte dei comuni della Sardegna, ben consapevoli che i dati da loro trasmessi sono solo il frutto delle varie premialità a cui gli stessi per motivi economici ambiscono. Il mio pensiero, è frutto dell’esperienza che in questi  vent’anni di attività nel settore, si è rafforzato, proprio perché tutti i giorni ho a che fare con lo smaltimento dei rifiuti e vi posso assicurare che siamo ancora lontani dal poterci permettere, un cambiamento così radicale nell’immediato,questo naturalmente, non mi impedisce di credere che lo possiamo perseguire, ma come per tutte le buone cose, ci vuole del tempo prima che possano essere realmente recepite e applicate.
Franco Cappai Borore

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