venerdì 16 marzo 2012

L'economia: i motivi del fallimento.

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Purchè non nel mio orticello

CONVEGNO NAZIONALE NIMBY FORUM® -VII edizione

DATI NIMBY FORUM 2011: SALGONO A 331 GLI IMPIANTI CONTESTATI.
NEL 26,7% DEI CASI È LA POLITICA LOCALE AD ANIMARE LA PROTESTA


Roma, 2 marzo 2012 – Sono stati presentati oggi i nuovi dati dell’Osservatorio Media
Permanente Nimby Forum® , l’unico database nazionale che dal 2004 monitora in maniera
puntuale la situazione delle contestazioni ambientali contro opere di pubblica utilità e insediamenti
industriali in costruzione o ancora in progetto.
Il Convegno di presentazione dei dati 2011 ha visto
la partecipazione, tra gli altri, del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, dell’AD di Autostrade per
l’Italia Giovanni Castellucci, del Direttore Relazioni Esterne di Enel Gianluca Comin e del
Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.

Alla sua VII edizione, L’Osservatorio Nimby Forum® rileva un ulteriore aumento (+3,4% sul 2010)
dei progetti contestati, che raggiungono quota 331. Tra questi, 163 sono i casi emersi nel solo
2011, mentre i restanti 168 sono presenti nel database Nimby anche a partire dall’edizione 2004.
In generale, il 51% delle contestazioni emerge a fronte di progetti non ancora autorizzati e
spesso allo stato di mere ipotesi.

L’Osservatorio continua, quindi, a restituire l’immagine di un Paese bloccato, diviso tra l’urgenza di
dotarsi di infrastrutture più moderne per resistere alla crisi e la desolante prospettiva di doversi
confrontare con iter autorizzativi farraginosi, con l’assenza di meccanismi di autentico
coinvolgimento popolare e con l’azione strumentale della politica.
Quest’ultima considerazione emerge con forza dai dati 2011, che registrano una sorprendente 
inversione di tendenza: in prima fila, sul fronte della protesta, non ci sono più i Comitati – che 
si attestano al 18,9%, contro il 25,4% del 2010 -, ma i soggetti politici locali, che si fanno 
promotori di contestazioni nel 26,7% dei casi (nel 2010 esprimevano il 23%). 
Significativo, a questo proposito, anche il ruolo giocato dai Comuni, al secondo posto tra i 
soggetti contrari agli impianti (19,7%), ma che ritroviamo al primo posto nella classifica dei più attivi 
nell’appoggiare le opere contestate (22,5%). Veri e propri ‘aghi della bilancia’, i Comuni hanno la 
capacità di favorire la concretizzazione di un progetto o di determinarne un lento oblio. 

“L’attivismo’ della politica locale e delle amministrazioni pubbliche, emerso nel 2011, è un segnale
inequivocabile della rinnovata centralità dei territori” – sottolinea Alessandro Beulcke, Presidente
Aris, l’associazione che promuove l’Osservatorio Nimby Forum® – “Una centralità che
crediamo debba evolvere nella direzione indicata dall’esperienza delle Smart City europee e
italiane: città come snodi di sostenibilità e innovazione, fondati su una reale condivisione delle
scelte con i cittadini. Attraverso la diffusione di processi che consentano di abbandonare la 
strumentalizzazione politica delle legittime preoccupazioni della cittadinanza a favore di un 
autentico percorso di partecipazione, che riteniamo rappresenti il più efficace ‘antidoto’ contro la 
sindrome Nimby”. 

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