mercoledì 21 marzo 2012

Differenziata e incenerimento possono (e devono) coesistere.


Siena, dove il recupero di materia e di energia fanno autosuffcienza



Non è il primo caso (e non sarà l'ultimo) che dimostra, se ancora ce se fosse bisogno, che differenziata e incenerimento possono (e devono) coesistere. L'esempio virtuoso, questa volta, arriva dalla provincia di Siena
che si mantiene autosufficiente nel ciclo integrato dei rifiuti urbani, con una crescita nella raccolta differenziata - arrivata al 44,96 per cento nel 2010 e con buone prospettive di miglioramento nel 2011 - e una diminuzione, stando alle stime 2011,nella produzione pro capite di rifiuti indifferenziati. E' quanto emerge dal Rapporto Rifiuti 2011 realizzato dal Settore politiche ambientali della Provincia di Siena, in collaborazione Apea, a cui e' stata affidata l'attivazione dell'Osservatorio provinciale dei rifiuti. ''Con il Rapporto Rifiuti - commenta l'assessore provinciale all'ambiente, Gabriele Berni - la Provincia si dota di uno strumento unico in Italia e molto utile, sia per gli enti locali che per i cittadini. Il quadro che ne emerge per la nostra realtà conferma l'autosufficienza del territorio nella gestione di queste fasi". L'autosufficienza senese, è resa possibile da una dotazione impiantistica che permette la realizzazione del ciclo integrato: dopo la prevenzione, c'è il recupero di materia, il recupero di energia effettuato dall'impianto di incenerimento di Foci (Siena), e infine la discarica come anello residuale.
Alcuni dati. ''Con il 44,96 per cento di raccolta differenziata - ha detto Paolo Casprini, dirigente del settore politiche ambientali - la Provincia di Siena si colloca al secondo posto in Toscana, dopo Lucca. Dal Rapporto 2011 emerge anche l'efficacia di alcuni progetti realizzati sul territorio, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Provincia e all'impegno dei Comuni, per prevenire e ridurre la produzione di rifiuti: dalla distribuzione di composter per uso domestico, che hanno portato alla produzione di oltre 134mila kg di compost, all'installazione di erogatori interni o fontanelli esterni per il consumo di acqua pubblica, che hanno permesso di ridurre la circolazione di oltre 110mila kg di bottiglie in plastica (circa 3,5 milioni di bottiglie evitate). A questi si aggiungono 730 kg di materiale recuperato nei centri di eco scambio e 20mila kg di rifiuti evitati o recuperati mediante progetti di gestione sostenibile''. Le diverse iniziative attivate hanno permesso di non emettere in atmosfera 81,97 tonnellate di Co2 (dato aggiornato al 31 dicembre 2010), portando un significativo contributo al raggiungimento dell'obiettivo Siena Carbon Free 2015. Sul fronte dei rifiuti speciali, il Rapporto ha preso in esame, in particolare, i dati sui fanghi da depurazione delle acque reflue urbane, che registrano un saldo negativo di oltre 6mila tonnellate di fanghi recuperati e spanti in agricoltura nel 2010 rispetto all'anno precedente.


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