venerdì 13 aprile 2012

Il rapporto di Federambiente


Recupero energetico, crescita (contenuta) nel 2010. Il rapporto di Federambiente


ROMA, 12 APR -

 In Italia si registra un'evoluzione e una crescita del sistema impiantistico di recupero energetico,
con un parco di impianti in linea con le realta' piu' avanzate a livello europeo soprattutto per cio' che concerne le tecniche adottate e le prestazioni conseguite in campo ambientale. E' quanto emerge dalla terza edizione del Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia, presentato a Roma da Enea e Federambiente. Secondo la ricerca che riporta i dati riferiti alla fine del 2010, in Italia esistono 53 impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani, di cui 50 effettivamente operativi nel corso dell'anno, dotati di una capacita' complessiva di trattamento pari a 7,1 milioni di tonnellate annue e con una capacita' termica di 2.925 Megawatt e una potenza elettrica installata di 783 Megawatt. Dal 2004 al 2010 la produzione d'elettricita' dei termovalorizzatori e' passata da 2.436 a 3.887 Gwh, e la produzione di energia termica e' cresciuta da 560 a 1.212 GWh. Nel settore, ha spiegato il presidente di Federambiente Daniele Fortini, ''sono state introdotte innovazioni sia nel campo dell'abbattimento dei fattori di rischio professionale e ambientale, sia sul piano dell'efficienza, cosicche' il recupero d'energia dai rifiuti si conferma essere una modalita', pienamente legittimata dall'Ue, a supporto del recupero di tutti quei rifiuti non utilmente riciclabili''.

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