Germania,
dove la differenziata e il recupero di
materia non sono antagonisti all’incenerimento!
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TERMOVALORIZZATORE DI DARMSTADT (ASSIA) GERMANIA |
Differenziata e
incenerimento possono coesistere? La risposta viene dalla Germania, nazione che
spesso guardiamo come esempio di efficienza, dove differenziata,
recupero di
materia (63%) e di energia (32%) hanno portato la quota di rifiuti destinata
alla discarica allo 0,3%. Un risultato ottenuto rispettando tutti gli anelli
della catena del ciclo integrato dei rifiuti. Gli alti livelli di differenziata
possono (e devono) dunque andare di pari passo con il recupero energetico
previsto dalla normativa europea che impedisce, è bene non dimenticarlo, il
conferimento in discarica dei rifiuti con potere calorifero superiore a 13 mila
Kj/kg (una norma che Italia, al contrario di quanto avviene inGermania, viene derogata). A
livello comunitario, rileva ancora il Rapporto di Enea e Federambiente, il 40%
dei rifiuti viene riciclato o compostato, il 20% è avviato a incenerimento e il
37% viene smaltito in discarica. Le differenze tra Paese e Paese, sottolinea il
Rapporto, sono molto ampie. In Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca,
Belgio e Svezia prevalgono il riciclaggio e il recupero d'energia, con un
ricorso alla discarica che va dallo 0,3% della Germania al 5,1% del Belgio,
mentre all'opposto Bulgaria, Lettonia, Lituania e Malta avviano a discarica
oltre il 90% dei loro rifiuti. L'Italia, con il 49,1%, si colloca nettamente al
di sopra della media Ue (37,3%). Complessivamente nei 30 Paesi esaminati
esistono 446 impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani (398 nell'Ue27) che
nel 2009 hanno trattato 69,7 milioni di tonnellate (65,1 nell'Ue27). Riguardo
le tipologie degli impianti italiani, il Rapporto rileva che i combustori a
griglia sono il tipo di gran lunga più diffuso (82,3% della capacità di
trattamento complessiva), seguiti dal letto fluido (14,8%), dal tamburo rotante
(1,8%) e dal gassificatore (1,2%). Sul fronte dell'energia recuperata dai
rifiuti, dal 2004 al 2010 la produzione d'elettricità dei termovalorizzatori
italiani è passata da 2.436 a 3.887 GWh, nello stesso periodo la produzione
d'energia termica è cresciuta da 560 a 1.212 GWh.
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