lunedì 16 aprile 2012

Esempio di efficienza (non solo quando ci fa comodo)


Germania,
 dove la differenziata e il recupero di materia non sono antagonisti all’incenerimento!




TERMOVALORIZZATORE DI DARMSTADT (ASSIA) GERMANIA

Differenziata e incenerimento possono coesistere? La risposta viene dalla Germania, nazione che spesso guardiamo come esempio di efficienza, dove differenziata,
recupero di materia (63%) e di energia (32%) hanno portato la quota di rifiuti destinata alla discarica allo 0,3%. Un risultato ottenuto rispettando tutti gli anelli della catena del ciclo integrato dei rifiuti. Gli alti livelli di differenziata possono (e devono) dunque andare di pari passo con il recupero energetico previsto dalla normativa europea che impedisce, è bene non dimenticarlo, il conferimento in discarica dei rifiuti con potere calorifero superiore a 13 mila Kj/kg (una norma che Italia, al contrario di quanto avviene inGermania, viene derogata). A livello comunitario, rileva ancora il Rapporto di Enea e Federambiente, il 40% dei rifiuti viene riciclato o compostato, il 20% è avviato a incenerimento e il 37% viene smaltito in discarica. Le differenze tra Paese e Paese, sottolinea il Rapporto, sono molto ampie. In Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio e Svezia prevalgono il riciclaggio e il recupero d'energia, con un ricorso alla discarica che va dallo 0,3% della Germania al 5,1% del Belgio, mentre all'opposto Bulgaria, Lettonia, Lituania e Malta avviano a discarica oltre il 90% dei loro rifiuti. L'Italia, con il 49,1%, si colloca nettamente al di sopra della media Ue (37,3%). Complessivamente nei 30 Paesi esaminati esistono 446 impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani (398 nell'Ue27) che nel 2009 hanno trattato 69,7 milioni di tonnellate (65,1 nell'Ue27). Riguardo le tipologie degli impianti italiani, il Rapporto rileva che i combustori a griglia sono il tipo di gran lunga più diffuso (82,3% della capacità di trattamento complessiva), seguiti dal letto fluido (14,8%), dal tamburo rotante (1,8%) e dal gassificatore (1,2%). Sul fronte dell'energia recuperata dai rifiuti, dal 2004 al 2010 la produzione d'elettricità dei termovalorizzatori italiani è passata da 2.436 a 3.887 GWh, nello stesso periodo la produzione d'energia termica è cresciuta da 560 a 1.212 GWh.

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