venerdì 7 settembre 2012

Sistema integrato dei rifiuti ???


Sistema integrato dei rifiuti cercasi ... a livello globale



Oltre 3,5 miliardi di persone nel mondo non hanno ancora accesso ai più elementari servizi di gestione dei rifiuti. E' quanto emerge dallo studio "Globalizzazione e gestione dei rifiuti", promosso dall'Iswa, l'International Solid Waste Association.
L'analisi completa, anticipata oggi, sarà presentata nel corso del congresso mondiale Iswa 2012 che mette a confronto le diverse esperienze nella gestione dei rifiuti nel mondo, in programma il 17, 18 e 19 settembre a Firenze. Secondo lo studio,  la quantità totale di rifiuti urbani, industriali e pericolosi prodotti annualmente in tutto il mondo ammonta oggi a circa 4 miliardi di tonnellate, ma il costante aumento della popolazione mondiale e il crescente innalzamento del reddito nazionale lordo/pro capite nei paesi in via di sviluppo stanno provocando un continuo, rilevante aumento della quantità di rifiuti prodotti quotidianamente.I rifiuti solidi urbani hanno raggiunto la cifra  compresa tra le 1,6 e i 2 miliardi di tonnellate.Partendo dalla considerazione che i fenomeni connessi alla globalizzazione stanno producendo cambiamenti sostanziali e nuove sfide, Iswa ha analizzato la connessione tra la globalizzazione e la gestione dei rifiuti solidi. Questi i risultati: a livello mondiale, i rifiuti urbani organici sono destinati ad aumentare del 44% dal 2005 al 2025.
Una sezione dello studio concerne le esportazioni dei rifiuti, fenomeno sul quale l'Ue sta conducendo una valutazione dell'incidenza economica, sociale e ambientale : più del 50% della plastica, della carta e dei rottami ferrosi viene oggi esportato nel sud-est asiatico e questa tendenza non dovrebbe diminuire nel prossimo futuro. Nel 2010 la Cina ha importato più di 7,4 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, circa 28 milioni di rifiuti cartacei e più di 5,8 milioni di tonnellate di rottami ferrosi. Iswa evidenzia come, nonostante la crescita degli aiuti internazionali alle politiche di sviluppo (+25% tra il 2006 e il 2010, quasi 164 miliardi di dollari), i progetti di gestione dei rifiuti raggiungono ancora una percentuale troppo bassa, tra lo 0,16% e lo 0,32% del totale degli aiuti ufficiali. 
Per avere un'idea degli impatti attesi a livello globale, si prevede che i rifiuti alimentari smaltiti in discarica aumenteranno la quota delle emissioni di gas a effetto serra di origine antropica dall'8% al 10%. Impressionanti anche i numeri relativa al sistema di gestione: circa il 70% dei rifiuti urbani prodotti in tutto il mondo è ancora conferito in discarica (che in Europa è considerato l'anello residuale del ciclo), l'11% prende la strada del recupero energetico e il restante 19% viene riciclato o gestito con trattamento meccanico e biologico, incluso il compostaggio.
La ricerca evidenzia infine, la generalizzata mancanza di servizi di raccolta dei rifiuti e l'ampio ricorso a discariche a cielo aperto è testimoniata dalla quantità di rifiuti di plastica che finisce nei nostri oceani, oltre 7 milioni di tonnellate ogni anno.
Senza cadere in facili allarmismi, si tratta comunque di una situazione quantomeno preoccupante per la quale servono soluzioni concrete e praticabili (da subito). L'Europa si è data una legislazione ben precisa che guarda all'orizzonte della gestione sostenibile dei rifiuti e della materia. Il "problema", normativo e non solo, rimane a livello globale. 


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