Mozione
sardista sulla continuità territoriale.
CONSIGLIO REIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
MOZIONE SANNA Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta
"sulla continuità territoriale
marittima della Sardegna e sulla procedura di privatizzazione della Tirrenia di
Navigazione Spa in a.s."
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- Un
sistema efficiente di continuità territoriale marittima sia per i passeggeri
che per le merci rappresenta un presupposto fondamentale per qualsiasi modello
di sviluppo dell’Isola;
- Il
diritto alla mobilità del Popolo Sardo deve essere riaffermato con decisione in
tutte le sedi istituzionalmente competenti e garantito anche mediante le
necessarie compensazioni finanziarie a carico dello stato o dell’UE per
rimuovere i fattori di diseguaglianza derivanti dalla condizione di insularità;
- In
armonia con il principio di sussidiarietà e di prossimità la Regione è
l’istituzione presso la quale risiede l’interesse preminente a governare la
funzione della continuità territoriale marittima;
- L’articolo 117 del novellato Titolo V
della Costituzione Repubblicana riconosce comunque in materia di grandi reti di trasporto e di navigazione la competenza
legislativa concorrente tra stato e regione, attribuendo a quest’ultima la
potestà legislativa;
- Il
sistema del cabotaggio marittimo da e verso l’Isola fondato storicamente sulle
rotte sociali esercite dalla compagnia di stato, che assicurava un effetto di
calmiere sui prezzi praticati dagli altri armatori privati che nel tempo si
sono aggiunti, è entrato in crisi e vive una travagliata fase di transizione;
- Il
fenomeno censurato dalla regione, dalle associazioni dei consumatori, di
categoria e dal sistema economico-produttivo come “caro-traghetti”,
riconosciuto dalla stessa Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato per
via degli aumenti operati dagli armatori sui prezzi dei biglietti marittimi
fino al 110% rispetto all’anno precedente, rappresenta una seria minaccia per
il diritto alla mobilità e per l’economia dell’isola;
RICHIAMATI i propri precedenti pronunciamenti sul
tema ed in particolare le mozioni n. 111/6 del 10 marzo 2011 e n. 115/10 del 16
marzo 2011;
CONSIDERATO che:
- La
procedura di privatizzazione della Tirrenia di Navigazione spa non ha visto il
necessario e dovuto coinvolgimento della Regione da parte dello Stato nelle
fasi definitorie del procedimento al fine di rappresentarne le ragioni, i
diritti e le istanze in ordine ai beni e diritti connessi al servizio, come
previsto dall’art. 14, comma 2, dello Statuto Speciale e dagli artt. 65, 66 e
67 del D.P.R. 19 giugno 1979, n. 348;
- La Regione ha denunciato con forza le
criticità rispetto alla disciplina comunitaria dell’operazione di vendita degli
assets Tirrenia alla CIN, formata dallo stesso cartello armatoriale privato che
ha determinato il caro-traghetti, creando di fatto un
monopolio letale per la Sardegna sul cabotaggio marittimo in termini di
concentrazione e concorrenza;
- L’UE
ha aperto un’apposita istruttoria approfondita sulla vendita a CIN, nella sua
compagine azionaria a tre ( Aponte, Grimaldi, Onorato ), esprimendo una
valutazione assolutamente negativa per i suoi riflessi sulla concentrazione
monopolistica del mercato di riferimento;
- Il Commissario Straordinario di Tirrenia
dopo aver accettato l’offerta anomala di CIN sotto il profilo del prezzo ( 200
milioni subito mediante costituzione in pegno delle stesse azioni della società
presso gli istituti bancari erogatori del mutuo e i restanti 180 milioni a rate
subordinate alla corresponsione annuale da parte dello stato alla stessa CIN
del contributo di 72,6 milioni di euro per otto anni ) sta protraendo la trattativa privata con la stessa per autorizzare, la modifica
della compagine societaria con l’uscita dei soci Aponte e Grimaldi per favorire
l’ingresso di altri soggetti e di un fondo d’investimento, con modalità anomale
non trasparenti e assolutamente non previste nella procedura di gara (alcuni
soggetti, tra l'altro già partecipanti alla gara, con l'altra società MEDITERRANEA
HOLDING);
- La
modificazione dell’assetto sociale servirebbe per riportare la valutazione
dell’operazione di vendita dall’Antitrust Europea ( dichiaratamente contraria )
a quella italiana;
RITENUTO che:
- La
procedura presenti gravi vizi di legittimità sotto il profilo del diritto
interno e comunitario, oltre che rappresentare un sicuro danno agli interessi
socio-economici della Sardegna e vada pertanto annullata;
- La regione debba ottenere il
riconoscimento da parte dello stato della competenza e delle funzioni relative
alla continuità territoriale marittima, unitamente alla quota parte delle
risorse necessarie alle compensazioni sulle rotte sociali relativa ai
collegamenti Sardegna-Penisola Italiana, così da poter decidere autonomamente
sulle gare internazionali per ogni singola linea e sui requisiti di qualità e
quantità del servizio ovvero sull’espletamento in house providing dello stesso;
-
Nelle more dell’ottenimento di quanto al precedente punto, la Regione
attraverso Saremar debba continuare ad assicurare un servizio pubblico di
collegamenti marittimi verso la Penisola così da garantire il diritto alla
mobilità dei sardi e l’esistenza di una concorrenza vera sul cabotaggio
marittimo e di un mercato che contrasti la formazione di oligopoli e cartelli;
- Si debba procedere con la massima
urgenza alla discussione ed approvazione del DL n. 346, recante Disposizioni in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico
locale, così da esercitare le competenze legislative regionali sulla materia
definendo una cornice normativa organica del settore;
impegna la Giunta
Regionale
1.
A porre in essere tutte le procedure necessarie per ottenere il
riconoscimento da parte dello stato della competenza e delle funzioni relative
alla continuità territoriale marittima, unitamente alla quota parte delle
risorse necessarie alle compensazioni sulle rotte sociali relativa ai
collegamenti Sardegna-Penisola Italiana a valere sui 72,6 milioni di euro
stanziati per Tirrenia;
2.
A procedere in tutte le sedi comunitarie e nazionali nelle azioni
intraprese per l’annullamento della gara per la vendita degli assets Tirrenia da parte del Commissario
Straordinario;
3.
A continuare ad assicurare attraverso Saremar un servizio pubblico di
collegamenti marittimi verso la Penisola così da garantire il diritto alla
mobilità dei sardi e l’esistenza di una concorrenza vera sul cabotaggio
marittimo e di un mercato che contrasti la formazione di oligopoli e cartelli,
fino alla definizione delle procedure di cui al punto 1);
impegna la Quarta
Commissione Consiliare
a concludere con la massima urgenza la discussione del DL n. 346, recante Disposizioni in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico
locale, e trasmetterlo immediatamente all’aula per l’approvazione così da
esercitare le competenze legislative regionali sulla materia definendo una
cornice normativa organica del settore.
Cagliari, 3 Maggio 2012
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