lunedì 28 maggio 2012

La moneta collaterale della Sardegna


Giovedì prossimo a Macomer viene presentata Sardex, la moneta collaterale della Sardegna

29 MAGGIO 2012 
sardexGiovedì prossimo, alle ore 18.30, alle Caserme Mura, via Gramsci 1/3, verrà presenatta Sardex, la moneta complementare della Sardegna.
Nel Comune percentualmente più indipendentista della Sardegna questo evento ha un grande significato. Di seguito la presentazione di Sardex tratta dal loro sito www.sardex.net. Se potete, venite numerosi. Sta crescendo qualcosa di importante.
L’idea parte nel 2009 ad opera di Quattro studenti, Gabriele Littera, studente di marketing e comunicazione all’università di Teramo, Giuseppe Littera e Piero Sanna, studenti di lingue a Leeds e Carlo Mancosu, studente di lettere all’Università di Cagliari. L’economia sarda soffriva allora gli stessi mali di oggi basata su una micro imprenditoria, un tessuto produttivo frammentato, accesso al credito difficoltoso. Una crisi che ben presto da finanziaria diventa produttiva, occupazionale e infine sociale. Era necessario allora mantenere abbastanza liquidità in circolazione, sostenere gli investimenti. Ricompattare il tessuto imprenditoriale locale, aiutare la cooperazione offrire uno strumento concreto per far fronte alla mancanza di liquidità. Dopo aver approfonditamente studiato gli esempi sulle così dette complementary currency e i circuiti di credito reciproco di altre nazioni danno vita al progetto Sardex.
Riescono in breve tempo a formare una rete di imprese disposte a utilizzare negli scambi una moneta complementare fondata sulla fiducia. A gennaio del 2011 le aziende erano già 200. Oggi Sardex.net coinvolge oltre 450 aziende e un volume transato di gran lunga superiore al milione di euro in valore con un ritmo di crescita annuo del 370%. Ogni mese decine di nuove imprese scelgono di aderire al progetto e la rete continua a rafforzarsi di giorno in giorno.
Attraverso Sardex.net le aziende si finanziano reciprocamente e a tasso zero, la ricchezza rimane nell’isola all’interno del circuito e vengono preferite le produzioni locali. Si limita il turismo delle merci e si incentivano modelli di sviluppo sostenibili
Nel circuito gli acquisti e le vendite tra iscritti non avvengono in moneta corrente, ma in crediti commerciali Sardex (un Credito Sardex vale un euro). Il Sardex non è una vera e propria moneta; è intangibile, è un bit, è un’informazione e, in quanto tale, nessuno può possederla fisicamente. Il Sardex è solo una semplice unità di conto, utile a misurare debiti e crediti all’interno del circuito. Una ‘moneta’ che nasce dalle imprese per le imprese. Una ‘moneta’ il cui valore non è imposto per legge o garantito da titoli o metalli pregiati, ma è garantito dalla fiducia delle imprese che scelgono di accettarlo e dalla loro capacità produttiva.
Una ‘moneta’ che nasce dalle imprese per le imprese. Una ‘moneta’ il cui valore non è imposto per legge o garantito da titoli o metalli pregiati, ma è garantito dalla fiducia delle imprese che scelgono di accettarlo e dalla loro capacità produttiva. Il funzionamento è semplice. Ogni azienda dichiara all’atto dell’iscrizione la disponibilità di beni e servizi che è disposta a mettere in gioco nell’arco di un anno all’interno del circuito e parallelamente le viene assegnato un massimale di spesa commisurato alla sua dimensione e alla disponibilità e richiesta dei beni offerti. Attraverso il massimale le aziende hanno la possibilità di acquistare ancor prima di vendere. Dopodiché avrà 365 giorni per ripagare quanto acquistato vendendo i propri beni agli iscritti al circuito. Un modo per far fronte alla mancanza di liquidità, risparmiare euro e al contempo aumentare il proprio fatturato e la propria rete di relazioni. Il fatturato sviluppato attraverso il circuito infatti non va mai a sottrarsi a quello in moneta corrente ma va piuttosto a sommarsi aumentando l’efficienza e la solidità dell’impresa. Ogni iscritto ha tutti gli strumenti per gestire il proprio mercato complementare: una o più carte Sardex per effettuare i suoi acquisti personali o di impresa direttamente presso i punti vendita, un conto online consultabile 24 ore su 24 e una vetrina virtuale dove conoscere le offerte e i profili degli altri iscritti e naturalmente una guida per la gestione della fiscalità (tutte le vendite effettuate all’interno del circuito devono essere accompagnate da regolare fattura e su ognuna di esse vanno pagate le imposte di legge). Ma il successo dell’iniziativa a detta dei fondatori non sono i sistemi informatici, che di certo aiutano, ma il sistema di relazioni che il circuito va a generare. A detta dei fondatori infatti, sono le relazioni e la collaborazione con gli iscritti e tra gli iscritti il vero motore dell’iniziativa. Sardex.net non è un algoritmo, ma il lavoro quotidiano dello staff e delle aziende. Uno staff che le assiste in ogni fase, consigliando e supportandole nella scelta dei fornitori, nel reperimento dei preventivi, nella promozione, nel facilitare la reciproca conoscenza e relazioni fiduciarie tra imprese iscritte.

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