martedì 19 giugno 2012

Salviamo il salvabile !


20 GIUGNO 2012 
Il Presidente della Giunta, secondo indiscrezioni filtrate ieri in Consiglio, ha convocato per lunedì il vertice promesso su Ottana.
L’idea sarebbe quella di censire il consenso e la difesa del territorio rispetto al futuro del Polo Industriale.
parteciperanno le imprese, i sindacati e i sindaci.
Suggerisco un’impostazione: bisogna arrivarci con un testo scritto condiviso e che sia il più chiaro possibile.


Bisogna arrivarci con una descrizione della situazione che riveli come non si tratti solo di Ottana, ma di un asset strategico dell’economia della Sardegna, data la rilevanza della questione energetica per la sopravvivenza di quel poco di chimica rimasta.
Bisogna arrivarci predisponendo non una vertenza ma uno scontro istituzionale.
Per far questo, non possono essere presenti solo i sindaci di Ottana e Bolotana. Bisogna che siano presenti anche quelli di Borore, Noragugume, Macomer, Sindia, Silanus, Olzai, Sarule, Gavoi, Nuoro ecc. cioè tutti i sindaci dell’area vasta interessata a che il sito industriale rimanga in attività.
I sindacati, dal canto loro, dovrebbero dare rilevanza regionale e non solo territoriale all’incontro. Cagliari non può permettersi la chiususra di Sarroch e Sarroch chiude se Ottana chiude. Così pure Porto Torres non può permettersi la lenta agonia a basso regime di fiume Santo solo perché E.On ha deciso così.
Per cui lunedì a Villa Devoto c’è in gioco non un pezzo d’industria sarda, ma l’industria della Sardegna. Ovviamente, la controparte non è Cappellacci ma Passera; tuttavia se Cappellacci si trova di fronte un popolo organizzato e pronto al confronto duro con lo Stato ha un peso con il Celeste Passera; se invece si trova di fronte una classica e comune vertenza, ne ha un altro.
Non solo: se ci interessa questa vertenza, dobbiamo non occuparci d’altro. Faccio un esempio: la questione degli ammortizzatori sociali che giovedì arriva nell’Aula del Consiglio, nasce da errori clamorosi e ha coperture finanziarie che accenderanno il dibattito. Ma se queste cose togliessero centralità alla questione industriale, noi avremmo perso. Quindi: concentrati e fermi sull’obiettivo: salviamo l’industria rimasta in Sardegna, poi facciamo gli esami a chi ha sbagliato se ha sbagliato.
Notizie sull’indennità (ma non mischiamo le cose, appunto): come avevo abbondantemente annunciato, la legge necessita, per essere applicata, dell’Ufficio di Presidenza che adesso è incompleto perché manca la designazione del capogruppo del nuovo gruppo Floris-Cuccureddu. Completato l’Ufficio di Presidenza vedremo come andrà a finire.


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