martedì 12 giugno 2012

Norme e impianti


 Servono norme chiare per la gestione dei rifiuti.



L'INTERVENTO.  
Il rapporto Ispra 2012 ha presentato la gestione dei rifiuti in Italia in controtendenza negativa rispetto all'Europa, specie per il conferimento in discarica.
Ma per la Toscana, in procinto di prendere decisioni importanti per prevenire qualsiasi rischio di emergenza, i dati presentano aspetti positivi. I dati relativi al 2010 indicano che i rifiuti prodotti sono stati pari a 2,51milioni di tonnellate, con una produzione pro capite di 670 kg in linea con i valori del 2009 e in costante decrescita. Aumenta la raccolta differenziata che, nel 2010, è stata pari al 36,6 % del totale (+1,4 sul 2009), pari a 920.000 tonnellate di materiali, con valori pro capite fra i più alti d'Italia (246 kg per abitante all'anno, come la media delle regioni del nord). Del totale 880mila tonnellate sono avviate a trattamento meccanico biologico (TMB), uno dei valori più alti d'Italia; circa 250mila tonnellate vengono avviate a recupero energetico (circa il 10%) contro il 16% dell'intero paese e poco più di un milione di tonnellate di rifiuti vengono smaltiti in discarica (43 % del totale, in costante decrescita, era il 51% nel 2008, contro una media nazionale del 46%. Il costo totale della gestione dei rifiuti in Toscana è di 652 milioni, 260 euro a tonnellata contro i 280 di media nazionale. La produzione dei rifiuti, nella quale i toscani sono stati negli anni scorsi ai primi posti in Italia, si è stabilizzata. Sono aumentati la raccolta differenziata e il trattamento biologico meccanico. Significativo è il ridotto uso delle discariche, anche se ancora troppo alto rispetto al programma di progressiva chiusura degli impianti chiesto dall'Unione europea. Ma negativo resta il valore molto basso del recupero energetico, a causa della carenza di impianti e alla dimensione troppo limitata di quelli esistenti. Si tratta, dunque, di accelerare sulla strada già tracciata, ma che deve ancora dare risultati decisivi per raggiungere l'equilibrio nello smaltimento dei rifiuti. Per la Toscana, i nuovi affidamenti di ambito devono portare a un ulteriore miglioramento gestionale in un quadro di stabilità e potenziare le infrastrutture di trattamento e recupero, a partire dagli impianti di termovalorizzazione e di supporto al riciclaggio. A livello nazionale serve una norma chiara sui ricavi del settore (circa 9 miliardi di euro), che risolva il problema dell'Iva sulla tariffa, definisca il nuovo tributo e le possibilità di utilizzare l'attuale sistema tariffario: il Parlamento deve fare scelte rapide.


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