Lettera aperta ai
Cittadini e Amministratori del Marghine-Planargia
Perchè un nuovo progetto per il
termovalorizzatore di Tossilo Macomer.
Apprendiamo
dagli organi di stampa, del ricorso presentato dalle associazioni ecologiste,
contro la ristrutturazione dell’impianto di Macomer.
Alcune considerazioni
Con
buona pace di coloro che, come soluzione del problema, ossessivamente
pretendono di imporre la chiusura dell’Impianto, precisiamo che la “Valutazione
d’Impatto Ambientale”, peraltro indispensabile prima dell’avvio dei lavori e la
cui approvazione compete all’Ente Regionale, non potrà che avvenire
successivamente alle valutazioni dell’apposita “Commissione Tecnica” sulle
proposte che perverranno; proposte conseguenti alla pubblicazione del Bando di
Gara.
La
posizione politico/ideologica di questi movimenti è palese, proprio ora, dopo aver fin qui espletato tutte le
necessarie pratiche, nell’assoluto rispetto delle procedure, che consentirebbero finalmente la realizzazione
di una struttura con tutti i crismi della sicurezza ambientale, ci vediamo
nuovamente attaccati, in modo subdolo e con argomentazioni mendaci, concretizzando
il reale rischio della perdita di cento posti di lavoro, quasi che a Macomer e
dintorni ce ne fosse davvero il bisogno!
Ribadiamo
in modo deciso di non essere una fabbrica dei veleni, ma di lavorare
assolutamente nel pieno rispetto delle direttive che le leggi Italiane ed
Europee ci impongono. per la tutela dell’ambiente e che, con il prospettato
impegno tecnologico (nuovo progetto), aspiriamo a ulteriori miglioramenti sia
sotto il profilo della sicurezza che ambientale.
Ø Capiamo (ma non condividiamo), che sono in vista le prossime
elezioni amministrative, ma adesso ci siamo davvero stufati di essere trattati
come merce di scambio, siamo lavoratori non oggetti.
Ø Chiediamo pertanto ai cittadini di essere maggiormente
consapevoli della reale situazione, e delle speculazioni politiche che si fanno
per l’Impianto di Tossilo e delle mancate decisioni degli ultimi 10 anni.
Ø Ci domandiamo: oltre alla chiusura del nostro impianto, quali altri
argomenti, hanno costoro per proporsi come nuovi amministratori del territorio?
Noi
(lavoratori della Tossilo S.p.A.), nell’eventualità che motivazioni di mero
carattere politico/ideologico dovessero mettere a rischio i posti di lavoro,
non ci limiteremo alla sola contrapposizione, ma forti delle nostre ragioni,
intraprenderemo tutte la azioni democratiche e legali, a salvaguardia del nostro
diritto al lavoro.
L’impianto
L’impianto
Tossilo , attualmente in funzione, è stato costruito quasi 20 anni fa (nel
1993), nel 1999 è stata costruita la seconda linea. Oggi, a fronte delle nuove
tecnologie disponibili e per adeguarsi alle normative Europee (sempre più
stringenti), il vecchio impianto di incenerimento deve trasformarsi in un
moderno termovalorizzatore.
La ristrutturazione
dell’Impianto di “Tossilo” risponde alle direttive dell’Unione Europea che
impongono ad ogni comunità di essere responsabile dei rifiuti prodotti, di
farsi carico del loro smaltimento e di impegnarsi affinché nessun rifiuto possa
essere messo in discarica se non quando ogni risorsa sia stata recuperata.
Gli obiettivi
Col
progetto di ristrutturazione dell’impianto di incenerimento di rifiuti urbani
ed assimilati, la “Tossilo S.p.A.” intende fornire una risposta mirata e
responsabile allo smaltimento, ponendosi questi obiettivi principali:
·
incentivare la riduzione della quantità
dei rifiuti
·
promuovere il riutilizzo dei prodotti e
il riciclo dei materiali;
·
trattare la parte
residua dei rifiuti (non altrimenti
recuperabile) attraverso
l’incenerimento e la produzione di energia elettrica, come scelta alternativa
al semplice e negativo accumulo in discarica;
·
realizzare un ciclo completo e integrato
nell'impiantistica dedicata alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati nel
territorio della Provincia di Nuoro.
·
Il progetto tiene conto delle
indicazioni normative e delle pianificazioni provinciale, regionale e di ambito
in materia di gestione dei rifiuti.
·
Il termovalorizzatore è destinato a
chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti di una vasta area della nostra
provincia: pertanto, il sistema di impianti disegnato per tale area e
formalmente sostenuto dall’Unione dei Comuni coinvolti con delibera 05/01/2012,
sarà dedicato alla valorizzazione, trattamento e smaltimento dei rifiuti
prodotti all'interno di tale area.
·
Il
termovalorizzatore non è un'alternativa ma un necessario complemento alla
raccolta differenziata.
Questa tipologia di impianto, serve per trattare
l’ultima frazione dei rifiuti che non può essere avviata agli impianti di
riciclo, non si contrappone e non è alternativa ma è necessariamente complementare alla raccolta
differenziata.
L'impianto di Tossilo, tratterà quindi i
rifiuti urbani e assimilati agli urbani che rimangono fuori dalla raccolta
differenziata perchè non si prestano ad essere valorizzati attraverso il
recupero dei materiali.
Mettendo da
parte le ideologie e le ipocrisie dei rifiuti zero, questo è il messaggio che vorremmo si diffondesse
perché, in alternativa, questi rifiuti, come peraltro già detto, finirebbero per
ammassarsi nelle discariche e nelle strade della Sardegna, in eredità alle
future generazioni.
R.S.A. Impianto Tossilo S.p.a.
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