venerdì 13 luglio 2012

Precisazioni.... per una migliore informazione.


Smaltimento rifiuti - raccolta differenziatainceneritorenuove tecnologie…etc…etc…

Operai Tossilo S.p.A. Cagliari gennaio 2012
Termovalorizzatore Tossilo Macomer




Considerato il ricorrente disquisire sull’argomento e per una corretta informazione, riteniamo opportuno precisare quanto segue:


*      Definire “Nuovo Inceneritore” quanto previsto dal progetto presentato dal Consorzio Industriale di Macomer in ambito del revamping del termovalorizzatore di Tossilo, è perlomeno improprio; La realizzazione di un nuovo inceneritore avrebbe un costo superiore ai 120 milioni di Euro;

*      Non è un “Terzo Forno”; Infatti, il finanziamento (42 milioni di Euro) prevede la realizzazione di un “Nuovo Forno”, di ultima generazione e, al collaudo ed avviamento del medesimo, lo smantellamento dei due attualmente in esercizio, con importanti contrazioni dei costi di esercizio e, quindi, significative ricadute sul piano tariffario;

*      Appare altresì necessario precisare che, il processo di termovalorizzazione, riguarda esclusivamente lo smaltimento del “Secco Residuo” o della “Frazione Indifferenziata”, risultante a valle della raccolta differenziata; Frazione residua altrimenti destinata alla discarica (a discapito delle future generazioni) e, ad oggi, non si ha notizia di nessuna “nuova tecnologia” o di “tecnologie verdi” che consentano soluzioni diverse;

*      Non riconoscere la funzione dei termovalorizzatori, per coerenza, significa, quindi, auspicare la chiusura di tutte le realtà produttive ove sia presente una ciminiera con le relative emissioni; Con la crisi in atto e la crescente disoccupazione ci appare realisticamente improponibile; Riteniamo comunque che, se un impianto “inquina”, inesorabilmente, questo vada chiuso e, ribadiamo, per quel che ci riguarda, a Tossilo, l’impianto è in marcia, nel pieno rispetto dei limiti imposti dalla legislazione vigente;

I “contrasti politici” e la “mancanza di decisioni” hanno bloccato per un decennio il piano di ristrutturazione e l’attuale aggravio tariffario ne è diretta conseguenza; Tutta la struttura della Tossilo SpA, con un impegno corale e in assoluta armonia, si è fin qui adoperata per superare, con enormi sforzi, le criticità derivanti dai limiti di un impianto ormai obsoleto, garantendo quel “Pubblico Servizio” assegnatogli a salvaguardia dell’ambiente;

Per chi si è adoperato per la chiusura dell’impianto e ancor di più per bloccare il finanziamento, riteniamo si sia trattato di “rabbia” e non di sconcerto (come recentemente apparso sulla stampa locale). Fortunatamente, questo “sentimento”, localmente, riguarda solo una minoranza della popolazione, minoranza che, per qualcuno, parrebbe essere comunque “interessante” in termini di consenso;

Pretendere, dopo un decennio di considerazioni ed analisi (accompagnate spesso da una disinformazione mirata) e soprattutto oggi, dopo la pubblicazione del bando di gara, una ulteriore valutazione sull’opportunità o meno della ristrutturazione del termovalorizzatore, nell’infausto tentativo di mandare tutto all’aria, ribadiamo ancora, ci autorizza ad escludere che lo si voglia nel reale interesse del nostro territorio;

Le R.S.A. della Tossilo S.p.a.

CGIL – CISL – UIL 

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