Smaltimento rifiuti - raccolta
differenziata – inceneritore – nuove tecnologie…etc…etc…
Operai Tossilo S.p.A. Cagliari gennaio 2012 |
Termovalorizzatore Tossilo Macomer |
Considerato il ricorrente
disquisire sull’argomento e per una corretta informazione, riteniamo opportuno
precisare quanto segue:
Definire “Nuovo
Inceneritore” quanto previsto dal progetto presentato dal Consorzio
Industriale di Macomer in ambito del revamping del termovalorizzatore di
Tossilo, è perlomeno improprio; La realizzazione di un nuovo inceneritore avrebbe
un costo superiore ai 120 milioni di Euro;
Non è un “Terzo Forno”;
Infatti, il finanziamento (42 milioni di Euro) prevede la realizzazione di un
“Nuovo Forno”, di ultima generazione e, al collaudo ed avviamento del medesimo,
lo smantellamento dei due attualmente in esercizio, con importanti contrazioni
dei costi di esercizio e, quindi, significative ricadute sul piano tariffario;
Appare altresì necessario precisare che, il processo
di termovalorizzazione, riguarda esclusivamente lo smaltimento del “Secco
Residuo” o della “Frazione Indifferenziata”, risultante a valle della raccolta
differenziata; Frazione residua altrimenti destinata alla discarica (a
discapito delle future generazioni) e, ad oggi, non si ha notizia di nessuna
“nuova tecnologia” o di “tecnologie verdi” che consentano soluzioni diverse;
Non riconoscere la funzione dei
termovalorizzatori, per coerenza, significa, quindi, auspicare la chiusura di
tutte le realtà produttive ove sia presente una ciminiera con le relative
emissioni; Con la crisi in atto e la crescente disoccupazione ci appare realisticamente
improponibile; Riteniamo comunque che, se un impianto “inquina”,
inesorabilmente, questo vada chiuso e, ribadiamo, per quel che ci riguarda, a
Tossilo, l’impianto è in marcia, nel pieno rispetto dei limiti imposti dalla
legislazione vigente;
I “contrasti politici” e la
“mancanza di decisioni” hanno bloccato per un decennio il piano di
ristrutturazione e l’attuale aggravio tariffario ne è diretta conseguenza; Tutta
la struttura della Tossilo SpA, con un impegno corale e in assoluta armonia, si
è fin qui adoperata per superare, con enormi sforzi, le criticità derivanti dai
limiti di un impianto ormai obsoleto, garantendo quel “Pubblico Servizio”
assegnatogli a salvaguardia dell’ambiente;
Per chi si è adoperato per la
chiusura dell’impianto e ancor di più per bloccare il finanziamento, riteniamo si
sia trattato di “rabbia” e non di sconcerto (come recentemente apparso sulla
stampa locale). Fortunatamente, questo “sentimento”, localmente, riguarda solo
una minoranza della popolazione, minoranza che, per qualcuno, parrebbe essere
comunque “interessante” in termini di consenso;
Pretendere, dopo un decennio di
considerazioni ed analisi (accompagnate spesso da una disinformazione mirata) e
soprattutto oggi, dopo la pubblicazione del bando di gara, una ulteriore
valutazione sull’opportunità o meno della ristrutturazione del
termovalorizzatore, nell’infausto tentativo di mandare tutto all’aria,
ribadiamo ancora, ci autorizza ad escludere che lo si voglia nel reale
interesse del nostro territorio;
Le
R.S.A. della Tossilo S.p.a.
CGIL – CISL – UIL
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