mercoledì 11 luglio 2012

Sistema porta a porta ( fallimentare).


La rivoluzione della raccolta dei rifiuti ?
Da gennaio stop al porta a porta nel centro storico, i cassonetti saranno sostituiti, le strade spazzate e lavate.   (Tutto l'indifferenziato di Sassari dove va a finire ?? Ovviamente in discarica....... e sarebbe questa la vera rivoluzione della raccolta dei rifiuti ???)
di Vannalisa Manca

SASSARI.12 luglio 2012




Cambia il servizio di raccolta dei rifiuti: da gennaio entrerà in funzione l’appalto da circa 22 milioni l’anno (che avrà una durata complessiva di sette anni), che dovrà finalmente rendere pulita la città.

Stop al “porta a porta” nel centro storico, mentre questo sistema entrerà in funzione nei quartieri periferici di Li Punti e nelle borgate di San Giovanni e Ottava. Saranno sostituiti tutti i cassonetti, il cui numero sarà aumentato; contenitori che finalmente saranno lavati con cadenza periodica; ci saranno più cestini gettacarte, migliora la raccolta di farmaci scaduti, delle batterie usate, degli ingombranti; previsto lo spazzamento meccanizzato e il lavaggio delle strade, la raccolta delle foglie, la pulizia delle spiagge. Insomma, stavolta non si sarebbe lasciato nulla di intentato. Nel capitolato d’appalto è stato previsto davvero tutto, a garanzia che il servizio non possa fallire e l’intero territorio comunale sia sempre in ordine.
Le linee guida dell’appalto del “servizio di igiene ambientale”, sono state illustrate dall’assessore all’Ambiente Monica Spanedda ieri mattina in commissione Ambiente, presieduta da Giampaolo Manunta (Idv). L’appalto sarà attivato dal prossimo 1 agosto, quando prenderà il via il periodo transitorio, ridotto a 5 mesi (rispetto agli iniziali 6), e andrà a regime dal gennaio 2013. La gara, assegnata a procedura ristretta, è stata vinta da un’Ati, (associazione temporanea di imprese) che comprende la Gesenu di Perugia, ditta capofila (la stessa che oggi ha in deroga il servizio), e il Cns (Consorzio nazionale servizi) di Bologna. I 22 milioni dell’appalto saranno coperti dalla Tia, la tariffa di igiene ambientale versata dai cittadini, che potrà essere adeguata solo in base all'indice dei prezzi Istat, per 21 milioni 823.056,10 euro annui, come dispone il Pef (piano economico finanziario 2012).
«Abbiamo predisposto un progetto e valutato le offerte migliorative presentate dalle ditte aggiudicatarie. L'iter di appalto è stato piuttosto lungo e complesso - ha detto l’assessore -. È stato avviato dallo scorso settembre con la procedura di licitazione privata. Cinque ditte avevano avanzato la manifestazione d'interesse per partecipare al bando. Due sono poi confluite nell'Ati».
Come cambierà il servizio: nel centro storico si passerà dal porta a porta (il cui sistema è stato giudicato fallimentare) a una raccolta stradale di prossimità con la creazione di isole ecologiche; nell’agro e nell’agro edificato (Monte Bianchinu, San Francesco, Platamona, ecc.) verranno distribuite circa diecimila compostiere domestiche per la trasformazione del rifiuto organico in compost. A Li Punti, Ottava e San Giovanni entrerà in funzione il porta a porta. Tutti i cassonetti saranno sostituiti: saranno più piccoli (modello europeo), grigi e col coperchio colorato per indicare il tipo di rifiuto da conferire. Ci sarà una maggiore pulizia degli stalli: «Adesso sono 1250 e 900 sono oggetto di gettito abusivo. Gli operatori finora non erano sempre tenuti a raccogliere le buste esterne ai contenitori - ha ricordato l’assessore -. Adesso c'è l'obbligo, perché l'obiettivo che diamo alla ditta è che gli stalli devono essere sempre puliti». La campagna di sensibilizzazione è cominciata ieri, con la riunione delle circoscrizioni, ma si continuerà con la ricerca di eco-volontari e attività nelle scuole. La rivoluzione del pulito è avviata

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