SANTU ANTONI
DE SU FOGHU
“Le leggi sulla
gestione dei rifiuti sono chiare. La direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti
ed il testo unico Dlgs 152/2006 sui rifiuti e sull’aria non ammettono
smaltimenti dei rifiuti di biomasse Urbani o Speciali attraverso la combustione
all’aperto. Da queste leggi derivano anche le linee guida sul corretto
smaltimento delle biomasse intese come rifiuti, qualsiasi combustione
all’aperto delle biomasse è pertanto illegale e sanzionabile come smaltimento
improprio di rifiuti”.
Mi chiedo come mai gli amici del “comitato non
bruciamoci il futuro” non abbiano proferito parola per affermare che nel periodo
dei festeggiamenti in onore di S.Antonio la salubrità dell’aria nel nostro
territorio è messa particolarmente a rischio, considerando che in soli due giorni
(di fogulones) questo inquinamento è sensibilmente superiore a quanto un
impianto di incenerimento autorizzato e controllato, ne produca nell’arco di un
intero anno !!
Naturalmente
per fuochi "Tuve", s’intende una combustione
di dimensioni rilevanti, sia per quanto riguarda la quantità di legna e
materiali da ardere, sia per il fumo generato.
Si fa notare
che i falò in occasione dei fuochi di S.Antonio , sempre più numerosi e sempre
più grandi, possono diventare la giustificazione per bruciare diversi rifiuti
dannosissimi per l’ambiente, tra i quali, per l’innesco delle "Tuve" spesso e
volentieri vengono usati centinaia e centinaia di litri di olii esausti,
gasolio e pneumatici che difficilmente in altro modo si riuscirebbero a
smaltire, questi sì, comportano emissioni molto elevate di polveri sottili,
che inquinano l'aria e sono nocive per la salute producendo altresì le micidiali diossine non
paragonabili in termini di legge, a quelle emesse da un impianto autorizzato e
controllato come quello di Tossilo.
Si riscontra
che dopo le notti dei fogulones , l’inquinamento dell’aria, per diversi giorni,
supera più volte i limiti massimi ammessi, senza contare che comunque, secondo
la valutazione dell’ARPAS, circa il 10% dell’inquinamento dell’aria è dovuto
normalmente, durante l’anno, ai fuochi indiscriminati e naturali all’aperto.
Non vorremmo
quindi, che di un erba se ne facesse un fascio e quì l’esempio calza a
pennello, in quanto le centraline di controllo dell’aria situate a Macomer andranno sicuramente oltre i limiti ammessi,
e i nostri amici del "Comitato" potrebbero speculare additando all’inceneritore
di Tossilo, la causa principale di questo danno.
Nella
combustione del nostro impianto ricordiamo che le emissioni, sono rigidamente
controllate perché il processo avviene con apparecchiature
tecnologicamente adeguate allo scopo.
E’ veramente molto strano, solitamente si
viene diffidati dagli ambientalisti a
svolgere fuochi all'aperto perchè inquinanti e illegali , come mai in questo
caso il “Comitato” non proferisce parola alcuna, magari fanno loro stessi parte
delle varie compagnie delle “Tuve”. O forse li trattiene l’impopolarità che queste
denunce o affermazioni potrebbero innescare…… vista la grande tradizione che i
fuochi di S.Antonio hanno nel nostro territorio, ma allora mi chiedo si è ambientalisti solo
quando fa comodo e soprattutto quando con l’argomento inceneritore si
possono più facilmente ottenere dei consensi ai fini elettorali o altro ???
Così non va bene, è troppo facile,
cavalcare l'onda che mira a suggestionare emotivamente i cittadini, sapendo
benissimo che l'argomento Inceneritore, è molto troppo… populista.
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