La
Commissione Europea, propone di cominciare ad introdurre l’impiego di soglie di
efficienza per classificare il trattamento dei rifiuti negli inceneritori
urbani come recupero o come smaltimento.
L’attuale giurisprudenza della Corte
di giustizia europea classifica la stragrande maggioranza degli inceneritori
urbani come impianti di smaltimento. Tale classificazione potrebbe avere
implicazioni negative, che potrebbero comportare un degrado ambientale. A
titolo di esempio, l’incenerimento con recupero di energia è in genere
considerato un modo per sottrarre alla discarica i rifiuti urbani
biodegradabili. Sono
state tuttavia espresse preoccupazioni: infatti, se l’incenerimento viene
classificato alla stregua dello smaltimento in discarica, alcune autorità
locali(i comuni) potrebbero essere tentate di scegliere la soluzione meno
costosa (cioè la discarica), che a sua volta causa un degrado dell’ambiente
permanente.
Inoltre, gli inceneritori urbani ad elevata efficienza energetica sono
discriminati rispetto alle operazioni di co-incenerimento che hanno
efficienza energetica analoga, ma controlli meno rigidi delle
emissioni.
Una
definizione di “recupero” che tenga conto del fatto che l’energia prodotta da
un inceneritore urbano sostituisce l’impiego di risorse in altre centrali
elettriche rispecchierà meglio i vantaggi che l’incenerimento presenta per
l’ambiente.
Purtroppo l’efficienza energetica degli inceneritori di rifiuti urbani può
variare drasticamente: se l’efficienza energetica è bassa l’incenerimento può
avere le stesse prestazioni dello smaltimento in discarica, mentre se l’efficienza energetica è elevata può essere
paragonato al riciclaggio meccanico o al compostaggio di alcuni flussi di
rifiuti.
La
valutazione d’impatto mostra che l’applicazione di una soglia di efficienza
energetica per gli inceneritori urbani può dare vantaggi sia economici che
ambientali. Se il livello della soglia viene fissato facendo riferimento alle
prestazioni di un impianto che utilizza le BAT (migliori tecniche disponibili)
dovrebbe essere più facile raggiungere gli obiettivi per evitare la discarica.
La
Commissione propone di modificare la direttiva quadro sui rifiuti e di
includere una soglia di efficienza energetica superata la quale l’incenerimento
di rifiuti urbani viene considerato un’operazione di recupero. La soglia prende come riferimento le BAT e tiene conto delle
raccomandazioni contenute nel BREF (documento di riferimento sulle BAT)
sull’incenerimento dei rifiuti riguardo al fattore di equivalenza, che viene
fissato a 2,6, per comparare l’energia sotto forma di elettricità all’energia
sotto forma di calore – in altri termini, 1 kWh di energia elettrica equivale a
2,6 kWh di energia termica – e a 1,1 per il teleriscaldamento.
Grazie
a questa proposta verrà incentivato l’abbandono della discarica e l’applicazione
delle BAT per il recupero di energia dai rifiuti inceneriti negli inceneritori
urbani. Sarà inoltre possibile
continuare a migliorare le prestazioni ambientali di tale recupero di energia
visto che la soglia di efficienza sarà rivista periodicamente per adeguarla
all’evoluzione del progresso tecnico.
La
maggiore chiarezza delle definizioni dovrebbe rendere più agevole il
funzionamento del mercato interno del riciclaggio con l’applicazione di norme
ambientali elevate. Allo stesso tempo occorre continuare a sorvegliare la
situazione.
Nessun commento:
Posta un commento