Cliccare sul link quì sotto per leggere la delibera n°12/39 del 27 marzo 2015 in merito alla ristrtturazione dell'impianto di Termovalorizzazione di Tossilo a Macomer:
http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20150330115654.pdf
Nota ASL/Centro Epidemiologico Aziendale del 4 marzo 2015
L’eccesso di fonti mediatiche incontrollate e il
bombardamento di bufale e semi-bufale, stanno disorientando il cittadino
comune, il quale è sempre più in balia dei comitati del NO a tutto.
L’aspetto che rende queste azioni sempre più odiose è
che molto spesso sono basate su mistificazioni, quando non addirittura su
menzogne belle e buone, prive di qualsiasi dato scientifico.
Inoltre, si oltrepassano vistosamente i limiti della
scorrettezza quando si ricorre a un deliberato allarmismo calunniatore circa
gli impianti di Termovalorizzazione, allarmismo che fa leva sulla
disinformazione e sull’odio latente che si manifesta con vivo rancore, contro
coloro che la pensano diversamente dalle ideologie pseudo ambientaliste.
Con nota prot.
PG/2015/0011100 del 4 marzo 2015, il Centro Epidemiologico Aziendale della
ASL di Nuoro ha trasmesso formalmente il documento riguardante la “Valutazione
dello Stato di Salute della popolazione residente nelle zone industriali di
Ottana e Macomer e nelle zone di Nuoro, Siniscola e Sorgono”, già presente agli
atti del SAVI, unitamente ad un documento recante la sintesi della valutazione
condotta e le considerazioni della stessa ASL in merito al progetto in esame.
Nell’ambito dell’ultimo documento citato, l’ASL comunica che “Per i tumori,
seconda causa di morte nella popolazione generale ma prima causa di morte nella
fascia di età tra i 45 e 84 anni, la zona di Macomer certamente non è la più
colpita. In conclusione non è oggi consentito, alla luce dei dati scientifici e
delle moderne tecnologie offerte, ascrivere responsabilità certe al processo di
combustione degli RSU che se condotto con tecniche e professionalità adatte è certamente
in grado di garantire la salute pubblica. Le massime garanzie alla
collettività potenzialmente esposta possono essere offerte attraverso opportune
osservazioni scientifiche sia in campo animale e vegetale che umano, al fine di
segnalare con tempestività ogni scostamento biologico da situazioni fotografate
precedentemente all’insediamento del termovalorizzatore”.
Buon lavoro a tutti.
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