sabato 7 novembre 2015

“un atto di provocazione nei confronti dei lavoratori”




E i lavoratori non contano ? Devono ascoltare anche la nostra voce.

E' una vera e propria provocazione, da parte dei vari comitati che imperterriti continuano a fare ricorsi al TAR, per mandare a casa i lavoratori dell'impianto di Termovalorizzazione di Tossilo.

Si proprio “un atto di provocazione nei confronti dei lavoratori”, non avendo mai sfiorato la voce che li riguarda, la paura degli addetti, purtroppo è tutt’altro che infondata, perchè le strategie/complotti che si vogliono andare a definire in loro assenza siano fatte soprattutto di lacrime e sangue, che si ripercuoterà socialmente in tutto il nostro di per sè già martoriato territorio. Il destino dell'impianto di Tossilo non costituisce solo una questione locale, ma anche e soprattutto una grande questione di interesse Regionale.


E per questo la Uiltrasporti e presumiamo anche le altre categorie sindacali, chiedono al governatore Pigliaru di parlare anche lui forte e chiaro, soprattutto con la propria giunta, a sostegno dei lavoratori e dei loro sindacati, per un dialogo vero che non escluda né releghi in secondo piano nessuno dei soggetti coinvolti, men che meno i lavoratori e richiami la Regione stessa a svolgere il ruolo di garante che gli compete nei confronti di tutte le parti nessuna esclusa.

Ci indichino, a prescindere dai vari ricorsi avviati dai negazionisti e pseudoambientalisti della domenica, quale sia la loro politica industriale e se intendono intraprendere azioni a tutela dei lavoratori considerando, l'importanza strategica nello smaltimento dei rifiuti regionale del sito di Tossilo a Macomer , data la sua centralità logistica così come anche suggerito dal piano regionale dei rifiuti tutt'ora operativo.

I Lavoratori della Tossilo S.p.A., come quelli di altre fabbriche in crisi, non devono essere lasciati soli nelle loro lotte. Ma troppo spesso, nelle vicenda che oggi più che mai ci riguarda direttamente, l’azione sindacale non ha avuto il giusto sostegno, adesso siamo arrivati a un punto di non ritorno, sfiniti da anni di lotta e di continue accuse, l'unica alternativa è che tutti i lavoratori insieme devono con determinazione cercare di unificare le diverse lotte per riuscire a porre con forza su piano regionale il problema politico dell’impoverimento industriale e di conseguenza dell’impoverimento sociale, risultato spesso di scelte economiche e politiche ambientaliste rivelatesi fallimentari. 

Pensiamo che sia del tutto logico e legittimo che i lavoratori dell'impianto, abbiano l'opportunità di manifestare il loro dissenso e la loro grande preoccupazione, visto che nessuno mai si degna di menzionarli, considerando che loro, in tutta questa parodia pseudoambientalista che si porta avanti negli anni , sono le uniche vittime sacrificali nel nome della cosi tanto propagandata salvaguardia ambientale.

L'unica nostra richiesta.... il diritto al lavoro, non pensiamo di chiedere l'impossibile!

Viva il lavoro. 
Franco Cappai Segretario Territoriale Uiltrasporti Nuoro

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