Verdi fuori......ma dentro??? |
Impianto di Termovalorizzazione di Macomer. |
Il progresso
economico non è il nostro nemico ma il nostro amico. E‘ un fatto storico
che le nazioni più ricche, hanno investito sempre più soldi per
garantirsi un ambiente più pulito: confrontate l´aria relativamente pulita a
Londra con lo smog soffocante che avvolge Pechino e New Delhi, guardate dove i
peggiori disastri ecologici sono accaduti nel secolo scorso e in quello che
stiamo vivendo, confrontate i dati dell’inquinamento mondiale e avrete le
risposte .
Ma
i “pseudo ambientalisti” si rifiutano di accettarla, perché, secondo la loro
dottrina quasi religiosa, la civiltà industriale è una maledizione e la
crescita economica una malattia che può essere curata solo col sacrificio e il
razionamento, con la negazione di tutti i progetti volti al
miglioramento tecnologico ( di esempi.... senza allontanarci troppo ne abbiamo
anche nel nostro territorio).
Sono
dei fanatici di colore verde all’esterno, ma politici dentro, con enormi
differenze tra loro e i movimenti realmente “ambientalisti”. Se solo le
loro opinioni non fossero così influenti nelle scuole, nelle università, nei
media, nei corridoi del potere, l’economia globale non sarebbe nel caos
che è oggi, sono loro la vera causa del malessere sociale !
Mi
ritengo un’ambientalista vero e sono disgustato e schifato, del modo in cui
vengono trattati quelli che non sono d’accordo con la loro teoria
ideologica. La nostra categoria di ambientalisti della prima ora, viene
trattata dalle “nuove generazioni di ultra-verdi talebani” come egoista, inquinante
e untore.
Gli
untori veri sono proprio quelli del NO a prescindere, quelli dell’ideologia
verde fanatica, talebana, che si rifiutano di cercare le prove e non le
accettano, considerando quelle degli altri, tutte manipolate , d’altronde
sembrerebbe, che la verità in tasca ce l’abbiano solo loro. I loro programmi “pseudo
ambientali” per rendere il nostro mondo un posto migliore, attualmente tutti
fallimentari, lo hanno reso più brutto, più povero e meno libero.
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