Il tanfo maleodorante dell'ipocrisia pseudoambientale

Il tanfo maleodorante dell'ipocrisia pseudoambientale.

Come si può affermare che una nuova linea che nasce dall'esigenza di miglioramento inquinerebbe più di una vecchia linea ormai obsoleta?

Ogni azione del comitato NbF contro la realizzazione della nuova linea a Tossilo assomiglia sempre di più al modus operandi di una parte politica, piuttosto che di cittadini preoccupati per il territorio nel quale vivono, le loro velleitarie e infondate contestazioni emanano un tale tanfo di ipocrisia che disgusta e che fanno venire il vomito. Volutamente omettono la realtà sulla questione del Termovalorizzatore e ciò nonostante vorrebbero imporre a tutti i costi la loro scriteriata ideologia dei “rifiuti zero”.

La realtà è molto diversa da chi oggi si mette a gridare slogan cercando di delegittimare chi ha la responsabilità di decidere (regione, comuni, enti) e che dai tavoli non si può alzare, perché cagionerebbe ben più danno ai cittadini e al territorio di quello che causerebbe l’impianto da ristrutturare in questione.

 Questi “signori” dovrebbero capire che quando si arriva a ricoprire una carica istituzionale le responsabilità non le si butta o le si rifiuta, ma bisogna farsene carico per gestirle al meglio, soprattutto quando il problema riguarda la comunità intera, come nel caso del Termovalorizzatore di Tossilo e del ciclo di smaltimento dei rifiuti regionale.

L’amministrazione del territorio è da sempre competenza di sindaci e giunte democraticamente elette e sul piano della sorveglianza fanno tutto il possibile per garantire ai propri cittadini il massimo della sicurezza, d’altronde nello stesso territorio di pertinenza ci vivono loro e anche le loro famiglie garantendo allo stesso tempo: informazione, trasparenza e gestione del problema, senza demagogia o ideologie di bassissimo profilo.

La preoccupazione degli amministratori locali, che hanno approvato la costruzione della nuova linea, è quella che il tutto allo stato dell'arte venga ben gestito sia nella costruzione che nella gestione negli anni a tutela della salute pubblica di tutti, è bene però ricordare che l’inquinamento sul nostro territorio è fortemente condizionato da altre realtà che spesso vengono "incomprensibilmente sottaciute"…… non avendo queste …. il camino così visibile come il nostro!

Sotto questo aspetto non temo davvero smentite, stranamente tutto il negativo viene attribuito al nostro impianto e non è certo così!

Il giudizio positivo della Valutazione di Impatto Ambientale Regionale (VIA) non può essere considerato casuale o di parte dopo tutti i controlli e le controverifiche effettuate in questi ultimi anni, si può prendere come riferimento lo studio Moniter dell'Emilia Romagna, relativo agli effetti dei diversi inceneritori presenti su quel territorio, ha sostenuto che: “nella fattispecie, l'incidenza sulla salute umana delle emissioni sarebbe da considerare trascurabile rispetto al contesto generale”.Sono state così smentite le argomentazioni addotte dai vari comitati nelle quali, funestamente, si prevedono morti e malattie per tutti.

Da parte mia, non ho mai sostenuto che un impianto industriale (perché questo è un Termovalorizzatore) non sia inquinante, ma è giusto ricondurre tutto nei limiti della misura facendo una corretta informazione e garantendoci che sia ben gestito e controllato, questo si, sarebbe opportuno chiedessero i vari contestatori di turno.

Alla luce di ciò, direi che il problema dell'inquinamento generale della nostra zona è il vero problema da affrontare: non può essere il solo impianto di Termovalorizzazione di Tossilo a cagionare la negatività per il nostro territorio, nonostante l'aggravio di un impianto del genere, non possiamo dimenticare il nostro moderno stile di vita, la nostra alimentazione (globalizzata), i vari concimi di origine chimica sparsi nelle campagne, i mangimi animali, i pesticidi, il traffico veicolare e le tante troppe caldaie/caminetti poco controllate che da sole producono più del 50% del nostro inquinamento totale.

Il grande problema odierno è che la gente è ormai stufa, non crede più nelle istituzioni e pensa che tutti i soggetti che dovranno avere una qualche parte sulla questione del Termovalorizzatore o di altri progetti infrastrutturali, siano collusi, complici di chi sa che cosa...

Io al contrario credo nelle istituzioni e nei tecnici come quelli presenti in Arpas, Asl, Provincia, che svolgono con passione e serietà il loro lavoro e non si può consentire a nessuno, men che meno ai comitati dalla pancia piena convinti di avere la verità in tasca, di mettere in dubbio la loro professionalità, la loro buona fede e il loro operato, a meno che non abbiano prove diverse (e ad oggi non ne hanno davvero) da un pregiudizio dettato dalla sfiducia, dall’ideologia e dall’ipocrisia nell’intero sistema.

I dati “veri” provengono da strutture pubbliche specializzate e indipendenti (Arpas, Asl), su centraline che non sono poste sotto il controllo della Tossilo S.p.A, ma capisco che e' più facile manipolare le coscienze delle persone raccontando balle ambientaliste, carriere e altre sciocchezze prive di fondamento. E’ bene ricordare a codesti signori, negazionisti per definizione, che anche noi si vive qui sul territorio e non abbiamo residenza da altre parti e così anche i nostri figli. 

Voi cercate di delegittimare le scelte degli amministratori democraticamente eletti, ebbene noi cittadini e operai vogliamo continuare a nutrire la speranza per il futuro, difendendo queste scelte e facendole nostre, ben convinti che questa sia la miglior strada da seguire per concorrere alla soluzione del problema dei rifiuti, non solo per il nostro territorio ma per tutta la nostra regione.

E basta…. con gli slogan “Rifiuti Zero”….. sapete anche voi che si tratta di pura utopia!

"Chi non conosce la verità è uno sciocco ma chi, conoscendola, la chiama bugia….."

Buon lavoro a tutti e buona domenica.

Franco Cappai

                                                                                                              Borore 06 settembre 2015