Contro l'ipocrisia
di chi "è contrario per principio"
"Perché, a guardare bene le cose, di questo si tratta”.
"Perché, a guardare bene le cose, di questo si tratta”.
Accanto alla ragionevole preoccupazione per la
salvaguardia dell’equilibrio ecologico (che condivido pienamente) e per il
giusto peso degli enti locali e dei cittadini, nell’insieme del processo decisionale, vegeta
e prospera un fondamentalismo(ambientalista)
che si oppone a tutto e che, spesso, diventa l’ostacolo ad una piena
comprensione del merito delle questioni. Insomma, talvolta, ho l’impressione
che si discute del Termovalorizzatore o, per citare un altro esempio, dell’impianto
eolico di Borore piuttosto che del fotovoltaico, come se
si stesse parlando di una centrale nucleare. Utilizzo il paradosso per rendere più esplicito il mio
punto di vista".
L’intervento della ristrutturazione dell’impianto
di Tossilo (così come è stato presentato dalla ditta aggiudicataria dell'appalto Area Impianti)
si inserisce in una politica ambientale ed energetica diversa è talmente
innovativa che, come tutte le vere novità, scatena un putiferio (come d’altronde
mi potevo aspettare) da parte dei comitati ambientalisti presenti.
Chi contesta l’intervento, sino ad oggi,
non ha speso una sola parola su quell’impianto su quei lavoratori che (ambientalisti lo sono davvero) intendo dire che non si è capito che
cosa, di quel progetto, viene contestato sul piano tecnico, della sicurezza,
del monitoraggio ecc. ma: contestano in generale di rischi e pericoli connessi
a quel tipo di impianto, appunto “ a quel tipo”, vorremmo invece sapere
cosa ne pensa di quel progetto in particolare che abbatterebbe
di oltre la metà le attuali emissioni che peraltro sono già al di sotto delle
normative nazionali ed europee (nel vecchio impianto in funzione).
Ben consci del fatto che le
strutture industriali che si conoscono sono tutte inquinanti, voglio dire: le
auto inquinano, ma nessuno affermerebbe” non produciamo più auto perché
inquinano”.
Nessuno, però, dice un’altra cosa che reputo importantissima!
Che forse non
basta inneggiare alla salute ed alla tutela dell’ambiente, magari bisogna anche
non usare più l’auto per spostarsi anche solo di poche centinaia di metri
da casa ( andando magari a prendere i propri figli all’uscita dalla scuola),
specie con certe auto la cui incidenza ambientale è considerevole, non
utilizzare dalla mattina alla sera telefonini, non costruire case abusive ed
urbanizzare le campagne, non realizzare ville facendole passare per case
agricole, non abbandonare sul ciglio delle strade e nelle campagne immondizie
ed elettrodomestici vecchi, non scavare nelle zone agricole per
seppellire rifiuti e poi ricoprirli di terra e coltivare, non vivere in una
città i cui tetti, serbatoi d’acqua, coperture, sono in amianto, con un
traffico pauroso (questo si molto inquinante) e sproporzionato.
Ma, d’altro canto, che cosa aspettarci da questa
nostra realtà e dalle nostre consolidate comodità?
Fino a quando questo nostro territorio non
riuscirà a liberarsi dalle ipocrisie, che in genere nascondono interessi
diversi da quel che si affermano e sbandierano, non conoscerà reali momenti di
rinnovamento e di ripresa, resteremo sempre indietro.
E tale rinnovamento non si potrà ricercare
in quanti, sino ad oggi, nel corso degli anni hanno contribuito a creare tale
stato di cose. Solo un momento di coraggioso rinnovamento, attraverso il reale
coinvolgimento delle nuove generazioni, può garantire il recupero sociale,
economico e culturale di questo degradato territorio.
Senza lavoro non si va da nessuna parte e
credo che questo non sia opinabile!
E poi in fine come giudicare gli “ambientalisti” o pseudo tali ?
Sono una genia, una sorta di ogni
arroganza, di ogni ipocrisia. Questa stirpe annovera i più bugiardi tra
giornalisti, scrittori, politici, attivisti…
Buona domenica amici miei!
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