sabato 4 ottobre 2014

L'evoluzione dell'ipocrisia, avere la faccia come il culo!

Contro l'ipocrisia di chi "è contrario per principio"
"Perché, a guardare bene le cose, di questo si tratta”.
Accanto alla ragionevole preoccupazione per la salvaguardia dell’equilibrio ecologico (che condivido pienamente) e per il giusto peso degli enti locali e dei cittadini,  nell’insieme del processo decisionale, vegeta e prospera  un fondamentalismo(ambientalista) che si oppone a tutto e che, spesso, diventa l’ostacolo ad una piena comprensione del merito delle questioni. Insomma, talvolta, ho l’impressione che si discute del Termovalorizzatore o, per citare un altro esempio, dell’impianto eolico di Borore piuttosto che del fotovoltaico, come se si stesse parlando di una centrale nucleareUtilizzo il paradosso per rendere più esplicito il mio punto di vista".



L’intervento della ristrutturazione dell’impianto di Tossilo (così come è stato presentato dalla ditta aggiudicataria dell'appalto Area Impianti) si inserisce in una politica ambientale ed energetica  diversa è talmente innovativa che, come tutte le vere novità, scatena un putiferio (come d’altronde mi potevo aspettare) da parte dei comitati ambientalisti presenti.
Chi contesta l’intervento, sino ad oggi, non ha speso una sola parola su quell’impianto su quei lavoratori che (ambientalisti lo sono davvero) intendo dire che non si è capito che cosa, di quel progetto, viene contestato sul piano tecnico, della sicurezza, del monitoraggio ecc. ma: contestano in generale di rischi e pericoli connessi a quel tipo di impianto, appunto “ a quel tipo”, vorremmo invece sapere cosa ne pensa di quel progetto in particolare che abbatterebbe di oltre la metà le attuali emissioni che peraltro sono già al di sotto delle normative nazionali ed europee (nel vecchio impianto in funzione).

Ben consci del fatto che le strutture industriali che si conoscono sono tutte inquinanti, voglio dire: le auto inquinano, ma nessuno affermerebbe” non produciamo più auto perché inquinano”.   
                         Nessuno, però, dice un’altra cosa che reputo importantissima! 

Che forse non basta inneggiare alla salute ed alla tutela dell’ambiente, magari bisogna anche non usare più l’auto per spostarsi anche solo di poche centinaia di metri da casa ( andando magari a prendere i propri figli all’uscita dalla scuola), specie con certe auto  la cui incidenza ambientale è considerevole, non utilizzare dalla mattina alla sera telefonini, non costruire case abusive ed urbanizzare le campagne, non realizzare ville facendole passare per case agricole, non abbandonare sul ciglio delle strade e nelle campagne immondizie ed elettrodomestici  vecchi, non scavare  nelle zone agricole per seppellire rifiuti e poi ricoprirli di terra e coltivare, non vivere in una città i cui tetti, serbatoi d’acqua, coperture, sono in amianto, con un traffico pauroso (questo si molto inquinante) e sproporzionato.

Ma, d’altro canto, che cosa aspettarci da questa nostra realtà e dalle nostre consolidate comodità?

Fino a quando questo nostro territorio non riuscirà a liberarsi dalle ipocrisie, che in genere nascondono interessi diversi da quel che si affermano e sbandierano, non conoscerà reali momenti di rinnovamento e di ripresa, resteremo sempre indietro.
E tale rinnovamento non si potrà ricercare in quanti, sino ad oggi, nel corso degli anni hanno contribuito a creare tale stato di cose. Solo un momento di coraggioso rinnovamento, attraverso il reale coinvolgimento delle nuove generazioni, può garantire il recupero sociale, economico e culturale di questo degradato territorio.

        Senza lavoro non si va da nessuna parte e credo che questo non sia opinabile!

                E poi in fine come giudicare gli “ambientalisti” o pseudo tali ?

Sono una genia, una sorta di ogni arroganza, di ogni ipocrisia. Questa stirpe annovera i più bugiardi tra giornalisti, scrittori, politici, attivisti…


Buona domenica amici miei!

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