giovedì 11 settembre 2014

Ecco dove dovrebbero andare a protestare i "pseudoambientalisti" nostrani, li troverebbero l’aria adatta per il loro fiato!

Inquinamento, in Cina il 90% delle città oltre il limite di sicurezza

Su 161 centri abitati, 152 non rispettano gli standard minimi imposti dal governo. Le dieci più a rischio: Xingtai, Shijiazhuang, Baoding, Tangshan, Handan, Hengshui, Jinan, Langfang, Xìan e Tianjin. Il ministero delle Finanze investirà più di un miliardo di euro per intervenire

SHANGHAI –Settembre 2014
Sono quasi tutte inquinate, senza aria, oltre il limite. Una nebbia fitta tra le strade, in Cina più del 90 per cento di 161 città prese in esame non raggiungono i valori di qualità dell'aria posti dal governo.
Lo scrive la stampa di Pechino. Lo studio, realizzato dal ministero della protezione dell'ambiente, ha dimostrato che solo nove città, tra le quali Shenzhen, Zhuhai, Haikou, Sanya e Lhasa, rispettano i nuovi standard di qualità, mentre 152 non lo rispettano. Le dieci più inquinate città cinesi sono, secondo lo studio, Xingtai, Shijiazhuang, Baoding, Tangshan, Handan, Hengshui, Jinan, Langfang, Xìan e Tianjin, nove delle quali sono nei pressi della capitale.

Secondo i nuovi valori stabiliti, il tasso a metro cubo di PM 2.5, ovvero le particelle uguali o inferiori a 2,5 micrometri, quelle più pericolose perché si insinuano nei diversi organi umani, deve essere sotto i 100. A Shanghai e Pechino, negli ultimi anni si sono raggiunti anche i 900 (con una media giornaliera che si attesta tra i 200 e i 300), mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità fissa a 25 microgrammi per metro cubo il limite per la concentrazione di PM 2,5.
1 di 14
La qualità dell'aria, sostiene lo studio, in 74 città è migliorata nella prima metà dell'anno, raggiungendo in più di 60 giorni lo standard fissato dalle autorità, con un abbassamento dei pm 2.5, pm 10, diossido di solfuro e monossido di carbonio nell'aria. 

Il governo ha un piano per ridurre lo smog del 25%, con un investimento di 30 miliardi di euro ma le misure in programma - circolazione a targhe alterne, chiusura temporanea di alcune autostrade -sono microscopiche rispetto all'entità del problema. Il problema riguarda ormai tutto il territorio cinese a partire dalle risorse idriche, con due terzi dei fiumi inquinati e 320 milioni di persone senza accesso ad acqua pulita. Il ministero delle Finanze ha annunciato a maggio che investirà più di un miliardo di euro per tagliare l'inquinamento atmosferico in alcune regioni molto colpite, come la Pechino-Tianjin-Hebei, i delta del fiume Yangtze e del Fiume delle perle, con un focus sulla
 capitale, il cui governo municipale investirà circa 600 milioni di euro. Pechino, inoltre, vieterà l'uso di carbone in sei distretti della città entro la fine del 2020 per ridurre l'inquinamento, sostituendolo con elettricità e gas naturale.

Fra le città più inquinate del mondo, oltre alla Cina, svettano quelle dell'India, il Messico, l'Indonesia e il Brasile. All'ottavo posto anche una città italiana, Torino e al decimo, Parigi.




Nessun commento: