Sappiamo tutti
quanto sia difficile smuovere i torpori di un sistema incancrenito
dall'assistenzialismo, ma abbiamo in questa turnata elettorale una buona
speranza di cambiamento e di rinnovamento. Mi riferisco alla possibilità che
viene data a un nostro conterraneo (del Marghine ) Michele Piras candidato di
SEL alla camera dei deputati,
di farsi carico delle nostre rivendicazioni
territoriali, badate bene non è trascurabile la grande opportunità che da
questa candidatura e probabile affermazione, possa scaturire un rinnovato
interesse per la nostra causa. Si, noi siamo nelle stesse condizioni di altre
zone della Sardegna anche se così non sembrerebbe e lo dobbiamo affermare con
molta forza, ma lo si deve fare avendo anche dei validi interlocutori, che si
prendono a cuore le esigenze del territorio a maggior ragione se da questo
provengono. E’ implicito che in occasioni come questa si devono mettere da
parte le diverse provenienze di natura politica, ma come ci insegna la storia
l’unione fa la forza e saremmo veramente incoscienti se non dovessimo capire
l’importanza di questa scelta strategica, perché solo così sarà data voce alle
nostre giuste rivendicazioni. Chi conosce Michele, sa bene che si tratta di una
persona giovane, seria e molto preparata, se davvero vogliamo un’inversione di
tendenza nell’interesse del Marghine e della Sardegna, abbiamo il dovere di
fare fronte comune e impegnarci affinchè si arrivi ad avere un nostro
compaesano eletto, che darà, ne sono certo, un forte impulso innovativo alla rinascita
del nostro territorio .
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