Il simbolismo e l’ideologia
dei rifiuti zero e il riscaldamento globale.
Compattatore in partenza per il Nord |
Scarichi dal trasporto veicolare |
Abbiamo a che fare con una categoria di ambientalisti che io,
uso da tempo, definire pseudoambientalisti patetici e ipocriti. Quelli che non
fanno mai i conti (se non quelli strettamente personali), ma vivono di gesti
simbolici di slogan ideologici più controproducenti che utili all’intera comunità.
Un esempio? Presto detto: a Roma e’ stata recentemente chiusa
la mega discarica di Malagrotta, bene, andava chiusa….. solo che nel frattempo
nessuno ha lavorato per trovare alternative di alcun genere come spesso accade
in Italia. Ma la chiusura di Malagrotta non ha risolto i problemi, per
il momento li ha solo spostati.
Tutti prigionieri dei vari comitati delle proteste e dei
localismi di vario genere, per i quali discariche e termovalorizzatori sono “macchine del diavolo”. Risultato.
Udite udite, ogni giorno lasciano la Capitale 170 camion carichi di rifiuti con destinazione prevalente (Termovalorizzatori) Nord Italia e il
nord Europa. Percorso medio 1.400 km
andata e ritorno, metà dei quali completamente vuoti. Fate un calcolo .
Moltiplicate 1400 km per 170 camion per 365 giorni all’anno. Fanno 180 milioni di chilometri , vale a dire
circa 60 milioni di litri di carburante bruciati sulle strade italiane ed
europee. Lascio al buon senso il calcolo di quanti siano gli inquinanti associati facendo anche il
riferimento alle emissioni di Co2 e al riscaldamento globale che ora ( vertice a Parigi COP21) più che
mai va di moda. E di quanto costi. Ma Roma non è la sola. Esporta anche Napoli,
persino la Calabria e molte altre località. E che cosa fanno con i rifiuti
coloro che li ricevono? Valgono le parole di un sindaco olandese “grazie ai
rifiuti italiani e ai nostri termovalorizzatori, ci faremo qualche milione di
docce gratis”. Gratis per loro che producono energia con i nostri rifiuti,
non per noi che pure li paghiamo.
Ma il pseudoambientalismo ostruzionista/immaginario e’ pure
contento anzi, gode e se ne vanta, cercando di far passare l’idea che la
scellerata ideologia dei rifiuti zero sia possibile.
Purtroppo ho capito da tempo che i problemi ambientali
italiani e sardi ce li fabbrichiamo in casa, sono tutti originati da noi , dai “nostri”
cervelli disabituati a ragionare “normalmente”. Un drammatico abbassamento
della vista e della capacità di pensare, più o meno come galline dentro un
pollaio.
Ai posteri l’ardua sentenza!
Ipocriti ipocriti e ancora ipocriti.
Buona giornata a coloro che ancora riescono a ragionare “normalmente”.
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