lunedì 7 dicembre 2015

Rifiuti e riscaldamento globale.

Il simbolismo e l’ideologia dei rifiuti zero e il riscaldamento globale.

Compattatore in partenza per il Nord

Scarichi dal trasporto veicolare











Abbiamo a che fare con una categoria di ambientalisti che io, uso da tempo, definire pseudoambientalisti patetici e ipocriti. Quelli che non fanno mai i conti (se non quelli strettamente personali), ma vivono di gesti simbolici di slogan ideologici più controproducenti che utili all’intera comunità.

Un esempio? Presto detto: a Roma e’ stata recentemente chiusa la mega discarica di Malagrotta, bene, andava chiusa….. solo che nel frattempo nessuno ha lavorato per trovare alternative di alcun genere come spesso accade in Italia. Ma la chiusura di Malagrotta non ha risolto i problemi, per il momento li ha solo spostati.
Tutti prigionieri dei vari comitati delle proteste e dei localismi di vario genere, per i quali discariche e termovalorizzatori sono “macchine del diavolo”. Risultato. Udite udite, ogni giorno lasciano la Capitale 170 camion carichi di rifiuti con destinazione prevalente (Termovalorizzatori) Nord Italia e il nord Europa. Percorso medio 1.400 km andata e ritorno, metà dei quali  completamente vuoti. Fate un calcolo . Moltiplicate 1400 km per 170 camion per 365 giorni all’anno. Fanno 180 milioni di chilometri , vale a dire circa 60 milioni di  litri di carburante bruciati sulle strade italiane ed europee. Lascio al buon senso il calcolo di quanti siano gli inquinanti associati facendo anche il riferimento alle emissioni di Co2 e al riscaldamento globale che ora ( vertice a Parigi COP21) più che mai va di moda. E di quanto costi. Ma Roma non è la sola. Esporta anche Napoli, persino la Calabria e molte altre località. E che cosa fanno con i rifiuti coloro che li ricevono? Valgono le parole di un sindaco olandese grazie ai rifiuti italiani e ai nostri termovalorizzatori, ci faremo qualche milione di docce gratis”. Gratis per loro che producono energia con i nostri rifiuti,  non per noi che pure li paghiamo.
Ma il pseudoambientalismo ostruzionista/immaginario e’ pure contento anzi, gode e se ne vanta, cercando di far passare l’idea che la scellerata ideologia dei rifiuti zero sia possibile.
Purtroppo ho capito da tempo  che i problemi ambientali italiani e sardi ce li fabbrichiamo in casa, sono tutti originati da noi , dai “nostri” cervelli disabituati a ragionare “normalmente”. Un drammatico abbassamento della vista e della capacità di pensare, più o meno come galline dentro un pollaio.
Ai posteri l’ardua sentenza!
Ipocriti ipocriti e ancora ipocriti.
Buona giornata a coloro che ancora riescono a ragionare “normalmente”.

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