"Le
discariche della vergogna"
Nell’immaginario
collettivo la Sardegna è un paradiso incontaminato, ma la nostra
isola ha purtroppo anche un altro volto un volto triste che spesso si
accompagna dall’ipocrisia. Oltre al drammatico inquinamento dovuto
alle ex industrie pesanti e alle troppe basi militari anche le nostre
campagne sono spesso e troppo volentieri utilizzate come discariche
abusive.
É davanti agli occhi di tutti per esempio lo stato delle cunette di molte strade che sono diventate un lungo e capiente contenitore di spazzatura. Percorrendo la 131 “ammiriamo” nelle cunette cumuli d’immondizia di ogni sorta. Allontanandoci poi dalle vie principali le condizioni non migliorano sicuramente anzi ! Se per esempio ci concediamo una salutare passeggiata nelle campagne del Marghine, è impossibile non notare tra la preziosa flora, materassi e reti adibiti a cancelli di chiusura per i tancati, pneumatici, sanitari, materiale elettrico e materiale di risulta, carcasse di auto e una quantità indescrivibile di eternit dismessa. Ecco che la nostra passeggiata si trasforma in un tour degli orrori, in una visione violenta di attacco all’ambiente e al territorio dettata spesso dall’ignoranza, dall’ipocrisia e dall’abbandono delle campagne. La cosa è ancora più grave se consideriamo che spesso queste discariche vergognose si trovano in prossimità di siti archeologici, quali Nuraghi e Tombe dei giganti dei quali il nostro territorio è ricchissimo.
É davanti agli occhi di tutti per esempio lo stato delle cunette di molte strade che sono diventate un lungo e capiente contenitore di spazzatura. Percorrendo la 131 “ammiriamo” nelle cunette cumuli d’immondizia di ogni sorta. Allontanandoci poi dalle vie principali le condizioni non migliorano sicuramente anzi ! Se per esempio ci concediamo una salutare passeggiata nelle campagne del Marghine, è impossibile non notare tra la preziosa flora, materassi e reti adibiti a cancelli di chiusura per i tancati, pneumatici, sanitari, materiale elettrico e materiale di risulta, carcasse di auto e una quantità indescrivibile di eternit dismessa. Ecco che la nostra passeggiata si trasforma in un tour degli orrori, in una visione violenta di attacco all’ambiente e al territorio dettata spesso dall’ignoranza, dall’ipocrisia e dall’abbandono delle campagne. La cosa è ancora più grave se consideriamo che spesso queste discariche vergognose si trovano in prossimità di siti archeologici, quali Nuraghi e Tombe dei giganti dei quali il nostro territorio è ricchissimo.
Pertanto
se è vero che il degrado e l’inciviltà possono essere ascritti
spesso ai cittadini Sardi e non, poco rispettosi dell’ambiente, non
si possono ignorare responsabilità politiche ben precise che con la
loro incapacità decisionale (vedi l’esempio del Termovalorizzatore
di Tossilo a Macomer) non si attivano perentoriamente per ovviare nel
modo più corretto (così come previsto dalle normative Europee e
Italiane) per risolvere questo gravissimo problema che ci sta
letteralmente sommergendo. Ma continuiamo spesso a sentire (e ci
stanno dicendo solo delle balle) che stiamo diventando virtuosi e che
a breve raggiungeremo livelli che si avvicinano al 100% della
raccolta differenziata …...bugiardi e ipocriti.... vogliono a tutti
i costi far passare l'idea che si può fare a meno degli impianti di
Termovalorizzazione, ma lo sanno benissimo anche loro che questa è
utopia allo stato puro. Mi chiedo come mai il finanziamento per la
ristrutturazione dell'inceneritore di Macchiareddu a Cagliari, è
passato senza nessuna protesta (quando invece per la ristrutturazione
del nostro a Macomer ne hanno fatto una telenovela a puntate) e
possono spiegarci come mai la Provincia di Sassari si è candidata
per la costruzione di un nuovo impianto di Termovalorizzazione, sarà
mica perchè non sanno più come gestire l'emergenza rifiuti delle
discariche sassaresi oramai al collasso?
La
tariffa
unica
per i rifiuti che la regione Sardegna sta perseguendo, è a mio
parere il migliore deterrente per evitare che i rifiuti vengano
scriteriatamente depositati nelle ormai sature discariche e nei bordi
stradali di tutta l'isola.
Questo
sì potrà diventare il criterio premiante per i cittadini virtuosi,
così come indicato dalle strategie per i rifiuti sia Europei che
Nazionali: differenziazione
-
riciclo
- recupero
energetico (in
impianti di Termovalorizzazione )
e come ultima scelta il deposito finale in discarica, ecco come
normalmente dovrebbe avvenire, senza tanti fronzoli e balle
ambientaliste, il reale processo di smaltimento dei rifiuti.
Il
mio pensiero è rivolto dunque sia a sensibilizzare i cittadini sardi
miei conterranei e compaesani ad una maggiore tutela verso il nostro
patrimonio e risorsa economica più grande che è l’ambiente, sia a
denunciare il lassismo di molte ( per fortuna non di tutte) le
amministrazioni
comunali
che spesso si voltano colpevolmente dall’altra parte davanti
all’esigenza puntuale di pulire il territorio o di segnalare le
discariche agli organi competenti, chiedendo altresì che vengano
costruiti gli impianti di cui abbiamo necessariamente bisogno prima
che questo problema diventi una vera e grave emergenza sanitaria.
E
smettiamola di farci male da soli !
Buon
fine settimana a tutti.
Franco
Cappai.
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