Si deve sapere!
E’ da tanto che non parlavo del problema di
coloro che dicono ”No a tutto”e nel nostro caso “No all’Inceneritore”, comunque
per una corretta informazione mi sento in dovere di riavviare la discussione: A
Zurigo
c'è un inceneritore funzionante in pieno centro città, malgrado una
raccolta differenziata che arriva addirittura a discriminare il vetro per
colore (12 cassonetti in totale!!! + angoli per le strade per la raccolta della
carta). Come mai quell'inceneritore è SEMPRE
acceso? Facile: Perché c'è SEMPRE
qualcosa che non si può riciclare. Come mai gli abitanti di Zurigo
non hanno un'incidenza di malattie tumorali più alta di luoghi dove non ci sono
inceneritori ( insieme a quelli di Vienna, dove esiste un altro inceneritore nel centro
città)? Facile: Perché gli
"studi" sui tumori e sulle varie
diossine FORSE partono da basi pretestuose e funzionali al risultato che si vuole
ottenere... Il tutto per
presentarsi come salvatori della patria con il fronte del "No a
tutto" alle eventuali prossime elezioni, come d’altronde è accaduto alle
ultime amministrative di Macomer. E la gente continua a cascarci, mentre il
mondo va avanti e noi arranchiamo con L’ARGA
(Mondezza) per le strade e le
campagne, il fronte del "No
all'inceneritore", "No alla discarica", "No a quello",
"No a quell'altro"... continua a raccontare fesserie di facile
populismo. Un termovalorizzatore, SE
BEN CONDOTTO, non inquina più delle
caldaie del riscaldamento domestico, che anzi con progetti mirati andrebbe
sostituire con la propria energia termica (teleriscaldamento), quelle fonti altamente inquinanti perché spesso non
controllate e adeguatamente manutenzionate, alla faccia di tutti gli
"eminenti studi" interessati e commissionati dal politico (o
aspirante tale) di turno o dai vari gruppi “Pseudo Ambientalisti”.
Si deve
sapere che parlare CONTRO
gli inceneritori è molto populista. In realtà nessuno si prende la briga di
mettere davvero il naso negli impianti per il riciclo, in particolare
nessuno dice quanto sarebbe inquinante la plastica ottenuta se fosse realmente
prodotta utilizzando tutto il recuperabile e quanti sarebbero davvero disposti
a comprare e a bere da quelle bottiglie di plastica riciclata? Inoltre nessuno
si chiede che fine dovrebbe fare quello che resta del riciclo, cioè, la maggior
parte!
Le
raccolte differenziate, generano altri flussi di diversi scarti che necessitano
di discariche cosidette per “Rifiuti speciali”… eh si questo diventano gli
scarti della raccolta differenziata. Basti pensare che il solo pulper di
cartiera (che in seguito viene incenerito come biomassa nei Termovalorizzatori)
ammonta al 50% del materiale in ingresso o che gli scarti sui multimateriali plastici, sono tra il 5% ed il 15%. ... Non ci
nascondiamo dietro al dito, per piacere smettiamola con la solita ipocrisia
tipicamente Sardo/ italiana.
Le materie non 'scompaiono' per
magia, una volta raccolte separatamente. E
si sappia che il porta a porta, spesso si fa con veicoli che fanno 4km con un litro di gasolio. A beh… questo non è inquinante?? E basta con l’isteria dell’ecologismo a tutti
i costi!!
Questo
si chiama: ambientalismo
peloso!...
Gli inceneritori non sono il problema, ma una
parte della soluzione. Invece di
'aggredire' il problema alla fonte, alla genesi del rifiuto, si preferisce
mettersi le mani davanti agli occhi e come bambini di tre anni, pensare che
così il problema sia scomparso!... Invece di dare addosso agli inceneritori,
prede facili in quanto impianti pubblici i cui danni da inattività li paga
Pantalone (cioè noi cittadini), perché non si prova a gettare un occhio sulle
decine di migliaia di attività artigianali e industriali altamente inquinanti,
e ben più alte, di questi impianti? Cementifici, fabbriche di vernici,
fonderie, e migliaia di artigiani ai
margini della legalità ambientale...
E’ semplice, un inceneritore è facile da demonizzare... Per le menti deboli e
disinformate. Visto che si tratta di
impianti con i trattamenti termici tra i più puliti e monitorati in assoluto. ... Però il
biologico impera.... ma fregandosene dei roghi di potature che fanno più
diossine di un impianto. E magari, nel luogo dove si protesta….. ( vedi la
festa di S.Antonio a Gennaio, le tanto attese “TUVE”) si fanno anche i fuochi
d'artificio per la sagra annuale, producendo, diossine, più di quella fatta da 10
anni di esercizio dell'inceneritore.
Perché non si dice che negli inceneritori si inseguono continuativamente i
femtogrammi di PCDD+PCDF, mentre altre sorgenti esterne, anche puntuali, si
piazzano a valori di milligrammi?... Sì anche questo è “Ambientalismo peloso”. Specie quando non
esiste un documento scientifico serio, non uno, che dimostri il nesso causa
effetto sulla salute, degli inceneritori. ... E guarda il caso, gli
impianti che hanno problemi, sono quasi tutti a gestione privata... Ma piace
molto di più bruciare migliaia di tonnellate di gasolio per raccogliere
materiali senza sbocco di riuso e che generano scarti anche fino al 50% della
differenziata stessa, ma che fa tanto questo è il famoso 'Rifiuti zero'...ma quando
mai! Oppure si preferisce una
bella buca nella quale sotterrare tutto.. che nessuno vede ... Suvvia. Crescete e diventate più realisti.
... Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Purtroppo
gli inceneritori NON apartengono affatto al secolo scorso, dato che ne è pieno
il mondo. Cominciamo ad informarci, prima di andare dietro al primo
arruffapopolo (pseudo ambientalista) che urla NO a tutto blaterando di
"eminenti studi" che dicono tutto ed il contrario di tutto solamente
per beceri fini elettorali. Io
personalmente ho uno spettacolare libro, in soffitta, contenente uno studio su
quanto faccia bene fumare...!!!!
Purtroppo
la nostra paura ancestrale dell'inceneritore deriva dalla disinformazione e
dalla presenza di operatori truffaldini che barattano la salute dei cittadini
con i loro profitti.
Controllo, trasparenza e competenza a tutti i
livelli può darci un sistema che possa
gestire correttamente il problema dei rifiuti ANCHE con l'inceneritore. Informiamoci
davvero, ma in maniera seria e senza pregiudizi infondati, altrimenti ai nostri
nipoti e pronipoti lasceremo solo un mondo pieno di discariche e di rifiuti.
Franco
Cappai
Operaio/ASPP
dell’Impianto di Termovalorizzazione
Della
Tossilo S.p.A. di Macomer
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