giovedì 12 settembre 2013

Ambientalismo peloso!

 Si deve sapere!



 E’ da tanto che non parlavo del problema di coloro che dicono ”No a tutto”e nel nostro caso “No all’Inceneritore”, comunque per una corretta informazione mi sento in dovere di riavviare la discussione: A Zurigo
c'è un inceneritore funzionante in pieno centro città, malgrado una raccolta differenziata che arriva addirittura a discriminare il vetro per colore (12 cassonetti in totale!!! + angoli per le strade per la raccolta della carta). Come mai quell'inceneritore è SEMPRE acceso? Facile: Perché c'è SEMPRE qualcosa che non si può riciclare. Come mai gli abitanti di Zurigo non hanno un'incidenza di malattie tumorali più alta di luoghi dove non ci sono inceneritori ( insieme a quelli di Vienna, dove esiste un altro inceneritore nel centro città)?  Facile: Perché gli "studi" sui tumori e  sulle varie diossine FORSE partono da basi pretestuose e funzionali al risultato che si vuole ottenere... Il tutto per presentarsi come salvatori della patria con il fronte del "No a tutto" alle eventuali prossime elezioni, come d’altronde è accaduto alle ultime amministrative di Macomer. E la gente continua a cascarci, mentre il mondo va avanti e noi arranchiamo con L’ARGA (Mondezza) per le strade e le campagne,  il fronte del "No all'inceneritore", "No alla discarica", "No a quello", "No a quell'altro"... continua a raccontare fesserie di facile populismo. Un termovalorizzatore, SE BEN CONDOTTO, non inquina più delle caldaie del riscaldamento domestico, che anzi con progetti mirati andrebbe sostituire con la propria energia termica (teleriscaldamento), quelle fonti  altamente inquinanti perché spesso non controllate e adeguatamente manutenzionate, alla faccia di tutti gli "eminenti studi" interessati e commissionati dal politico (o aspirante tale) di turno o dai vari gruppi “Pseudo Ambientalisti”.

 Si deve sapere che parlare CONTRO gli inceneritori è molto populista. In realtà nessuno si prende la briga di mettere davvero il naso negli impianti per il riciclo, in particolare nessuno dice quanto sarebbe inquinante la plastica ottenuta se fosse realmente prodotta utilizzando tutto il recuperabile e quanti sarebbero davvero disposti a comprare e a bere da quelle bottiglie di plastica riciclata? Inoltre nessuno si chiede che fine dovrebbe fare quello che resta del riciclo, cioè, la maggior parte!
Le raccolte differenziate, generano altri flussi di diversi scarti che necessitano di discariche cosidette per “Rifiuti speciali”… eh si questo diventano gli scarti della raccolta differenziata. Basti pensare che il solo pulper di cartiera (che in seguito viene incenerito come biomassa nei Termovalorizzatori) ammonta al 50% del materiale in ingresso o che gli scarti sui multimateriali  plastici, sono tra il 5% ed il 15%. ... Non ci nascondiamo dietro al dito, per piacere smettiamola con la solita ipocrisia tipicamente Sardo/ italiana. Le materie non 'scompaiono' per magia, una volta raccolte separatamente. E si sappia che il porta a porta, spesso si fa con veicoli che fanno 4km con un litro di gasolio. A beh… questo non è inquinante??  E basta con l’isteria dell’ecologismo a tutti i costi!!
Questo si chiama: ambientalismo peloso!...
Gli inceneritori non sono il problema, ma una parte della soluzione. Invece di 'aggredire' il problema alla fonte, alla genesi del rifiuto, si preferisce mettersi le mani davanti agli occhi e come bambini di tre anni, pensare che così il problema sia scomparso!... Invece di dare addosso agli inceneritori, prede facili in quanto impianti pubblici i cui danni da inattività li paga Pantalone (cioè noi cittadini), perché non si prova a gettare un occhio sulle decine di migliaia di attività artigianali e industriali altamente inquinanti, e ben più alte, di questi impianti? Cementifici, fabbriche di vernici, fonderie, e migliaia di artigiani ai margini della legalità ambientale... E’ semplice, un inceneritore è facile da demonizzare... Per le menti deboli e disinformate. Visto che si tratta di impianti con i trattamenti termici tra i più puliti  e monitorati in assoluto. ... Però il biologico impera.... ma fregandosene dei roghi di potature che fanno più diossine di un impianto. E magari, nel luogo dove si protesta….. ( vedi la festa di S.Antonio a Gennaio, le tanto attese “TUVE”) si fanno anche i fuochi d'artificio per la sagra annuale, producendo, diossine, più di quella fatta da 10 anni di esercizio dell'inceneritore. Perché non si dice che negli inceneritori si inseguono continuativamente i femtogrammi di PCDD+PCDF, mentre altre sorgenti esterne, anche puntuali, si piazzano a valori di milligrammi?... Sì anche questo è “Ambientalismo peloso”. Specie quando non esiste un documento scientifico serio, non uno, che dimostri il nesso causa effetto sulla salute, degli inceneritori. ... E guarda il caso, gli impianti che hanno problemi, sono quasi tutti a gestione privata... Ma piace molto di più bruciare migliaia di tonnellate di gasolio per raccogliere materiali senza sbocco di riuso e che generano scarti anche fino al 50% della differenziata stessa, ma che fa tanto questo è il famoso 'Rifiuti zero'...ma quando mai! Oppure si preferisce una bella buca nella quale sotterrare tutto.. che nessuno vede ... Suvvia. Crescete e diventate più realisti. ... Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Purtroppo gli inceneritori NON apartengono affatto al secolo scorso, dato che ne è pieno il mondo. Cominciamo ad informarci, prima di andare dietro al primo arruffapopolo (pseudo ambientalista) che urla NO a tutto blaterando di "eminenti studi" che dicono tutto ed il contrario di tutto solamente per beceri fini elettorali. Io personalmente ho uno spettacolare libro, in soffitta, contenente uno studio su quanto faccia bene fumare...!!!!
Purtroppo la nostra paura ancestrale dell'inceneritore deriva dalla disinformazione e dalla presenza di operatori truffaldini che barattano la salute dei cittadini con i loro profitti.
 Controllo, trasparenza e competenza a tutti i livelli può darci un sistema che possa gestire correttamente il problema dei rifiuti ANCHE con l'inceneritore. Informiamoci davvero, ma in maniera seria e senza pregiudizi infondati, altrimenti ai nostri nipoti e pronipoti lasceremo solo un mondo pieno di discariche e di rifiuti.

Franco Cappai
Operaio/ASPP dell’Impianto di Termovalorizzazione

Della Tossilo S.p.A. di Macomer

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