venerdì 15 gennaio 2016

SANTU ANTONI DE SU FOGHU   16 gennaio 2016

 “Le leggi sulla gestione dei rifiuti sono chiare. La direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti ed il testo unico Dlgs 152/2006 sui rifiuti e sull’aria non ammettono smaltimenti dei rifiuti di biomasse Urbani o Speciali attraverso la combustione all’aperto. Da queste leggi derivano anche le linee guida sul corretto smaltimento delle biomasse intese come rifiuti, qualsiasi combustione all’aperto delle biomasse è pertanto illegale e sanzionabile come smaltimento improprio di rifiuti”.


 




Mi chiedo come mai i negazionisti del famoso “comitato non bruciamoci il futuro” non abbiano proferito parola per affermare che nel periodo dei festeggiamenti in onore di S.Antonio la salubrità dell’aria nel nostro territorio è messa particolarmente a rischio, considerando che in soli due giorni (di fogulones) questo inquinamento è sensibilmente superiore a quanto un impianto di incenerimento autorizzato e controllato come quello di Tossilo, ne produca nell’arco di un intero anno !!
Naturalmente per fuochi "Tuve", s’intende una combustione di dimensioni rilevanti, sia per quanto riguarda la quantità di legna e materiali da ardere, sia per il fumo da queste generato.
Si fa notare che i falò in occasione dei fuochi di S.Antonio , sempre più numerosi e sempre più grandi, solo a Borore quest’anno saranno più di 8, e possono diventare la giustificazione per bruciare diversi rifiuti dannosissimi per l’ambiente, tra i quali, per l’innesco delle "Tuve" spesso e volentieri vengono usati centinaia e centinaia di litri di olii esausti, gasolio e pneumatici che difficilmente in altro modo si riuscirebbero a smaltire, questi sì, comportano emissioni molto elevate di polveri sottili, che inquinano l'aria e sono nocive per la salute producendo altresì le micidiali diossine non paragonabili in termini di legge, a nessun   impianto autorizzato e controllato come quello di Tossilo.

Si riscontra che dopo le notti dei “fogulones” , l’inquinamento dell’aria, per diversi giorni, supera più volte i limiti massimi ammessi, senza contare che comunque, secondo la valutazione dell’ARPAS, circa il 10% dell’inquinamento dell’aria è dovuto normalmente, durante tutto l’anno, ai fuochi indiscriminati e naturali all’aperto.

Non vorremmo quindi, che di un erba se ne facesse un fascio e quì l’esempio calza a pennello, in quanto le centraline di controllo dell’aria situate a Macomer  andranno sicuramente oltre i limiti ammessi e i nostri signori del "Comitato" potrebbero speculare, additando il Termovalorizzatore di Tossilo,come la causa principale di questo danno.
Nella combustione del nostro impianto ricordiamo che le emissioni, sono rigidamente controllate perché il processo avviene  con apparecchiature tecnologicamente adeguate allo scopo.

E’ veramente molto strano, solitamente si viene diffidati dagli ambientalisti a innescare fuochi all'aperto perchè inquinanti e illegali , come mai in questo caso il “Comitato” non proferisce parola alcuna, magari fanno loro stessi parte delle varie compagnie delle “Tuve” e del vino. O forse li trattiene l’impopolarità che queste denunce o affermazioni potrebbero innescare…… vista la grande tradizione che i fuochi di S.Antonio hanno nel nostro territorio. A questo punto mi chiedo e spero vi chiederete: “si è ambientalisti solo quando fa comodo e soprattutto quando con l’argomento Termovalorizzatore si possono più facilmente ottenere dei consensi ai fini elettorali o sbaglio ???”

Così non va bene, è troppo facile, cavalcare l'onda che mira a suggestionare emotivamente i cittadini, sapendo benissimo che l'argomento “Termovalorizzatore”, è molto troppo…  populista.
Sono certo che se avete il tempo di farvi un giretto per le “Tuve” in tutti i paesi del Marghine, Macomer compreso, avrete modo di incontrare molti di quelli che tutto l’anno rompono le palle per il Termovalorizzatore, e con loro vicino al grande fogulone, magari berrete anche qualche buon bicchiere di vino prodotto nella territorio più inquinato (a parere dei vari comitati del NO) della Sardegna.
Bonu proe bos siada

Franco Cappai,  ancora operaio , del Termovalorizzatore di Tossilo.

VIVA SANTU ANTONI DE SU FOGHU !

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