martedì 17 giugno 2014

Il lavoro è un diritto non un privilegio.

Ottana 16 giugno 2014          
                                                             


Il mio intervento come segretario territoriale al XVI° congresso della UIL a Ottana.

Emergenza sociale: il lavoro è un diritto non un privilegio.

Buongiorno a tutti, 
La disoccupazione è alle stelle, l’economia al collasso, le poche infrastrutture rimaste sono ridotte all’osso e lo spettro dello spopolamento del nostro territorio è sempre in agguato, un territorio che soffre, e che cede giorno dopo giorno sotto i colpi di una profonda crisi economica e sociale, da noi nel centro Sardegna ancora più pesante rispetto alla già grave recessione in atto a livello regionale. Per noi diventa un’obbligo salvaguardare e consolidare i settori e le attività produttive esistenti. 
                             
                    Questa è una vera emergenza: bisogna muoversi uniti.
Recentemente, i segretari confederali del Nuorese unitariamente hanno lanciato “la vertenza per la Sardegna centrale” e credo che dovremmo prendere in seria considerazione la grande emergenza che tocca tutte le categorie a prescindere dalla loro vocazione politica e sindacale. Il grande bisogno di lavoro non ha colore, ma è un diritto che ci coinvolge tutti indistintamente, legato alla mera sopravvivenza di un territorio intero. Si.. parlare di sopravvivenza non è esagerato ma rispecchia fedelmente quello che purtroppo centinaia di famiglie e di giovani disoccupati devono affrontare tutti i santi giorni.
Dall’altra parte dobbiamo però combattere con un’eccessivo superficialismo, legato al NO a tutto, del quale si fanno promotori i vari comitati che spesso dimenticano con chi hanno a che fare, visto che la loro predica arriva da condizioni di assoluta agiatezza, che li porta a non vedere oltre il loro naso. Non immaginano certo cosa significhi per un lavoratore la perdita del lavoro e le conseguenze che da questo ne derivano, la perdita della dignità stessa dell’uomo, l’incapacità materiale di poter mettere su famiglia e di poterla sostentare al fine di dare una migliore possibilità di vita ai propri figli….. no loro non hanno mai vissuto situazioni del genere e se ne guardano bene dal confrontarsi con la realtà, sapendo che tanto a loro non accadrà mai! Quasi insensibili al mondo della disoccupazione e dell’estremo disagio dovuto alle continue chiusure, siano esse di grandi che piuttosto di piccole imprese. Ebbene non lo accettiamo pur confrontandoci, ma non possiamo far passare l’idea che il loro pensiero sia oro colato e nello stesso tempo non dobbiamo sottovalutarli, perché altrimenti costoro ci portano davvero alla rovina. Spesso nelle loro ideologie, anche se malcelata, esiste una sorta di ipocrisia contagiosa, che riveste i panni del populismo che facilmente può far leva su coloro che non si possono informare, sull’ignoranza, che avvolge tutto il mondo dei movimenti a salvaguardia dell’ambiente, del quale loro si definiscono i paladini. Lo contesto nel modo più assoluto, siamo noi i veri ambientalisti….. che con il ragionamento logico vogliono migliorare le condizioni di tutti senza precludere però tutte le possibili migliorie tecnologiche. 
“Ristrutturiamo immediatamente l’impianto di termovalorizzazione e consentiamo ai lavoratori della Tossilo S.p.A. di proseguire nella loro attività di grande impegno a tutela dell’ambiente che ci circonda”. 
Questa è la richiesta che come Segretario Territoriale della Uiltrasporti di Nuoro, rivolgo alle autorità preposte dopo che i sostenitori del “NO” a prescindere hanno avviato all’attenzione del Presidente della Regione Sardegna una lettera di moratoria per la dismissione immediata degli impianti di incenerimento e non solo, presentandosi con un “sit in” alle porte dello stesso impianto per chiederne l’immediata chiusura.
                               SIA CHIARO UNA VOLTA PER TUTTE:
“Non c’è nessun disastro ambientale in atto, l’unico inquinamento a Tossilo e nel suo territorio è quello del terrorismo pseudoambientalista, che da sempre ho avuto modo di denunciare e contrastare. Terrorismo che ha portato al territorio del Marghine e del Nuorese a un’ulteriore mazzata con la perdita di posti di lavoro in tutti i settori e la chiusura di attività già fiaccate dalla crisi. Occorre però e questo è bene che si sappia, sgombrare il campo da falsi pregiudizi e convenire sul fatto che senza piani ed impiantistica si rischia di favorire le organizzazioni criminali operanti nel campo degli smaltimenti dei rifiuti illegali, e questo non possiamo certo permettercelo!
A parer mio, sono senza senso le richieste di chiusura avanzate da alcuni comitati ambientalisti, non hanno la benché minima prova di inquinamento, “sono altre le realtà dove l’inquinamento ambientale è stato rilevato ed è risultato dannoso per la salute, non certo nel territorio del Marghine”. Se poi la volontà è quella di chiudere a prescindere il nostro impianto, lo si dica chiaramente e chi di dovere se ne assuma le responsabilità, ma come lavoratori e cittadini vi esortiamo a dirci anche quale modello alternativo di sviluppo sostenibile si intende garantire nell’immediato ai lavoratori e alle popolazioni che usufruiscono di un servizio così importante come lo smaltimento dei rifiuti, in una realtà già fiaccata da scelte dettate da preconcetti ideologici e imposte ad un’intera popolazione”. 
Cari amici e colleghi, il mio vuole essere un’ulteriore incitamento a non tirare i remi in barca accettando a priori l’ineludibile, il mio è un’accorato appello per ritrovare una maggiore coesione sindacale per combattere in maniera decisa contro l’ipocrisia dei falsi ambientalisti. 

Grazie per l’attenzione.

                                                               Il Segretario territoriale Uiltrasporti  
Nuoro                                              
                                                                                    Cappai Franco


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